L’AQUILA – Ricorre al rito abbreviato, per ottenere uno sconto di pena in caso di condanna, il magrebino accusato di aver violentato, rapinato e ferito una aquilana di 31 anni, ex rugbista, nella notte del 7 giugno a Costa Masciarelli, nel centro storico aquilano.
L’udienza si doveva tenere domani, 3 ottobre, ma ora, come informa il legale di parte civile, Deborah Di Pasquale, tutto è rinviato al 7 novembre. Ci sarà un processo basato solo sulle carte e con il succitato sconto di un terzo della pena in caso di colpevolezza.
Si è trattato del più eclatante episodio di violenza tra quelli finora noti avvenuti in occasione della movida.
Il sospettato, H. R.A, egiziano, ha tentato di rubare alla donna dei soldi che ella aveva prelevato poco prima dallo sportello del bancomat. Ma questa azione è forse la conseguenza del rifiuto di un rapporto sessuale da parte della giovane aquilana. La donna, comunque, ha riportato lesioni serie per l’aggressione in quanto ha dovuto sottoporsi un intervento chirurgico con una prognosi di 40 giorni.
Lo straniero stava per svignarsela, infatti venne fermato dalla Polfer e dalla Mobile dell’Aquila che lo aveva individuato, a Civitavecchia, mentre tentava di imbarcarsi per la Tunisia o per Barcellona. Il giovane, una volta arrestato, aveva riferito di non ricordare nulla dei fatti contestati. Tra l’altro si tratta di persona nota in questura per spaccio.
Dalle indagini, inoltre, è emerso che il 29enne è cresciuto in un centro di accoglienza per minorenni ma al compimento della maggiore età si era trasferito nei locali abbandonati dell’ex ospedale psichiatrico a Collemaggio.
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