LUTTO NEL MONDO DEL CALCIO, MORTO A 82 ANNI TARCISIO BURGNICH; E’ STATO ALLENATORE DEL PESCARA

27 Maggio 2021 10:05

Italia - Sport

PESCARA – Lutto nel mondo del calcio, per la scomparsa dell’ex allenatore del Pescara Tarcisio Burgnich, deceduto all’età di 82 anni. Ex difensore di Udinese, Juventus, Palermo, Napoli e soprattutto Inter. Grande carriera anche in Nazionale, dove si era laureato campione d’Europa nel 1968, oltre a essere vicecampione del mondo in Messico nel 1970. Un Mondiale perso in finale contro il Brasile, dopo aver superato (da titolare) la Germania in semifinale 4-3, in quella che è stata definita la partita del secolo.

Originario del Friuli, Burgnich viveva ormai da anni in Toscana e, più precisamente in provincia di Lucca, alternandosi fra Badia Pozzeveri – frazione di Altopascio – e Viareggio. E’ morto nella notte tra martedì e mercoledì nella casa di cura San Camillo di Forte dei Marmi.

I funerali di Burgnich si svolgeranno giovedì alle 14,30 nella chiesa Don Bosco di Viareggio.





Tantissimi i messaggi di cordoglio per la sua scomparsa arrivati dal mondo del calcio.

Il presidente del Delfino Pescara 1936 Daniele Sebastiani, insieme a tutto il club, hanno voluto esprirmere “il proprio cordoglio per la scomparsa” del mister, ricordando che “dopo una lunga e prestigiosa carriera da giocatore” aveva scelto “di chiudere il proprio percorso da allenatore proprio nel Pescara. Alla famiglia giungano le nostre più sentite condoglianze”.

“Ci sono degli uomini che vorresti sempre avere al tuo fianco, dei calciatori che vorresti sempre nella tua squadra, delle leggende che vorresti facciano sempre parte della tua storia. Tarcisio Burgnich ha incarnato la forza e i valori del nostro Club e l’Inter ha avuto il privilegio di vederlo lottare per i propri colori: statuario, implacabile, umile e sempre leale. Entrato nella storia della Grande Inter e nella memoria dei tifosi nerazzurri per la grande tempra ed il carattere che mostrava in campo, ha formato con Giacinto Facchetti una delle coppie di terzini più forti del mondo in quell’Inter dove la difesa era un punto fermo, forgiata dal mago Herrera con campioni preparati atleticamente e mentalmente per affrontare e fermare ogni tipo di avversario. Come nella partita che Burgnich ha portato sempre nel cuore, giocata due anni dopo il suo arrivo in nerazzurro, quella finale contro i mostri sacri del Real Madrid di Di Stéfano, Puskás, Gento, ‘quelli che noi avevamo visto solo nelle figurine’. Un giorno che riuscì a stravolgere le gerarchie e a portare la prima Coppa dei Campioni nella bacheca nerazzurra”, si legge sul sito dell’Inter.





Il comunicato prosegue: “E poi la storia che si ripete, esattamente un anno dopo, contro il Benfica di Eusebio a San Siro. 12 stagioni all’Inter, 4 Scudetti, 2 Coppe dei Campioni, 2 Coppe Intercontinentali, 6 gol e 467 partite a difendere i nostri colori, gara dopo gara, allenamento dopo allenamento, forgiandosi ogni giorno di più per diventare la ‘Roccia’ che tutti abbiamo conosciuto, proprio come l’aveva ribattezzato Armando Picchi. I ritiri, sempre al fianco dell’indimenticato Giacinto Facchetti: “Ho dormito più con lui che con mia moglie”, diceva sempre Burgnich. Con lui era titolare anche nella nazionale vincitrice dell’Europeo del 1968 e vicecampione del mondo di Messico 1970, quando segnò di sinistro ai supplementari la rete del 2-2 nella semifinale Italia-Germania Ovest (4-3): un gol rabbioso e prezioso in quella che passò alla storia come la partita del Secolo. 66 volte in campo con la maglia azzurra e una vita dedicata al calcio divisa tra la carriera di giocatore e allenatore. Umile e determinato, insuperabile per gli avversari e prezioso alleato per i suoi compagni: oggi il suo sguardo fiero e la sua forza sono ricordi preziosi, un’immagine che rimarrà sempre impressa nella nostra storia. Ciao Tarcisio, sarai sempre la nostra Roccia”.

Anche il Napoli ha pubblicato sui propri social un messaggio in memoria del campione scomparso: “La SSC Napoli esprime profondo cordoglio per la scomparsa di Tarcisio Burgnich. ‘La Roccia’ fu indimenticato protagonista con la maglia azzurra negli anni ’70”. Parole di cordoglio pure da parte della Juve: “La Juventus si unisce al lutto di tutto il calcio italiano per la scomparsa di Tarcisio Burgnich e porge le sue più sentite condoglianze alla famiglia”, si legge sul profilo Twitter bianconero. Stesso discorso per la Fiorentina: “La Fiorentina, proprietà, dirigenza e società esprimono profondo cordoglio per la scomparsa di Tarcisio Burgnich, leggenda della Nazionale italiana e della grande Inter.Campione d’Europa nel 1968 e protagonista della ‘Partita del Secolo’ tra Italia e Germania nel 1970”. Il Palermo si unisce al cordoglio: “Fece un solo gol: contro la Juventus, a Torino in una storica vittoria rosanero per 2-4. Alla fine quell’anno in serie A il Palermo arrivò ottavo, la Juve dodicesima. E Tarcisio rimase per sempre nei ricordi della nostra città. Oggi se n’è andato, ma non se ne andrà mai. A Burgnich il ricordo affettuoso di tutto il Palermo Fc”. Anche il Bologna piange la scomparsa di Tarcisio Burgnich: “È stato superbo terzino destro dell’Inter e della Nazionale”. Come allenatore Burgnich è stato protagonista dalla sfortunata stagione 1981-1982 che vide il Bologna retrocedere, per la prima volta, in serie B. Durante la sua panchina a Bologna Burgnich fece esordire un sedicenne che avrebbe poi lasciato il segno: Roberto Mancini, oggi ct della Nazionale. “Alla famiglia vanno le più sentite condoglianze da parte di tutto il Bologna”.

Questo invece il messaggio del presidente Figc Gabriele Gravina: “Alla vigilia dell’Europeo ci lascia un grande campione d’Europa. La sua morte è l’ennesima ferita inferta al cuore dei tifosi azzurri e di tutti gli appassionati di calcio. Con la sua forza e la sua determinazione ha scritto bellissime pagine di storia del calcio italiano”.

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