LIBRI: OMAR FAVORITI, 21 ANNI, STREGATO DAL PAPA”FRANCESCO E’ UN COMUNICATORE RIVOLUZIONARIO”

di Sandra Console

19 Gennaio 2014 10:16

L'Aquila -

L’AQUILA – “Papa Bergoglio è un rivoluzionario a tutti i livelli, è un uomo tra gli uomini”.

Questo il pensiero di Omar Favoriti, giovane studente ventunenne di Avezzano (L’Aquila), che è stato folgorato dalla figura di Papa Francesco, tanto da dedicargli un libro Francesco 'il Rivoluzionario' di Armando Curcio Editore.

Presentato in via ufficiosa in occasione al gran gala di solidarietà di Roma, durante la serata intitolata “Un cuore per tutti… tutti per un cuore”, organizzato dall’associazione onlus omonima per i bambini cardiopatici, il libro, però, uscirà in tutte le librerie italiane a fine gennaio, e sarà distribuito dalla Feltrinelli.





La onlus responsabile della serata è solita organizzare serate di questo tipo è stata stata insignita per il suo rinnovato impegno pro bambini cardiopatici, dalla presidenza della Repubblica italiana.

“Ho voluto rendere omaggio a Papa Francesco perché lo reputo un uomo tra gli uomini, come ho scritto nella poesia che apre il libro – racconta Omar ad AbruzzoWeb – Il mio libro è un saggio di 150 pagine che analizza la figura del nuovo pontefice”.

Un rivoluzionario buono, un comunicatore che ha trascorso tutta la sua vita a combattere per cambiare le cose in meglio: questo il quadro tratteggiato dal giovane autore marsicano.

“Ho studiato tutta la sua vita e l’ho riorganizzata in capitoli. Prima di diventare Papa ho visto quante battaglie culturali e sociali ha fatto. È un grande comunicatore e ha aperto la Chiesa a tutti, mentre negli ultimi anni era diventata elitaria”, ribadisce.





Oltre ad avere la passione per la figura del Papa non solo come leader religioso ma anche e soprattutto come uomo, Omar è uno studente del secondo anno di scienze politiche presso l’Università cattolica Lumsa della capitale e ha un passato molto recente da attivista nel panorama studentesco.

“Sono anche un attivista, infatti nella borsa della scuola avevo sempre un megafono per protestare e denunciare ciò che non andava, oggi all’università lo faccio un po’ meno. Sono stato anche presidente della consulta degli studenti della provincia dell’Aquila – ricorda – in quella posizione ho sempre cercato di aiutare gli studenti capendo i loro problemi e ho partecipato al primo national students expo che permetteva di far avvicinare i giovani al difficile mondo del lavoro, cercando di conoscerlo un po’ meglio”.

Ma dietro a quel megafono si cela un ragazzo semplice e anche un po’ timido.

“Sono socievole, aperto, ma allo stesso tempo timido e sognatore. Io sogno e credo che nessun sogno sia troppo grande per nessuno – confessa- Per il prossimo futuro spero di potermi laureare tra un paio di anni e continuare a lavorare sul Papa perché mi affascina molto. Allo stesso tempo spero di riuscire a diventare un manager di qualche azienda e poter applicare quello che ho studiato”.

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