LEGGE MANCIA: PAGANO, “DOVERE RISPONDERE A TERRITORI”,  “DOPO PESCARA, FONDI AD AREE INTERNE”

DEPUTATO E SEGRETARIO REGIONALE FI, "SI E' SEMPRE FATTA, ED E' GIUSTO COSI'". SUI 2,5 MILIONI OTTENUTI  PER LA SUA CITTA' IN FINANZIARIA, "FONDI VANNO A TRE INTERVENTI DI GRANDE INTERESSE PUBBLICO, MAI STATO CAMPANILISTA"

14 Gennaio 2025 19:39

- Cronaca

PESCARA – “Sono stato in consiglio regionale per 15 anni e sono stato anche presidente dell’assemblea, la legge omnibus si è sempre fatta, e non vedo cosa ci sia di male. Un consigliere viene eletto, ha un mandato popolare, ed e’ un suo diritto, anzi un suo dovere, ascoltare i cittadini e gli amministratori del suo territorio, e dare risposte”.

Ad irrompere in uno dei dibattiti più caldi della politica regionale abruzzese, quello sulle cosiddette leggi “mancia”, o leggi omnibus, o manovre d’aula è il deputato Nazario Pagano, presidente della commissione Affari costituzionali e segretario regionale di Forza Italia, ex presidente del Consiglio regionale, nella legislatura di centrodestra di Gianni Chiodi.

Pagano, questa volta nella sua veste attuale di deputato, risponde anche a critiche ricevute dal territorio e dalla politica sulla “legge mancia” nazionale – le principali testate  la chiamano così -, dopo esser riuscito ad ottenere ben 2,5 milioni di euro su un tesoretto di 102 milioni di euro inserito in fionanziaria, distribuiti anche in questo caso con ampia discrezione dai singoli parlamentari. Pagano, da qui le critiche, li ha destinati tutti a favore della sua Pescara, per il Museo Vittoria Colonna e per il risanamento dei giardini di piazza Primo Maggio, per i lavori della residenza universitaria che si sta realizzando nell’ex Ferrhotel di corso Vittorio Emanuele e per il risanamento della Pineta dannunziana devastata dall’incendio dell’agosto agosto 2021.





Ebbene, Pagano, contattato da Abruzzoweb, non solo rivendica con orgoglio i 2,5 milioni portati a Pescara, “per interventi di indubbio interesse pubblico e che non sono certo delle mance, come voi le chiamate”, ma coglie l’occasione per spezzare una lancia a favore delle leggi “mancia” del consiglio regionale abruzzese. I finanziamenti alla sola Pescara hanno creato malumori anche nel suo partito, dove Pagano è sotto attacco da una fronda, per il suo atteggiamento autoreferenziale

“Se l’assemblea legislativa ha deciso di aiutare un Comune o una associazione a seguito di segnalazioni, e anche di una condivisione tra maggioranza e opposizione – argomenta Pagano -, non vedo cosa ci sia di male, si è sempre fatto. Tenuto conto anche che la legge elettorale abruzzese è su base provinciale, ed è giusto che chi venga eletto abbia un occhio di riguardo per il suo territorio”, sostiene invece Pagano.

Ultima legge “mancia”, va ricordato, è arrivata a novembre, quando con i voti della maggioranza del riconfermato Marco Marsilio di Fdi, è passato un emendamento con l’elenco di erogazioni discrezionali da 14,4 milioni di euro a 1.749 beneficiari, tra comuni, eventi e associazioni culturali e sportive, pro loco e parrocchie e tanto altro. Quel che restava della legge “mancia” di fine dicembre 2023, dimezzata per mancanza di coperture.

Il candidato presidente del campo largo Luciano D’Amico si è fatto promotore della linea dura, per cancellazione di una pratica “clientelare”, un “marchettificio”, da abolire a favore di erogazioni con criteri, secondo priorità. Posizione che però non trova certo piena condivisione tra i banchi delle opposizioni. Nell’ultima legge di bilancio regionale si è deciso invece di rinviare la nuova legge “mancia” probabilmente a marzo, ma è stato intanto stabilito un budget di 12 milioni da riempire di contenuti e con l’individuazione dei beneficiari quando si verificheranno le effettive coperture, e anche con qualche criterio, per limitare l’assoluta discrezionalità, con 9 milioni agli enti locali, 1 milione di euro per le associazioni sociali, 1 milione per il settore cultura,  1 milione per il campo dello sport.





Coerentemente Pagano difende anche i 2,5 milioni a favore di Pescara ottenuti in finanziaria, di cui è stato dato annuncio in conferenza stampa al fianco del sindaco Carlo Masci di Fi, della presidente dell’Azienda per il diritto agli studi universitari di Chieti (Adsu), Isabella Gualtieri, fedelissima di Pagano e del presidente del Consiglio regionale Lorenzo Sospiri, anche lui forzista, che a lungo insediato senza successo il posto da segretario regionale che Pagano detiene dall 2013, carica oggi a maggior ragione blindata, visto il prestigio e l’autorevolezza che gli sono riconosciuti a livello nazionale e in parlamento, e a seguito degli ottimi risultati elettorali alle politiche, alle regionali e anche alle elezioni europee in Abruzzo.

“Pescara fino a prova contraria è in Abruzzo  – afferma Pagano -, e non mi sono state certo richieste ‘mance’, ma iniziative di interesse collettivo che ho inserito nella legge finanziaria: parliamo di una residenza per gli studenti universitari, per la riserva dannunziana, andata in fumo, un parco pubblico. Certo, il mio collegio elettorale corrisponde è tutta la regione, e l’anno prossimo, nella prossima finanziaria, darò invece attenzione alle aree interne, ad altre iniziative di carattere generale. Intanto sono molto soddisfatto di averli ottenuti, questi 2,5 milioni, non era affatto scontato, altri parlamentari non ci sono riusciti”.

E conclude: “non ho mai dato mance, e mai lo farò. E non sono mai stato un campanilista, quand’ero presidente del consiglio regionale, dopo il sisma del 2009 feci in modo di non spostare la sede della Regione da L’Aquila a Pescara e sono stato il promotore della fondazione Abruzzo rinasce, per tante iniziative a favore delle popolazioni colpite dal terremoto”.

 

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