“L’ULTIMO SOPRAVVISSUTO DI RIGOPIANO”, ESCE LIBRO DI GIAMPAOLO MATRONE SULLA TRAGEDIA DELL’HOTEL

18 Settembre 2024 09:45

Pescara - Cronaca, Cultura

PESCARA –  In 180, fitte pagine il dramma delle 62, lunghe, interminabili ore passate sotto la neve
dal superstite simbolo di una catastrofe che ha mietuto 29 vittime, tra cui la moglie Valentina Cicioni.





“L’ultimo sopravvissuto, 62 ore sotto la neve, un disastro ancora senza colpevoli”: titolo e sottotitolo dicono tutto dei temi e dell’intensità del libro sulla tragedia di Rigopiano di Giampaolo Matrone, pubblicato da Newton Compton Editori e che uscirà venerdì 20 settembre 2024.

Del resto, il pasticcere di Monterotondo (Roma), oggi quarantenne, è uno dei simboli del più grave disastro sulle nevi mai accaduto in Italia, quello del resort nel comune di Farindola, nel Pescarese, spazzato via, il 18 gennaio 2017, da una valanga sotto la quale sono morte 29 persone, tra cui sua moglie Valentina Cicioni: è stato l’ultimo superstite ad essere estratto dalle macerie dai soccorritori, dopo, appunto, 62 lunghe e interminabili ore, vivo ma con pesanti menomazioni, soprattutto agli arti, e con lo strazio di aver perso la sua compagna di vita nonché mamma della loro figlioletta, Gaia, che all’epoca aveva appena cinque anni (oggi ne ha dodici).

Il volume, in 180 pagine, racconta quell’inferno, la disperazione, la speranza, ma anche la rabbia, per le gravi lacune nei soccorsi e per l’amaro esito dei processi sulle responsabilità di questa “catastrofe di Stato” che ha visto il coinvolgimento delle massime istituzioni territoriali, Regione Abruzzo, Provincia e Prefettura di Pescara (è rimasta tristemente famosa la frase di una funzionaria prefettizia, “la mamma degli imbecilli è sempre incinta”, rivolta a chi aveva segnalato per primo che l’hotel era crollato sotto la slavina, una “bufala” a suo dire), nonché il Comune di Farindola, dato che la stessa struttura, collocata in una posizione ad altissimo rischio, era di fatto abusiva. Anni di udienze alla fine non hanno prodotto quasi nulla, le vittime e i loro familiari fin qui di giustizia ne hanno ricevuta ben poca dai contestati verdetti.





“Scrivere questo libro era un sogno che cullavo da tanto tempo, per far conoscere a tutta l’Italia la verità su come sono andati davvero i fatti di Rigopiano e per lasciare un ricordo della mamma e della nostra storia a mia figlia Gaia – spiega l’autore, che nei prossimi mesi sarà impegnato in presentazioni pubbliche in tutto il Paese – E’ stato un “parto” faticoso durato più di un anno e mezzo di lavoro, ripercorrere tutto non è stato facile, in alcuni momenti ero proprio stremato, anche perché contemporaneamente impegnato in un’altra battaglia, quella in tribunale. Ma rivisitare tutti questi eventi e metterli nero su bianco mi ha fatto bene, ha aiutato anche il mio continuo percorso fisico-riabilitativo, e poi confido sempre che questo volume possa smuovere anche le coscienze dei giudici, oltre che dell’opinione pubblica, in vista del processo di Cassazione previsto per il prossimo inverno e dei giudizi civili per i risarcimenti”.

La pubblicazione de “L’ultimo sopravvissuto di Rigopiano: 62 ore sotto la neve. Un disastro ancora senza colpevoli” è stata possibile grazie anche a Studio3A-Valore S.p.A., società specializzata a livello nazionale nel risarcimento danni e nella tutela del diritti dei cittadini, che ha assistito fin dall’inizio Giampaolo Matrone facendosi carico di tutte le sue necessità e assecondando, sostenendo e contribuendo a realizzare, tra gli altri, anche il suo desiderio di raccontare la sua storia, oltre ovviamente alla casa editrice Newton Compton che ha “scommesso” su un “prodotto editoriale” ma anche dall’alta valenza civile.

 

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