LFOUNDRY AVEZZANO: ASSEMBLEE IN FABBRICA, LA CGIL, “L’AZIENDA RITIRI I PROVVEDIMENTI”

30 Ottobre 2024 12:56

L'Aquila - Lavoro





AVEZZANO – “Chiediamo che vengano ritirati i provvedimenti annunciati, che penalizzano pesantemente occupazione e reddito dei lavoratori, e che ogni eventuale finanziamento pubblico, anche quello sulla formazione, sia vincolato alla salvaguardia occupazionale, salariale e produttiva, perché non si possono accordare fondi pubblici a chi dichiara di voler rispedire a casa oltre 100 persone e tagliare i salari”.

Lo afferma la Fiom Cgil all’indomani dell’incontro romano per lo stabilimento L Foundry di Avezzano (AQ) nel corso del quale l’azienda, tra le altre cose, ha annunciato il licenziamento di cento operai a partire dal primo gennaio. Si tratta di interinali che erano stati assunti con un contratto a tempo determinato. Le organizzazioni sindacali in giornata stanno pianificando le assemblee da tenere nello stabilimento marsicano, specializzato nella produzione di memorie volatili e sensori d’immagine. Circa 80 lavoratori passeranno da indiretti a diretti, andando incontro a un potenziale demansionamento. L’azienda ha inoltre fatto sapere che, in concomitanza con il cambio turno avviato il 1 ottobre, intende rivedere le attuali maggiorazioni.





“Il tutto in assenza di una seria politica di rilancio e sviluppo del sito di Avezzano e delle sue produzioni”, aggiungono dalla Cgil che terrà le assemblee assieme alle altre organizzazioni sindacali.

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