L’AQUILA – Un esame specialistico in tempi utili è talvolta una chimera al punto che ricorrere ai privati diventa inevitabile anche per il percorso spesso complicato per fruire del servizio. Si tratta di due vicende raccontate dai protagonisti involontari. Un primo caso riguarda un paziente che si è rivolto al Cup Asl dell’Aquila per prenotare e pagare una gastroscopia in quanto ha lievi fastidi allo stomaco e sono oltre tre anni che non fa questo esame chiesto per prevenire malanni infausti.
La impegnativa fatta dal medico prevederebbe tempi accettabili ma quando va al Cup di pomeriggio gli consigliano di presentarsi la mattina del giorno successivo, se possibile non oltre le ore 8! Un orario scomodo ma il paziente ci va lo stesso e allo sportello indicano l’esame in un paio di mesi, che andrebbe pure bene, ma a Sulmona: 130 chilometri con quasi 3 ore di viaggio tra andata e ritorno per un esame che aveva sempre fatto in città! Il rifiuto è inevitabile e allora gli viene suggerito, per aiutarlo, di provare a fare prenotazione tramite spid.
Una procedura complessa che per l’utente, poco pratico di internet, riesce a eseguire ma solo dopo aver ottenuto l’ausilio di una persona più esperta col computer. Alla fine la prenotazione la ottiene ma solo a gennaio del prossimo anno. Per cui, probabilmente, si rivolgerà a una struttura privata. E dovrà ricordarsi, se sarà così. di revocare la prenotazione per evitare una sanzione.
Il reparto universitario di Gastroenterologia del San Salvatore è diretto dal professor Giovanni Latella, autorevole specialista in questa branca della medicina mentre il dirigente medico dell reparto di chirurgia diagnostica ed endoscopia è un altro qualificato medico. Si tratta di Loreto Lombardi, che è anche segretario comunale Anaoo e sindaco di Scoppito.
Un altro caso simile riguarda una donna aquilana che alcuni giorni fa voleva fare una ecografia addominale. Le hanno offerto come periodo dicembre 2023. Ha rifiutato per dirigersi ad altra struttura.
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