ROMA – Dall’arrivo delle prime richieste di autorizzazione alla messa in commercio di carne, pesce e latte sintetici alla minaccia delle etichette allarmistiche sul vino, dal semaforo ingannevole del Nutriscore che boccia le eccellenze Made in Italy agli attacchi alla produzione di carne, salumi e vino fino alla difesa delle denominazioni più tipiche con l’attesa sentenza sul Prosek, una palese imitazione del Prosecco che è il vino più venduto a livello mondiale.
Sono queste secondo il presidente della Coldiretti Ettore Prandini alcune delle battaglie che nel 2023 attendono il cibo ed i vini Made in Itay nell’Unione Europea, secondo quanto emerso dall’incontro svoltosi a Lonato del Garda (Brescia) alla presenza del ministro dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare Francesco Lollobrigida.
“Dire che il vino nuoce gravemente alla salute significa negare l’evidenza. Bere con moderazione fa anche bene, e questo è un dato che ogni scienziato penso potrà affermare con serenità”, le parole del ministro.
Una presa di posizione che rafforza la lotta intrapresa dall’Italia subito dopo il silenzio-assenso dell’Unione europea – di fatto un via libera – al progetto di legge irlandese sugli alert sanitari in etichetta sul vino come quel “nuoce gravemente alla salute” già presente sui pacchetti di sigarette.
Ora ci sono 60 giorni per una possibile opposizione da parte dell’Organizzazione Mondiale del Commercio (Wto).
Sono le bugie, dice Lollobrigida che “nuocciono gravemente alla salute”.
“Sosterremo – prosegue – in ogni modo non solo azioni di difesa rispetto all’aggressione di etichettature fasulle, ma faremo tutte le azioni promozionali per spiegare ad ogni livello quali sono i benefici della dieta mediterranea”.
E in un video messaggio inviato al Simposio di Assoenologi a Napoli, ha poi annunciato battaglia: ”Cercheremo ogni strada legale per arrivare a rivendicare il diritto non solo di promuovere il vino, ma anche di poter evitare che in alcune Nazioni venga stigmatizzato con un’etichettatura fuorviante”.
Annuncio in linea con la lettera inviata dallo stesso Lollobrigida e dal vice premier Antonio Tajani al Commissario Ue per il mercato interno e i servizi, Thierry Breton, nella quale si invoca “un intervento” della Ue “a tutela del corretto funzionamento del mercato interno, in linea con la giurisprudenza Ue che vieta restrizioni quantitative”.
Mette in guardia contro “fake news e semplificazioni” il ministro della Salute, Orazio Schillaci, sottolineando come il vino per la sua composizione ricca e originale, in termini di polifenoli e antiossidanti, “è anche associato a benefici per la salute, in particolare se il consumo è integrato in un modello di dieta mediterranea italiana”.
Un consumo moderato e intelligente di vino “non può che fare bene alla salute e allo spirito”, dicono gli esperti del settore.
“Tutto ciò che mangiamo e beviamo – sottolinea il presidente Assoenologi, Riccardo Cotarella – deve essere consumato con moderazione e questo vale sia per l’alcol che per qualsiasi altro alimento”. Dal convegno bresciano di Coldiretti il ministro dell’Agricoltura ha poi annunciato la lotta al cibo sintetico “in ogni modo e con ogni mezzo”.
Sostenuto dal presidente di Coldiretti Prandini, Lollobrigida ha spiegato che “il cibo è un rapporto tra uomo, terra, natura. Si tratta di un prodotto di qualità che dev’essere dato alle persone, che non sono solo consumatori. Tutti abbiamo il diritto di mangiare bene e il cibo sintetico non è buon cibo. Non ci convincerà mai nessuno che un prodotto iperprocessato possa essere utile alla salute dell’uomo e all’economia della nostra nazione”.
“La produzione di cibo in laboratorio – ha aggiunto il ministro – cancellerebbe la nostra economia sostenibile, il nostro modo di vivere e la nostra civiltà. Non è progresso, è barbarie”.
Nel 2023, segnala la Coldiretti, potrebbero essere già presentate le prime richieste per la carne prodotta in laboratorio come novel food dopo il via libera della Fda negli Stati Uniti. Una minaccia, dice Coldiretti, contro la quale sono state già raccolte quasi 400 mila firme per promuovere la legge che vieti la produzione, l’uso e la commercializzazione in Italia del cibo sintetico.
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