L’AQUILA – Un Consiglio comunale dei ragazzi per formare le nuove generazioni alla cittadinanza attiva, laboratori che vedranno protagonisti i residenti e i tanti neo abitanti arrivati da più parti del mondo, come quelli di cucina internazionale, di cartografia sociale, e laboratori artistici, per arrivare a generare una memoria collettiva e una più profonda conoscenza dei luoghi.
Questo proporrà M.I.S.C.H.I.O. un innovativo progetto che avrà luogo a Fontecchio, in provincia dell’Aquila, da marzo prossimo fino a giugno 2025, a cura delle associazioni Harp e Sari Sari realizzato grazie al sostegno di The Care – Civil Actors for Rights and Empowerment, un’azione cofinanziata dall’Unione Europea e promossa da Fondazione Realizza il Cambiamento e ActionAid International Italia E.T.S. nell’ambito del bando START: Sviluppo Territoriale nelle Aree Interne, e con il patrocinio dell’Amministrazione comunale di Fontecchio.
Presentato sabato pomeriggio alla Biblioteca comunale di Fontecchio. M.I.S.C.H.I.O. sta per “Memory Intercultural Social Collective Heritage Intergenerational Opportunity”, si struttura come un processo di riscoperta dove residenti e nuovi abitanti di tutte le età potranno scambiarsi ricordi, esperienze e abilità per immaginare e cominciare a costruire il paese di domani. L’obiettivo primario, è stato spiegato, è quello di promuovere, proteggere e far rispettare i diritti e i valori dell’Unione Europea con un approccio fondato sulla partecipazione delle portatrici e dei portatori di diritti e sull’empowerment nel rivendicarli.
Il progetto coinvolge 70 realtà attive in tutta Italia, creando così una rete del cambiamento in grado di ascoltare e rispondere ai bisogni specifici e concreti di ogni territorio e comunità.
“Recuperare la memoria del passato per comprendere come stiamo cambiando e soprattutto quale direzione vogliamo scegliere per il futuro non solo di Fontecchio, ma del territorio in cui viviamo – ha spiegato Valeria Pica, presidente di Harp – diventa una priorità quando si abita in un contesto sociale e geografico caratterizzato da una fase di ricostruzione profonda che prevede ancora una prospettiva di lungo periodo. Per fare questo c’è bisogno della partecipazione di tutti coloro che hanno desiderio di raccontare e ascoltare, di condividere e costruire. M.I.S.C.H.I.O. è un malapropismo, vale a dire una parola sostituita con un’altra, che ha un suono simile ma il cui uso produce effetti comici, e il progetto riflette l’idea di una condivisione a livello culturale, linguistico, sociale e gastronomico con una forte volontà di creare memorie piacevoli per condividere una riflessione necessaria sulla storia recente di Fontecchio e non solo. La finalità è il rafforzamento di una comunità multiculturale coesa e inclusiva che esiste da molto tempo, con il rientro di tanti emigrati, e che negli ultimi anni ha visto un’importante crescita demografica”.
Si inizia il 3 marzo con il primo Laboratorio di Cucina internazionale coordinato da Valeria Pica, con la collaborazione di Marianne Bermudez, Giada Nardone, Debora Panaccione, Erick Cuevas e Martina Riescher, che vedrà protagoniste le comunità straniere di Fontecchio, comunità di emigrati di ritorno prevalentemente dal Belgio, dalla Francia, dal Lussemburgo e dal Venezuela insieme con i nuovi abitanti che nel corso degli anni sono arrivati e hanno deciso di stabilirsi.
Ogni mese sarà possibile conoscere nuove storie, tradizioni e sapori che dal Pakistan condurranno in Ucraina, dal Messico alla Polonia, dalla Germania al Perù e così via. Le narrazioni, le ricette e le tradizioni diventeranno un libro di cucina internazionale che sarà pubblicato a maggio 2025 al termine degli incontri.
A metà marzo partirà anche il Laboratorio di Cartografia sociale, con Sebastian Alvarez, artista, e Diego Silva Ardila, cartografo ed esperto di pianificazione urbana dell’Università di Bogotá (Colombia), che porterà alla creazione di una nuova mappa di comunità per la rappresentazione di contesti, ambienti, relazioni, idee e sogni. Durante il laboratorio sarà possibile esplorare il potere della rappresentazione nel campo della memoria, della descrizione e dell’immaginazione per costruire insieme futuri possibili scenari per il territorio attraverso la condivisione e la produzione collettiva.
A seguire, da aprile a giugno, inizierà il Laboratorio “Cosa ci racconti?”, condotto dalle artiste Martina Riescher e Debora Frasca, per arrivare a generare una memoria collettiva e una maggiore conoscenza dei luoghi che abitiamo partendo dai racconti individuali. In questo laboratorio dall’approccio intergenerazionale, l’obiettivo è creare modelli di relazione creativi e costruire un ponte tra giovani e anziani attraverso attività artistiche e di narrazione.
Il quarto laboratorio è il Consiglio comunale dei ragazzi che mira a formare le nuove generazioni alla cittadinanza attiva e ai valori espressi nella Carta dei diritti dell’Unione Europea, per accrescere la consapevolezza dell’importanza della partecipazione e della condivisione per realizzare attività di sviluppo sociale nel proprio territorio. Condotto da Valeria Pica con Martina Riescher e Manuele Ianni, il laboratorio si svolgerà da aprile 2024 a maggio 2025 ed è anche la premessa per la co-progettazione di una grande festa di comunità che sarà lo specchio e la rappresentazione dei fontecchiani di ieri, oggi e domani.
La lettera più importante dell’acronimo M.I.S.C.H.I.O., è stato spiegato, è probabilmente l’ultima, vale a dire “l’opportunità di riprendere le fila di quanto è stato interrotto nel 2009 con il terremoto e poi ancora nel 2020 con la pandemia per rafforzare legami, proporre occasioni di dialogo, creare nuove conoscenze e contribuire a migliorare sempre più il luogo che chiamiamo casa”.
Per maggiori informazioni sul progetto The CARE – Ufficio Stampa ActionAid
Alice Grecchi +39 3395030480 – alice.grecchi@actionaid.org
Daniela Biffi +39 3472613441 - daniela.biffi@actionaid.org
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