MALTEMPO ABRUZZO, E’ POLEMICA: “MANUTENZIONE E SICUREZZA ASSENTI, SERVE RESPONSABILITA'”

23 Novembre 2023 09:40

Pescara - Cronaca, Meteo, Politica

PESCARA – La pesante ondata di maltempo che ha portato un’emergenza dietro l’altra in Abruzzo, con allagamenti, crolli e frane che hanno causato la chiusura di importanti infrastrutture, lascia una scia di polemiche che prende in esame il tema della prevenzione e della messa in sicurezza in un territorio già notoriamente fragile.

Per il vicepresidente del Consiglio regionale, Domenico Pettinari: “Sono state spese enormi risorse pubbliche per lavori che sono serviti a poco o niente, e ad aggravare il tutto c’è una scarsa, se non assente, manutenzione ordinaria dei tombini e delle strade. Solo qualche giorno fa ho denunciato pubblicamente la presenza di fogliame e sporcizia che intasa le vie di scarico della città, ovviamente denunce inascoltate da chi con arroganza è alla guida dell’Amministrazione comunale. Senza contare le decine e decine di chiamate che mi arrivano dagli inquilini delle case popolari in cui addirittura piove dai tetti. Se il Comune e la Regione Abruzzo a trazione centrodestra non sono in grado di fare manutenzione alle strutture pubbliche lo ammettano e prendano atto del fallimento su tutta la linea. In via Rigopiano, in modo particolare, gli impianti elettrici sono andati in tilt, alcune prese sono fuori uso e qualcuno vede l’acqua scorrere dai lampadari. Una situazione inaccettabile!”.





“È indispensabile che si eseguano le manutenzioni ordinarie, soprattutto alla luce dell’annoso problema degli allagamenti dovuti probabilmente a un impianto fognario inadeguato e sul quale sono stati attuati lavori inefficienti. Pescara ha realmente bisogno di chi si prenda cura di lei, e i cittadini che la abitano meritano una classe politica in grado di gestire le criticità ed evitare che diventino emergenze, almeno per gli eventi ordinari come una normale pioggia autunnale”.

Una situazione critica in tutto il Pescarese, dal confine con Francavilla al Mare (Chieti), fino a Montesilvano e Città Sant’Angelo.

Qui, ha detto il Pd, “le avverse condizioni metereologiche di questi giorni hanno sbugiardato le parole del sindaco Matteo Perazzetti sulle sue presunte inaugurazioni o azioni politiche. Il primo episodio è l’allagamento della SP1, nello specifico il tratto di strada difronte al Cimitero. Il Sindaco nel 2020 millantava di, dopo i lavori di rifacimento stradale da parte dell’Amministrazione Provinciale, aver risolto ‘dopo anni, una grave problematica che mina la sicurezza dei cittadini’. Di fatto il problema è risolto solo quando non piove. Ironia a parte, non solo il problema non è stato risolto ma è addirittura peggiorato, il tratto si trasforma in un fiume maleodorante e difficile percorrenza per i cittadini”.

“Stessa situazione simile nei tratti di strada Fonte Umano e Marina. Nelle passate Amministrazioni, c’era una tempestività nella risposta alla cittadinanza e non ci si perdeva in chiacchiere sui social per farsi un video selfie. A questi episodi si aggiungono le infiltrazioni d’acqua anche all’interno delle scuole, che sempre il Sindaco si è preso il merito di aver riqualificato, nello specifico nell’Asilo nido del Centro Storico e nella Scuola Fabbiani a Marina. È finito il tempo dell’improvvisazione, i cittadini sono stufi delle prese in giro. Visto che Marsilio si è appassionato al nuoto dopo il tuffo andato a male nella piscina Naiadi, il Sindaco Perazzetti si lancerà nel surf, per scivolare sopra ai problemi reali della cittadinanza”.





E Italexit Per L’Italia con Paragone – sull’onda delle perplessità politiche su quanto è accaduto nelle ultime ventiquattr’ore sulla città di Pescara e dintorni torna a riflettere “sulle consuete problematiche ambientali del tessuto cittadino alle prese con i disagi iterativi causati delle tempeste. Diamo sempre la colpa alla calamità, ma vengono spesso celate le responsabilità da parte di chi dovrebbe prevenire piuttosto che curare, laddove la cura sia sempre più latente”.

“Pescara stretta nella morsa della tempesta – attacca Marius Creati – ed in quanto alla pioggia nuovamente coinvolta nel baratro degli allagamenti mentre si solleva la problematica del disagio nelle strade cittadine che crea disordine nei quartieri urbani a discapito dell’ordine pubblico. La calamità è oggetto di imprevedibilità, ma la negligenza politica di turno e di ritorno non fa sconti. Da anni, Pescara soffre di un disturbo idrico fognario che gran parte delle amministrazioni comunali hanno ignorato tralasciando nel dimenticatoio una ferita aperta che puntualmente all’inizio delle stagioni impervie, o qualora ci siano forti intemperie anche in piena estate, torna ad infliggere pericolo e soqquadro”.

“Pescara vittima di se stessa nell’incredulità estenuante dei cittadini di come si possano prediligere strade colorate, piazze cementate, progetti visionari invisibili, piste ciclabili à gogo, e tutto quello che di strampalato si è progettato nel tempo, mentre al presente i fondi PNRR dovrebbero essere erogati su progettazioni vantaggiose per l’incolumità e l’interesse dei pescaresi. L’impianto idrico fognario della città di Pescara è in totale default – conclude Creati – I pescaresi sono stanchi di progetti ambiti senza né arte né parte mentre si sospendono problematiche più gravi che riguardano il deflusso dell’acqua piovana che scende a valle dalle colline pescaresi, il sistema idrico fognario obsoleto e mal funzionante, gli argini dell’alveo di un fiume imponente che potrebbe straripare dall’oggi al domani”.

“Le sorti della città – conclude Creati – dipendono dalla problematica dell’acqua che straripa dal mare, che dimana dal fiume, che proviene dall’alto del cielo quando le vorticose nuvole preannunciano la calamità e di come si intende defluirne l’eccesso. Bisogna attendere che si raggiunga la catastrofe per ottenere un risultato o che alla fine qualcuno perda la vita per capire che bisogna correre ai ripari?”.

Commenti da Facebook

RIPRODUZIONE RISERVATA
Download in PDF©


    Ti potrebbe interessare:

    ARTICOLI PIÙ VISTI: