L’AQUILA – Il noto avvocato aquilano Riccardo Lopardi punta il dito a tutto tondo su alcune cose che non vanno nel capoluogo di regione a cominciare dal traffico, alla mancata riapertura di palazzo Centi, puntando il dito poi, con particolare attenzione, al fatto che i fascicoli dell’Archivio notarile non sono più all’Aquila dal post sisma del 2009.
Gli archivi notarili distrettuali sono uffici operativi dell’Amministrazione della giustizia ed hanno sede in ogni capoluogo di distretto notarile. Ad essi sono demandati compiti archivistici, conservano per un centennio tutti gli atti ed i repertori dei notai cessati dall’esercizio ed altri atti attinenti all’attività negoziale.
Ma andiamo per ordine. “Non sarebbe male”, inizia a dire il cassazionista cominciando a parlare di centro storico “un maggior interesse della politica comunale e regionale alla città, l’amministrazione “attiva” del comune,che oltre isolare il centro storico con una sconfinata isola pedonale pure ampliata per i fasti estivi previ parcheggi e mezzi pubblici (io stesso cerco di non tornare a pranzo a casa a corso Vittorio Emanuele II onde evitare ricerche di parcheggi sempre più rari ) dovrebbe interessarsi degli uffici pubblici in città”.
Lo dicw il cassazionista aquilano, come incipit per arrivare a toccare un preciso argomento ovvero l’archivio notarile che da dopo il sisma del 20o9 non sta più nel capoluogo di regione. Prima era custodito sotto la torre di palazzo. Ora è a Sulmona (AQ) nel disinteresse di molti.
“E’ vero che non è di stretta competenza del Comune che comunque mi pare debba reperire i locali”, prosegue,”ma non dico un intervento della Presidenza del Consiglio tanto vicina, ma almeno una interrogazione parlamentare tramite un deputato o senatore amico di partito al ministro di giustizia me la sarei aspettata. Ciò, onde conoscere e ribadire come è che da 16 anni l’ archivio notarile distrettuale che custodisce tutti gli atti dei notai non più in servizio sta de facto a Sulmona presso il locale archivio sussidiario”.
“Mi spiego: formalmente, l’archivio notarile distrettuale è all’Aquila ma è una scatola vuota, atteso che tutti gli atti giacciono a Sulmona, sicché se si vuole una copia bisogna recarsi lì e non si sa se e quando gli atti torneranno nella loro sede naturale. Tutto tace”.
“Del pari non mi pare che la regione si preoccupi più di tanto dello stallo dei lavori per il restauro di palazzo Centi, già sede della Presidenza, che invece è il vero biglietto da visita della città e indice di ove L’ Aquila è veramente la regina di Abruzzo, stante il fasto e il pregio dell’ edificio e degli interni. Tutto è fermo e a questo punto ritengo che non resti che il pungolo dell’ opinione pubblica che è importante in democrazia”.
- L’AQUILA: AVVOCATO LOPARDI, “A 16 ANNI DAL SISMA L’ARCHIVIO NOTARILE ANCORA FUORI DAL CAPOLUOGO”L'AQUILA - Il noto avvocato aquilano Riccardo Lopardi punta il dito a tutto tondo su alcune cose che non vanno nel capoluogo di reg...