L’AQUILA, RIABILITAZIONE TERRITORIALE COLLEMAGGIO:
SCOPPIA IL CASO, “FUOCO AMICO” CENTRODESTRA

25 Giugno 2024 08:03

L'Aquila - Politica, Sanità

L’AQUILA – Scoppia il caso sulla struttura in legno che all’Aquila, nell’ex presidio ospedaliero di Collemaggio, ospita da anni l’U.o.s.d. di Riabilitazione Territoriale, in particolare riguardo la sua struttura sita nell’ex-Presidio Ospedaliero di Collemaggio.

Dopo la pubblicazione su AbruzzoWeb.it in cui sono state riportare le lamentele di alcuni utenti, i quali considerano la struttura “non adatta” al tipo di servizio di sanità pubblica, tra l’altro in un contesto di degrado ed abbandono, non sono mancate le reazioni.

A parlare per primo è stato Marcello Vivarelli, segretario provinciale del sindacato Confsal, il quale ha dichiarato di essere “da tempo al lavoro con i vertici della Asl 1 di Avezzano-Sulmona-L’Aquila per risolvere una volta per tutte il problema della sede del Centro di Riabilitazione Territoriale Ex Articolo 26 nell’ex presidio ospedaliero aquilano di Collemaggio”.





“Si tratta di una situazione che va risolta e che si può risolvere, trasferendo i locali in luoghi sicuramente più adatti ad un servizio così delicato – ha aggiunto il sindacalista –. Dopo aver raccolto più di qualche segnalazione sulle problematiche a Collemaggio, ho iniziato una interlocuzione proficua con i vertici Asl che si sono dimostrati subito disponibili. Le soluzioni ci sono e le stiamo costruendo con impegno e sensibilità, al fine di poter dare a utenti e personale medico, sanitario e delle pulizie la possibilità di farsi curare e di lavorare nelle migliori condizioni possibili”.

Poi è arrivata una reazione piccata di Antonello Bernardi, direttore responsabile della U.o.s.d. di Riabilitazione Territoriale, delegato provinciale per la Cgil Medici ed ex consigliere al Comune dell’Aquila, e le parole al vetriolo da “fuoco amico” nel centrodestra da parte dell’assessore comunale aquilano, Francesco De Santis, della Lega, portavoce del partito in Abruzzo, nei confronti del manager della Asl 1 di Avezzano-Sulmona-L’Aquila, Ferdinando Romano, e dell’assessore regionale alla Sanità, Nicoletta Verì.

Bernardi, scegliendo di non citare AbruzzoWeb.it e definendo l’articolo in questione una “nota apparsa su un quotidiano online”, ha affermato: “Continuo a stupirmi dell’attenzione mediatica che continua a ricevere, nel panorama sanitario, l’U.o.s.d. di Riabilitazione Territoriale, in particolare riguardo la sua struttura sita nell’ex-Presidio Ospedaliero di Collemaggio, e dell’attenzione data all’importanza del suo presente e del suo futuro anche a prescindere da quello dell’intera area. Sono così stupito da provare per la prima volta a scrivere al fine di chiarire al meglio il tutto con una comunicazione libera e sottoscritta”.

“Parlo – ha proseguito Bernardi – del Servizio che dirigo, ma che, soprattutto, vivo tutti i giorni, con colleghi, pazienti, caregiver, semplici cittadini, ormai da più di quindici anni: la struttura, sita nell’ex Presidio Ospedaliero di Collemaggio, è adatta, senza barriere, comoda, con parcheggio a raso, con possibilità per i disabili di arrivare anche in totale autonomia fin all’interno degli ambulatori; la visuale è quella straordinaria della collina che contribuisce a dare la possibilità ai caregiver, volendo, di trascorrere l’attesa nel verde e tra le biodiversità in maniera ottimale. La struttura ospita un Servizio che dalla sua nascita ad oggi ha creato ulteriore occupazione lavorativa nella Sanità Pubblica, nella città e Città Territorio che si traduce in una maggiore opportunità di cure alla luce degli ultimi dettami di legge sulla Sanità Territoriale. Per questo la struttura è da ampliare ed è stato fatto presente a chi di dovere da un po’ tempo al fine di trovare strutture aggiuntive e con l’attuale personale (incrementato dalla Asl) ridurre le liste d’attesa per i trattamenti che sono il reale problema”.

“La struttura – ha detto ancora – è sita nell’ex Presidio Ospedaliero di Collemaggio, area verde da recuperare, nella stessa area in cui sono presenti il S.e.r.t., la casa di Michele per l’autismo, il servizio di Prevenzione, il Servizio di Veterinaria, branche e reparti pubblici che hanno pari dignità e diritto di localizzazione (o delocalizzazione); sono inoltre in atto i lavori nel palazzo dell’ex distretto dove andrà il Gran Sasso Science Institute e speriamo a breve quelli dell’ex Accademia dell’Immagine acquisita all’asta dal Conservatorio, la ricostruzione è finanziata con 6 milioni di Euro già dal 2010”.





“Pubblicamente ho sempre sostenuto che l’ex Ospedale Psichiatrico collegato con il mega parcheggio possa diventare la Struttura Sanitaria Intermedia tra le cure ospedaliere e quelle domiciliari, nonché terminale di un Asse Centrale che partendo dai futuri parcheggi di Viale della Croce Rossa, passando per San Basilio, la Fontana Luminosa, i due Corsi, arrivi a Collemaggio; Asse intorno al quale possa riprendere vita quel centro storico che proprio di vita e bellezza ha bisogno. Orbene vedo la necessità di inquadrare i piccoli problemi all’interno di una cornice di riferimento che abbia la veduta lunga, menti illuminate e capacità di implementare progetti virtuosi ed in grado di mettere in rete il Centro Storico, la sua immediata periferia, la Città-Territorio all’interno di un contesto unico di Cura”, ha concluso.

Durissimo l’intervento del consigliere comunale aquilano, leghista, Francesco De Santis, contro esponenti legati alla maggioranza di centrodestra in Regione Abruzzo, Lega compresa.

“Il servizio che svolge l’Unità operativa semplice di dipartimento (U.o.s.d.) di Riabilitazione Territoriale è tra i più delicati della Asl 1, sia per la sua funzione che per la tipologia di utenza – le parole di De Santis, che, come Bernardi, non cita AbruzzoWeb.it –. Le segnalazioni, che sono arrivate alla stampa riguardo la poco dignitosa sede della riabilitazione territoriale, e che si aggiungono alle decine di segnalazioni di inefficienze gestionali dell’ospedale ‘San Salvatore’, dovrebbero essere ascoltate dal manager Asl 1, Ferdinando Romano, inspiegabilmente fresco di temporanea riconferma, e dall’assessore regionale alla Sanità, Nicoletta Verì che dell’Aquila non conosce nulla oltre il colonnato dell’Emiciclo”.

“Le unità operative del sistema sanitario, che si occupano di realtà fragili e difficili – ha concluso De Santis – dovrebbero ricevere più attenzione dalla dirigenza dell’Ospedale e, inoltre, la struttura in legno ammalorata dal tempo e dalla scarsa manutenzione della Riabilitazione Territoriale a Collemaggio non è più un luogo idoneo né per gli utenti, né tantomeno per gli operatori sanitari”.

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