L’AQUILA – All’Aquila c’è chi è (di nuovo) costretto a fare i conti con un trasporto pubblico urbano pieno di buchi: l’ennesima segnalazione sui disservizi dell’Ama – l’Azienda per la mobilità aquilana – arriva da chi, in piena estate e dunque in un contesto di assurdi tagli delle corse, ha necessità di utilizzare l’autobus.
“Un’ora di attesa a 36 gradi, in periferia, di sabato, vicino l’ospedale e l’Università, sotto un sole fortissimo ed una pensilina ridicola per poter salire su un mezzo che però non è mai arrivato ed in una fascia oraria che per fortuna non ha subìto tagli – racconta il cittadino che ha segnalato ad AbruzzoWeb.it il disservizio -. L’Aquila è una città che si preoccupa e neanche sempre di tutelare gli studenti universitari e delle scuole, mentre noi residenti ‘normali’, anche anziani, è come se non esistessimo”.
“Sono state eliminate diverse corse, tra cui quelle di mattina presto che sono fondamentali per chi, come me, deve andare a lavorare, ma, evidentemente, per il ritorno alla normalità, cioè al diritto di godere di un servizio pubblico migliore, occorre attendere che si torni in aula. Sarebbe ora di smetterla di parlare dell’Aquila come una città che guarda al futuro – conclude il cittadino -. A meno che per futuro non si intenda lasciare a piedi la gente”. (r.s.)
L’AQUILA: “UN’ORA SOTTO IL SOLE A 36 GRADI PER ASPETTARE UN BUS MAI ARRIVATO”, ENNESIMA SEGNALAZIONEL'AQUILA - All'Aquila c'è chi è (di nuovo) costretto a fare i conti con un trasporto pubblico urbano pieno di buchi: l'ennesima segnalazione sui dis...
