L’ITALIA CELEBRA LA FESTA DELLA REPUBBLICA,
MATTARELLA, “COSTITUZIONE GARANZIA DI LIBERTA'”

2 Giugno 2023 08:49

Italia - Cronaca

ROMA – “Il 2 giugno è la ‘festa di noi italiani’, che abbiamo scelto e voluto la Repubblica. La forma repubblicana venne preferita alla monarchia e acquisì la sua concreta configurazione con la Carta costituzionale. Le forme che regolano la nostra convivenza, sono la declinazione di principi che ritroviamo nella prima parte della Costituzione. La centralità della persona, il riconoscimento della sua integrità e inviolabilità, il primato dell’uguaglianza tra gli esseri umani, la dignità, la libertà, la solidarietà, i diritti e i doveri caratterizzano la struttura democratica del nuovo Stato nato dalla Liberazione. Sono valori che appartengono a tutti i cittadini. Sono nostri, e vivono nella società nel passaggio tra generazioni nella partecipazione attiva alla vita civile”.

Sono le parole del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, alla vigile della 77esima festa della Repubblica.

Il 2 e il 3 giugno del 1946 si tenne il referendum istituzionale con il quale gli italiani vennero chiamati alle urne per decidere quale forma di Stato – monarchia o repubblica – dare al paese. Il referendum fu indetto al termine della seconda guerra mondiale, qualche anno dopo la caduta del fascismo, il regime dittatoriale che era stato lasciato agire da Casa Savoia – anche con vivo sostegno da parte dei suoi membri – per più di 20 anni. E gli italiani scelsero la Repubblica, con il 54,3% contro il 45,7% della Monarchia, in un referendum istituzionale che ha rappresentato la prima votazione a suffragio universale indetta in Italia. Il re d’Italia Umberto II di Savoia, andò in esilio in Portogallo.

A Roma si tengono si tengono oggi le principali celebrazioni della 77esima  la Festa della Repubblica. Tra gli appuntamenti, la tradizionale parata ai Fori Imperiali, dove sfilano in 5.500 tra militari e civili. Ad aprire le celebrazioni, l’alzabandiera solenne presso l’Altare della Patria e l’omaggio al Milite Ignoto da parte del presidente della Repubblica Sergio Mattarella: il capo di Stato, accompagnato dal ministro della Difesa Guido Crosetto, passerà poi in rassegna i reparti prima dello sfilamento. Presente alla parata anche la premier Giorgia Meloni.





In Abruzzo, nel capoluogo L’Aquila alla Villa comunale alle 10, dopo un minuto di silenzio e di raccoglimento, il prefetto dell’Aquila Cinza Torraco leggerà il messaggio del Presidente della Repubblica. A seguire il Prefetto consegnerà una copia della Costituzione a cinque cittadini in rappresentanza della società civile: un volontario della Croce Rossa, un lavoratore, un pensionato e due studenti degli istituti superiori aquilani. La cerimonia si concluderà con la consegna di una medaglia d’onore ai familiari di un deportato e internato nei lager nazisti durante la Seconda guerra mondiale e i diplomi ai 14 insigniti delle “Onorificenze dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana”.

A Pescara in piazza Garibaldi-Monumento ai Caduti, alle ore 10.00, alla presenza del Prefetto,  Giancarlo Di Vincenzo, delle massime Autorità civili, religiose e militari, dei rappresentanti delle associazioni combattentistiche e d’arma, degli studenti degli Istituti scolastici cittadini e della cittadinanza, avrà inizio la solenne cerimonia commemorativa della Festa della Repubblica, con lo schieramento del Reparto d’Onore e il rito dell’alzabandiera.

Dopo la benedizione della corona di alloro da parte di S.E. l’Arcivescovo Metropolita di Pescara-Penne, Tommaso Valentinetti, e la successiva resa degli onori ai Caduti di tutte le Guerre con la deposizione della corona innanzi al Monumento ai Caduti, seguirà il saluto del Sindaco della Città di Pescara, Carlo Masci.

Al termine il Prefetto darà lettura del messaggio del Presidente della Repubblica e, a conclusione, sarà recitata la “Preghiera per i Caduti”.

In rappresentanza delle Istituzioni scolastiche della città di Pescara gli studenti del Liceo Scientifico “ Leonardo Da Vinci”, del Liceo Scientifico” Galileo Galilei”, del Liceo Artistico Musicale e Coreutico ”Misticoni-Bellisario”, nonché delle Scuole secondarie di Primo grado- Istituti comprensivi “Pescara 1”, “Pescara 4” e “Pescara 10”- , esporranno delle brevi riflessioni sul significato della ricorrenza.





A Pescara anche concerto itinerante della Fanfara dei Bersaglieri “La Dannunziana”. La formazione musicale abruzzese si esibirà, integrando così gli eventi promossi dalla Prefettura e già previsti in quella giornata in città, in Via Caduti per Servizio, nella zona di Fontanelle, alle ore 17:30. Una consuetudine affermatasi negli ultimi anni nelle zone decentrate della città. Un’ora più tardi, quindi dalle ore 18:30, la Fanfara si trasferirà sul lungomare nord percorrendo il tratto compreso tra la rotonda Paolucci e la Nave di Cascella.

FESTA DELLA REPUBBLICA A VASTO: MENNA, “SCELTA CHE CI CONSEGNÒ DESTINO DI LIBERTÀ E DI PACE”

Questa mattina in Piazza Caprioli per la Festa della Repubblica si è tenuta una cerimonia a cui hanno preso parte il sindaco Francesco Menna, il Presidente del Consiglio Comunale Marco Marchesani, gli assessori Anna Bosco, Nicola Della Gatta, Licia Fioravante, consiglieri comunali, rappresentanti delle forze dell’ordine, le associazioni combattentistiche e d’arma e molti cittadini. Dopo la benedizione di Don Luca Corazzari è stata deposta al monumento ai caduti una corona d’alloro.

Il sindaco Francesco Menna nel suo intervento ha detto: “Settantasette anni possono apparire, soprattutto per i più giovani, come una distanza troppo grande per riuscire a considerare la straordinaria importanza di quanto avvenne quel 2 giugno 1946. Non sono, tuttavia, troppi se consideriamo l’attualità di quel messaggio: di quella scelta repubblicana che, dando compimento all’esperienza della Resistenza, ci consegnò l’identità, pienamente viva, di comunità civile vocata ad un destino di libertà e di pace. A quella scelta concorsero milioni di donne che, per la prima volta, accedevano al diritto di voto. Italiane che contribuirono, in modo decisivo, a liberare il Paese dalle innumerevoli cicatrici della dittatura fascista, della disastrosa guerra mondiale e dalla, ancor più drammatica, guerra civile”

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