MAFIA PASCOLI: MARCELLI (ALLEVATORE ABRUZZESE), “UN CANCRO CHE DIVORA LA PASTORIZIA”

26 Settembre 2023 12:36

L'Aquila - Cronaca





ANVERSA DEGLI ABRUZZI – “Il fenomeno che è stato sollevato è la punta dell’iceberg di un cancro che sta divorando la pastorizia e l’agricoltura in generale: se non si pone riparo soprattutto all’impianto della norma che consente questa forma di speculazione legalizzata presto non ci saranno più aziende zootecniche sane che producono e non aziende che coltivano solo contributi”.

A sostenerlo è il fondatore della cooperativa Asca, Nunzio Marcelli, pastore abruzzese che da 40 anni conduce un’azienda agricola con i suoi famigliari ad Anversa degli Abruzzi  in provincia dell’Aquila; è anche l’ideatore, insieme al compianto Gregorio Rotolo, dell’iniziativa ‘Adotta una pecora’ partita nel 2007 per sostenere la pastorizia e avere sempre a disposizione prodotti a filiera corta.





“Il ministero dell’Agricoltura – spiega all’ANSA Marcelli – in questo ventennio, in tutte le forme governative, destra o sinistra, non ha fatto  nullA  perchè la norma potesse avere altri effetti. Di fatto la norma crea rendite e soprattutto ha favorito le aziende speculative e non quelle produttive. Le aziende che si sono concentrate nel commercio di questi titoli (‘Pac’, ndr) poco hanno a cuore le sorti produttive perchè loro hanno bisogno solo di avere degli animali figurativi, quando rispettano le norme. Non hanno alcun interesse a trarne la filiera produttiva perchè così come sono le condizioni e i rapporti di scambio della zootecnia, oggi si lavora sotto costo. Per alcune aziende che hanno scelto di mantenere una struttura produttiva di filiera i titoli ‘Pac’ rappresentano una compensazione”. “Dal momento che non c’è alcuna imposizione per la produzione – conclude – ovviamente c’è chi sceglie di incassare solo il titolo senza avviare l’attività produttiva: ad esempio ci sono delle greggi cui non viene mai messo il montone perchè tenere gli agnelli e dover pagare il personale ha un costo decisamente superiore alla vendita degli agnelli o del latte”.

Sulle indagini che hanno portato  agli arresti interviene anche  il senatore Michele Fina. “Ci tengo a rivolgere i complimenti”, dice, “alla magistratura e alle forze dell’ordine, a cominciare dalla Direzione distrettuale Antimafia della Procura dell’Aquila e dalla Guardia di Finanza di Pescara, per l’importante operazione in cui si scorgono le modalità della cosiddetta mafia dei pascoli. E’ un fenomeno criminale che desta da tempo allarme anche di carattere sociale, ed è ovviamente positivo vedere in atto contromisure di repressione e prevenzione”.

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