L’AQUILA – “Il consigliere Luciano D’Amico e le opposizioni dovrebbero fare meno lezioncine di morale. Come volevasi dimostrare anche altre regioni in questo periodo adottano atti volti a venire incontro alle esigenze dei Comuni e delle varie associazioni e l’ha fatto anche la Sardegna, dove è presidente Alessandra Todde, del Movimento 5 stelle, elargendo 22,5 milioni di euro”.
La “legge mancia” da 14,4 milioni di euro con 1.749 destinatari decisi a discrezione dai soli consiglieri e assessori del centrodestra di Marco Marsilio di Fdi, è stata di fatto archiviata, e già si ragiona – e si comincia a litigare – su una possibile nuova lenzuolata di erogazioni. Ma non si placano le polemiche politiche, e ad incalzare è il capogruppo di Fratelli d’Italia Massimo Verrecchia, a cui ha poi replicato il capogruppo del M5S Francesco Taglieri entrambi intervenuti sulle pagine de Il Centro.
Per Verrecchia, ovviamente bene hanno fatto Todde e la Sardegna a stanziare quelle risorse, e aggiunge: sulla manovra d’aula, “non si torna indietro, le polemiche non attecchiranno, andremo avanti come abbiamo fatto negli anni precedenti”.
E poi sgancia la bomba: “anche questa volta in Abruzzo c’è stata la collaborazione alla stesura della rivisitazione dell’elenco dei beneficiari dei finanziamenti da parte dell’opposizione o meglio di alcuni esponenti dell’opposizione. E ho molto apprezzato la sincerità del consigliere Sandro Mariani del Pd, che ha espresso una posizione coraggiosa ma soprattutto vera”, riferendosi al suo intervento in aula in cui ha marcato la distanza della demonizzazione della legge mancia perorata innanzitutto dal candidato presidente del campo largo Luciano D’Amico.
Non si è fatta attendere la replica del capogruppo del Movimento 5 stelle Francesco Taglieri, “che Verrecchia faccia la morale è davvero stucchevole ed imbarazzante. Da un uomo delle istituzioni sarebbe invece da aspettarsi correttezza e trasparenza, non disinformazione e propaganda. Quello che conta è che consigliere di maggioranza del centrodestra che governano la Regione Abruzzo hanno scelto per l’ennesima volta di gestire le risorse in via del tutto arbitraria. Mentre gli attuali consiglieri di opposizione non hanno partecipato alla spartizione e abbiamo chiesto di ricorrere all’adozione di bandi con criteri e metodi specifici, al fine di consentire a tutti l’accesso alla richiesta di contributi”.
La verità è poi, per Taglieri, che “la giunta Marsilio non ha difeso prima e non intende fare l’interesse delle necessità di tutti quei cittadini da cui non è stata votata. Li ha messi alla porta e li considera poco meritevoli del suo interesse”.
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