L’AQUILA – È scontro all’Aquila sulla delibera approvata oggi in Consiglio comunale in merito alla gestione della Riserva regionale delle sorgenti del fiume Vera, adiacente al centro abitato di Tempera, frazione del capoluogo regionale.
La delibera, oltre a dare il via libera all’affidamento dei servizi cimiteriali della città e delle frazioni a “L’Aquilana società multiservizi” (Asm), approva anche – ed è questo il tema all’ordine dell0 scontro – la modifica del numero dei membri del Comitato di gestione della Riserva, portandolo da 3 a 5.
Soddisfatti dell’approvazione l’assessore all’ambiente e alla gestione e manutenzione dei cimiteri, Fabrizio Taranta e il presidente della commissione Gestione del territorio, Guglielmo Santella. Tra i detrattori invece, figurano i consiglieri comunali del “Passo Possibile” Elia Serpetti, Emanuela Iorio, Massimo Scimia e Alessandro Tomassoni.
Il comitato di gestione viene designato con decreto del sindaco. La delibera ha ottenuto 18 voti favorevoli (Fdi, Lega, L’Aquila Futura, Udc, Fi, L’Aquila Nuova, L’Aquila Coraggiosa), 3 contrari (Il Passo possibile) e 3 astensioni (Pd e Azione con Calenda).
“Questa variazione è di notevole importanza perché consente l’inserimento nell’organismo di gestione di due membri individuati tra i cittadini di Tempera con particolari competenze afferenti al mondo della conservazione della natura e della tutela delle aree protette. Finora i tre membri del comitato erano espressione unicamente delle pubbliche amministrazioni. Con l’inserimento dei due nuovi esperti di riferimento del territorio, il Comitato riceverà un ulteriore contributo almeno in termini di conoscenza diretta delle aree della riserva e delle relative peculiarità”, afferma il presidente Guglielmo Santella in una nota, in cui aggiunge un ringraziamento particolare all’assessore Taranta e agli uffici tecnici dell’Assessorato per il lavoro e l’interessamento profuso sul tema.
Il Comitato di gestione diventerà quindi di 5 membri. Oltre al dirigente e a un istruttore direttivo tecnico del settore Ambiente (quest’ultimo con laurea in scienze ambientali e adeguata specializzazione nella tutela delle acque) e a un rappresentante di un ente pubblico o di ricerca individuati all’interno della Regione o dell’Arta oppure ancora dell’università aquilana, con comprovata esperienza nella gestione delle aree protette e della conservazione della natura, si aggiungono due esponenti della comunità di riferimento, ovverosia della frazione di Tempera.
Con un emendamento del consigliere Guglielmo Santella (L’Aquila Futura), controfirmato anche dai consiglieri Lorenzo Rotellini (L’Aquila Coraggiosa) e Paolo Romano (L’Aquila Nuova), i due rappresentanti, residenti o domiciliati in questa frazione, dovranno essere iscritti a un’associazione del terzo settore e avere una comprovata esperienza e conoscenza delle aree protette ricadenti all’interno della riserva del fiume Vera, con funzioni principalmente consultive.
“La Riserva – costituita con Legge Regionale n. 70 del 1983, ha subito sino al 2017 diverse modifiche nel corso degli anni e dal 2017 vanta un Piano di assetto naturalistico definitivamente approvato dal Consiglio regionale – è una meraviglia della natura”, prosegue Santella.
“È un’area naturale protetta di circa 30 ettari, attigua al centro abitato di Tempera, attraversata dal Vera, uno dei fiumi batteriologicamente più puliti d’Abruzzo, nei pressi delle cui sorgenti sorgono tre mulini ad acqua, di cui uno ancora funzionante, ed una cartiera risalente al 1717”. “L’ambiente selvaggio ed affascinante, con diverse cascate presenti lungo il corso del fiume – ha concluso Santella – testimoniano le virtù di queste acque, da valorizzare sempre di più come punto di interesse per turisti appassionati della natura incontaminata”.
“Spiace rilevare, purtroppo, che di recente il sentiero di visita, nella parte che costeggia la cascata, è stato interdetto con atto arbitrario e abusivo dell’Asbuc di Tempera, così come dichiarato dal presidente agli organi di stampa. Sul punto si osserva che tale sconsiderato gesto danneggiata principalmente la collettività, perché si ricorda che il pubblico interesse non può essere soppresso da chi si ritiene padrone di ciò che non gli appartiene”.
“L’auspicio invece è che la fruizione e la conservazione della Natura vadano di pari passo lasciando a tutti la possibilità di visitare tali meraviglie”, conclude Guglielmo Santella.
I consiglieri del Passo possibile invece controbattono di aver lasciato fuori l’Asbuc di Tempera dal neo comitato di gestione del fiume Vera.
“Bocciando i nostri emendamenti sulla composizione del costituendo Comitato di gestione del fiume Vera, la maggioranza cittadina dimostra di non avere realmente a cuore le sorti del territorio di Tempera e di chi lo conosce al di là delle specificità ambientali già abbondantemente individuate nella Delibera”, intervengono in una nota i consiglieri comunali Elia Serpetti, Emanuela Iorio, Massimo Scimia e Alessandro Tomassoni.
“Aumentando i componenti da 3 a 5 e ferma restando la giusta scelta di profili altamente qualificati in tema ambientale, lo ribadiamo, tra le figure professionali del Comune dell’Aquila, dei suoi Uffici di riferimento e di un terzo afferente il mondo della conservazione della natura, per quanto concerne i due rappresentanti della comunità locale questi, a nostra avviso, venivano ‘duplicati’ nella stessa figura del solo Associazionismo locale con conoscenze ambientaliste, senza contemperare tutte le necessarie esigenze del territorio”.
“Motivo per cui come Passo possibile avevamo solamente chiesto di dare attenzione alla locale Asbuc, e, in subordine, all’Asbuc e alle Associazioni e Enti del Terzo settore ivi operanti da almeno 5 anni, semplicemente riferendoci con buon senso al dettato normativo vigente, la Legge regionale n.7 /2012 che, all’art.3 comma 2, permetterebbe alla Asbuc stessa persino di ‘sostituirsi’ al Comune nella gestione della Riserva del Vera, in virtù dell’evidente conoscenza del territorio dei componenti eletti tra i cittadini di Tempera e non si capisce, ancor più, come non potrebbe farlo designando insieme ad altre Associazioni ed Enti l’espressione territoriale”.
“Escludere tutto ciò, senza un minimo di considerazione, appare solo uno sfregio a chi si spende da sempre realmente per rendere più bella e fruibile Tempera e tutelare fattivamente l’inestimabile patrimonio naturalistico e ambientale che caratterizza il locale Parco del Vera, ma almeno questo è sotto gli occhi di tutti quelli che lo vivono e lasciamo loro ogni tipo di considerazione che vada oltre ciniche esigenze e interessi di parte ( peraltro a pochi mesi dal rinnovo del Consiglio direttivo della Asbuc locale!)”.
“Male, infine, che l’iniziativa contrappositiva promani da chi di quel territorio fa parte e cerchi di rappresentarlo dai banchi della maggioranza in Consiglio comunale, non rendendosi conto di aver perso un’occasione di poter far partecipare un rappresentante di Tempera che avrebbe, a detta sua, l’unica pecca di conoscere bene quel territorio ma non l’Ambiente”, concludono i rappresentanti del Passo Possibile.
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