LEGIONELLA, RESTA ALLERTA EX ONPI L’AQUILA: ARTA, CONFERMATA PRESENZA BATTERIO

7 Marzo 2023 20:24

L'Aquila - Sanità

L’AQUILA – Confermata dalle analisi effettuate dall’Agenzia regionale per la tutela ambientale (Arta) Abruzzo la presenza della legionella nelle tubature della residenza assistenziale Ex Onpi dell’Aquila, nella quale sono ricoverati un centinaio di anziani in due centri distinti, uno gestito dal Comune dell’Aquila, l’altro dalla Asl provinciale dell’Aquila.

Non rientra quindi l’allarme scattato il 17 febbraio scorso (dopo il prelievo del 3 febbraio), il secondo nel giro di meno di un anno, e sono ancora forti le preoccupazioni per degenti e personale alle prese con i gravi disagi rappresentati dal divieto di utilizzo dell’acqua calda sanitaria.

I risultati sui campioni prelevati una decina di giorni fa dai tecnici dell’Arta hanno portato all’isolamento del pericoloso batterio in tre rubinetti, rispetto ai due dell’ultima rilevazione.





Solo domenica in un servizio sul Tgr Abruzzo la Asl provinciale con una nota inviata solo alla Rai, aveva tranquillizzato degenti e personale.

Non sono andate quindi a buon fine le bonifiche messe in atto finora dal Comune dell’Aquila, proprietario della struttura e gestore di uno dei due spazi per anziani, e della Asl provinciale che ha la responsabilità della residenza per anziani (Rsa) di Montereale, dell’hospice e del distretto sanitario.

Secondo quanto si è appreso ci vorranno almeno altri dieci giorni per sapere se il batterio è stato debellato: l’altro ieri sono stati diramati i risultati ed effettuati nuovi prelievi.

A livello di disagi per pazienti e familiari, oltre a quelli legati all’uso dell’acqua, ce n’è sempre un altro, incomprensibile, sull’assenza di comunicazione: le Istituzioni coinvolte sono rimaste con le bocche cucite, non comunicando adeguatamente neppure agli stessi degenti, nella stragrande maggioranza anziani, come nel caso della Rsa di Montereale la cui responsabile è la dottoressa Maria Carmela Lechiara, il 17 febbraio non ha dato mandato ai suoi collaboratori di chiamare direttamente le famiglie, decidendo di dare notizia della presenza della legionella, affiggendo due note nella porta di ingresso della struttura.





In una situazione del genere, a parlare esercitando con correttezza e sensibilità il ruolo, è il direttore generale dell’Arta, Maurizio Dionisio, il quale sottolinea che la carica è sensibilmente diminuita: “Si tratta di una carica molto bassa e questo è dovuto, evidentemente, agli effetti della disinfezione della rete idrica effettuata attraverso il trattamento di iperclorazione – spiega il dg – L’attendibilità delle analisi svolte dai laboratori Arta tramite metodologia colturale, prescritta in questi casi dall’Istituto Superiore di Sanità, è elevata e garantita dal loro accreditamento, strumento essenziale per accertare la qualità dei servizi erogati, in linea con gli obiettivi nazionali ed europei di tutela della salute pubblica”.

La presenza di “Legionella pneumophila sierogruppo 1” era stata riscontrata in due rubinetti della struttura: oltre alla interdizione dell’utilizzo “dell’acqua calda sanitaria fino alla negativizzazione delle analisi”, è stato disposto il controllo e la revisione dell’impianto e delle tubature al fine di “una sollecita bonifica”.

Altro dettaglio curioso e particolare è che i vertici della Rsa di Montereale hanno comunicato alle famiglie con i due fogli affissi alla porta la possibilità di permessi temporanei per effettuare a casa la pulizia degli anziani ospiti. Nei giorni successivi alla scoperta della legionella, ai parenti degli anziani sono state richieste anche taniche di acqua per assicurare l’igiene dei degenti.

Commenti da Facebook

RIPRODUZIONE RISERVATA
Download in PDF©


    Ti potrebbe interessare:

    ARTICOLI PIÙ VISTI: