L’AQUILA – Si allenta la morsa della neve in quasi tutto l’Abruzzo, ma adesso incombe l’emergenza del gelo e del ghiaccio. Per questo le autostrade A24 e A25 con tutta probabilità rimarranno chiuse tutta la notte.
Dopo la nevicata record che nelle ultime 48 ore ha letteralmente sommerso l’intera regione, si aspetta un abbassamento di temperature generalizzato con nuovi pericoli per i cittadini.
Gli amministratori locali hanno rinnovato l’invito a rimanere dentro casa ed evitare di mettersi in viaggio.
La prefettura dell’Aquila ha disposto la chiusura delle autostrade e ha invitato la popolazione a non utilizzare i mezzi privati se non per “emergenze indifferibili”.
Intanto alcuni sindaci hanno firmato le ordinanze per una proroga della chiusura delle scuole: gli studenti, in alcuni casi, rimarranno in casa fino a martedì compreso.
Qualche temerario ha avuto il coraggio di recarsi presso la propria attività commerciale, in particolare bar, per garantire un minimo di conforto a chi si è avventurato per le strade.
La neve e il ghiaccio hanno imposto anche uno stop al week end sportivo: tutte le gare sono state rinviate a nuova data.
Molti cittadini hanno chiamato inviperiti perché i disservizi non sono mancati, in particolare all’Aquila, nelle nuove aree del progetto C.a.s.e., gli alloggi antisismici costruiti per fronteggiare l’emergenza post-sisma.
Esemplificativa della situazione che sta vivendo L’Aquila è l’odissea vissuta dai cronisti della redazione di AbruzzoWeb, che sono riusciti a rientrare a casa solo alle due di notte, grazie all’intervento dei volontari della protezione civile.
Sempre nel capoluogo, i militari del nono reggimento dell’Aquila sono intervenuti con mezzi cingolati per liberare le persone intrappolate dalla neve.
Sono ancora in corso le operazioni di soccorso di una quarantina di automobilisti rimasti bloccati lungo la superstrada del Liri, nella zona di Balsorano in direzione Sora, così come sono segnalate ancora criticità sull’A24, dove nella giornata di ieri sono rimaste bloccate circa 400 persone all’altezza di Carsoli, in direzione Roma. 800 persone sono ospitate nelle scuole del comune marsicano,
A bloccare la circolazione sarebbe stata una slavina che ha bloccato l’ingresso in una galleria. Sul campo volontari di Protezione civile, uomini e mezzi di forze dell’ordine, esercito e personale di primo soccorso.
AUTOSTRADE CHIUSE TUTTA LA NOTTE
L’ autostrada dei Parchi A24 Roma-Teramo e la A25 Torano-Pescara resteranno chiuse per tutta la notte.
E’ quanto si apprende da fonti vicine all’azienda di gestione. Non ci sono notizie ufficiali, ma al momento non sussistono elementi che fanno pensare ad una riapertura notturna dell’autostrada, specie per l’abbassarsi delle temperature notturne che favoriranno la formazione del ghiaccio sul manto stradale gia’ appesantito dalla neve caduta nelle 48 ore precedenti.
NUMERI EMERGENZA INESISTENTI O IRRAGGIUNGIBILI
Il telefono allunga la vita, recitava un celebre spot di qualche anno fa. Sì, verrebbe da dire, se si compone un numero esistente o che sia almeno raggiungibile.
Già, perché, il numero segnalato ieri sera per far fronte all’emergenza maltempo e neve (800861916) risulta inesistente; un numero preso non dal pizzicagnolo dietro l’angolo ma bensì reso noto dalla Regione Abruzzo con tanto di comunicato ufficiale inviato a tutte le redazioni attorno alle 19:30. Il numero avrebbe dovuto collegare il cittadino in difficoltà in automobile, o bisognoso di essere trasportato in ospedale o per qualsiasi altra emergenza alla sala operativa regionale della protezione civile.
Irraggiungibile anche il numero urbano della sala operativa, (0862313068), così come un altro numero verde, 800861016 (quello corretto), rimasto a lungo isolato e che è tornato attivo attorno a metà mattinata.
Dall’Aquila, infine, ci segnalano che anche il numero 0862645590, presente sul sito internet del Comune per segnalare disservizi e richieste d’intervento relative al piano neve, è irraggiungibile. Se si chiamasse con il telefonino (così come per la sala operativa regionale della protezione civile) la scritta che comparirebbe sullo schermo sarebbe “Errore di chiamata”.
Ogni commento è superfluo. (g.a.)
ECCO I NUMERI DA CONTATTARE IN CASO DI EMERGENZA
Ecco i numeri verdi della sala operativa della Protezione civile regionale a cui i cittadini possono rivolgersi: 800860146 Oppure 800861016. Viste le numerose segnalazioni che continuano ad arrivare, per evitare il blocco delle linee, si raccomanda di chiamare solo in caso di pericolo ed emergenze reali.
All’Aquila la polizia Municipale risponde allo 0862645840 mentre il soccorso neve è lo 0862410743.
SUL CAMPO 60 SQUADRE E ALTRETTANTI MEZZI
L’AQUILA – Utilizzate almeno 60 squadre di volontari e altrettanti mezzi (pick-up, unimog, ambulanze, motoslitte, uno spartineve, bobcat e quad) per un totale di oltre 350 unità. Gli interventi sono stati effettuati su quasi tutti i Comuni abruzzesi, in particolare nei Comuni di Tagliacozzo, Magliano Dei Marsi, Collecorvino, Teramo, Atessa, Roccaraso, Rivisondoli, Chieti, Ortona, Torino di Sangro, Elice, L’Aquila e frazioni, Pratola Peligna, Scerni, Giulanova.
E’ questo il primo report della Sala Operativa della Protezione Civile Regione Abruzzo mobilitata in queste ore a causa dei disagi causati dal maltempo. “Ricordiamo – ha precisato l’assessore alla Protezione civile Gianfranco Giuliante – che il comando di tutte le operazioni relative alla viabilità è in capo ai vari COV (Comitato operativo viabilità), istituiti presso le Prefetture. Per quanto di competenza la Protezione civile regionale ha eseguito in queste ore numerosi interventi: distribuzione di generi di prima necessità sull’Autostrada A24, A25 e A14; interventi su strade provinciali, statali e comunali; trasporto dializzati; trasporto medicinali e ossigeno; supporto per il recupero di vetture; trasporto con mezzi regionali e con mezzi delle associazioni, degli automobilisti bloccati, in particolare sull’A24 e sulla statale 690, verso i vari centri assistenza e hotel, ubicati, in particolare, nei comuni di Balsorano, Civitella Roveto, Carsoli e nel Polo Logistico di Avezzano”.
La Sala Operativa di Protezione Civile della Regione Abruzzo è aperta h 24 dalla serata del 2 febbraio e rimarrà aperta ed operativa per continuare a garantire il massimo sostegno fino al superamento dell’emergenza. Migliaia le segnalazioni ricevute tramite le tre linee telefoniche sempre attive (800.861.016 -800.860.146 – 0862.311526).
Il 30 gennaio 2012 è stata diramata a tutti i Comuni abruzzesi, alle quattro Prefetture, alla Società Autostrade e alle Ferrovie dello Stato l’allerta meteo con la quale si segnalava l’imminente peggioramento delle condizioni meteorologiche per tutta la settimana in corso con abbondanti nevicate anche a bassa quota. In seguito a tale comunicazione la Sala Operativa Protezione civile della Regione Abruzzo ha allertato, già dal 31 gennaio e nello specifico in accordo con il COV (Comitato Operativo Viabilità) dell’Aquila e di Chieti, tutte le associazioni di volontariato dotate di mezzi idonei per il periodo di previsione.
LE PREVISIONI (fonte Abruzzometeo.org)
L’Italia continua ad essere interessata da un intenso afflusso di masse d’aria gelida di origine siberiana che alimenta un vortice depressionario in azione sul basso Tirreno, a cui è associata un’intensa fase di maltempo con copiose nevicate su gran parte delle regioni centrali, in particolar modo su Lazio, Umbria, Marche, Abruzzo e Molise.
Continua a nevicare anche sulla nostra Regione, continuerà a nevicare anche nelle prossime ore, almeno fino alla tarda mattinata e al primo pomeriggio, ma la tendenza è verso una graduale attenuazione dei fenomeni nel corso della giornata, specie nel pomeriggio-sera. Si tratterà, tuttavia, di un miglioramento temporaneo poiché la formazione e l’approfondimento di una vasta circolazione depressionaria sulla Sicilia, continuerà a richiamare correnti gelide verso le nostre regioni centro-settentrionali, mantenendo attive condizioni di instabilità con elevata probabilità di nevicate, anche in pianura, tra domenica e lunedì. Una situazione da seguire passo dopo passo nelle prossime ore.
Sulla nostra Regione si prevedono condizioni di maltempo con copiose nevicate su tutto il territorio regionale, anche in pianura e lungo le coste. La tendenza è verso una graduale, ma temporanea, attenuazione dei fenomeni tra la tarda mattinata e nel corso della seconda metà della giornata. Un nuovo probabile aumento della nuvolosità è atteso nel corso della giornata di domenica con nevicate a partire dal settore occidentale, in estensione verso le restanti zone.
PD: “CHIEDEREMO STATO EMERGENZA”
“Martedì in Consiglio regionale presenteremo un documento per far riconoscere dal Governo l’emergenza neve in Abruzzo”.
Lo annuncia il Capogruppo del PD in Regione Camillo D’ Alessandro.
“I danni sono tanti, il ripristino della normalità diventa quasi impossibile, soprattutto nell’interno, ora il Governo deve riconoscere l’emergenza neve in Abruzzo, ma ci vuole una iniziativa decisa della Regione, che oggi brilla per l’assenza”.
Lo annuncia il Capogruppo del PD in Regione Camillo D’ Alessandro.
“Come capita spesso – riprende D’Alessandro – di fronte alla necessita della mobilitazione e della iniziativa la Regione scompare, chiedero’ conto del lavoro di coordinamento della Protezione Civile, che spetta alla Regione. E’ incredibile che sul sito della Protezione Civile Regionale non ci sia un rigo, come se in Abruzzo non ci fossero neve e disagi”
“Troppi Comuni – conclude D’Alessandro – sono lasciati soli a se stessi, molte attivata produttive rischiano blocchi prolungati con danni economici ed occupazionali. Era necessario un piano regionale, che comete alla Regione attraverso la delega della Protezione civile, ma tutto e’ fermo, mentre Chiodi e’ letteralmente scomparso, forse in settimana bianca”.
L’Aquila e i centri del suo ampio circondario sono sepolti dalla neve.
La stragrande maggioranza delle persone è bloccata in casa senza avere una prospettiva di quando potranno uscire, considerando che le strade non sono percorribili perché ancora ricoperte da una copiosa coltre di neve.
Sono pochissimi, oltre agli addetti ai soccorsi, presenti in un numero insufficiente, coloro che si avventurano.
Si può circolare sia pure con grandi difficoltà, solo con mezzi equipaggiati per la neve con le catene.
Sotto accusa le istituzione preposte alle emergenze.
Da stamani sta montando la protesta contro il mancato passaggio dei mezzi spartineve del Comune e della Provincia dell’Aquila e per il fatto che quando sono passati non hanno sparso sale.
Ma le polemiche sono riferite soprattutto alla disorganizzazione della macchina degli interventi.
Molti cittadini protestano perché i numeri delle emergenze non funzionano oppure non rispondono alle chiamate ancora e rispondono con il nastro “errore chiamata”.
Proprio per questa situazione molti cittadini chiedono aiuto per e-mail inviando sos agli organi di informazione.
Denunce arrivano da tutti gli insediamenti del progetto C.a.s.e per il fatto che da ieri non passano mezzi antineve e spargisale.
ALL’AQUILA SCUOLE CHIUSE ANCHE LUNEDI’
Le scuole del Comune dell’Aquila, resteranno chiuse anche lunedì, a causa del maltempo.
Lo ha disposto il sindaco, Massimo Cialente, che ha firmato l’ordinanza, al fine di fronteggiare l’emergenza neve che si è abbattuta sul capoluogo dell’Abruzzo, e che a quanto pare proseguirà anche nelle prossime ore, con ulteriori precipitazioni.
L’ODISSEA DEI CRONISTI DI ABRUZZOWEB
Una vera e propria odissea in una città, L’Aquila, bloccata, anzi, sepolta dalla neve, con interi quartieri isolati, strade trasformate dal gelo in percorsi minati, cittadini murati vivi dentro casa che non sanno cosa fare.
Al momento non si capisce quale sia la strategia per uscire da questa nuova, storica emergenza, perché tale è, anche perché c’è stato anche il paradosso che le domande dei cittadini trovavano dall’altro capo del telefono centralini che non funzionavano.
A sperimentare sulla propria pelle l’inferno bianco che ha colpito il capoluogo sono stati ieri quattro cronisti di AbruzzoWeb che, come tanti altri cittadini, si sono posti un problema molto semplice, quello di andare a lavorare sfidando la tormenta con un’auto armata di catene.
Al termine di una lunga giornata l’auto ha alzato bandiera bianca e i redattori sono potuti rientrare a casa, intorno alle 2 del mattino, solo dopo essere stati recuperati dai salvifici volontari di Protezione civile del gruppo Prociv Arci Abruzzo, che erano al lavoro da 36 ore, scampando al rischio di passare una notte in redazione.
È una vicenda meno drammatica di tante altre, come il trasporto dei dializzati o la consegna a una bambina malata che dagli stessi volontari ha ricevuto medicine urgenti dopo che i genitori erano rimasti in panne, ma è una vicenda che comunque ha consentito di vedere con gli occhi dei cronisti quanto in questo momento la città sia abbandonata a se stessa.
Bisogna essere chiari, per quello che si è potuto vedere nel lungo viaggio di ritorno dalla sede dei volontari a Tempera alle case nel quartiere di Pettino, fino a ieri notte mezzi spazzaneve lungo le direttrici principali dell’Aquila o non erano passati o non passavano da molte, troppe ore.
I mezzi del Comune sono 13, ma solo 4 destinati alla città, di conseguenza la loro azione è risultata e risulta insufficiente o nulla.
La pietra dello scandalo è il sale che non è stato passato nel modo più assoluto, perfino lungo strade-chiave come viale Corrado IV, via della Croce Rossa o via XX settembre.
Il fondo, infatti, era bianco e già da stanotte in alcuni punti aveva cominciato a formarsi un’insidiosa lastra di ghiaccio dove perfino il suv 4×4 con le catene ha accusato qualche passaggio a vuoto.
A questo punto sfuggono i contorni di quanto possa finire questa emergenza, quale sia la strategia per uscirne, per liberare i quartieri in periferia sepolti di coltre bianca tanto nella zona Ovest quanto in quella Est, per sapere a che punto sono le frazioni, dove i cittadini si stanno organizzando da soli alla vecchia maniera, pala e picco.
Le previsioni sono incerte, niente neve in mattinata mentre si attende nel pomeriggio, ma dopo essere stato messo a dura prova negli anni scorsi a ogni nevicata grande o piccola che fosse, il modello organizzativo di un territorio che, come effetto benevolo del 6 aprile 2009, oggi dovrebbe avere il miglior sistema di protezione civile d’Italia, è stato schiantato da questa storica ondata di maltempo che per gli esperti ha eguagliato i livelli del 1956.
Alle istituzioni, silenti, il compito di dare risposte ai cittadini che ora cominciano ad avere paura. (alb.or.)
COMUNE L’AQUILA: “NUMERO EMERGENZE E’ ATTIVO”
Il Comune dell’Aquila rende noto che il numero 0862645590, presente sul sito internet del Comune per segnalare disservizi e richieste d’intervento relative al piano neve, è attivo. Il numero è funzionante e da due giorni gli operatori stanno raccogliendo le richieste dei cittadini. Eventuali disservizi possono crearsi a causa del sovraccarico di telefonate.
DISAGI AL PROGETTO C.A.S.E.
Al progetto C.a.s.e. di Sant’Antonio (L’Aquila) la neve caduta in questi giorni e spinta dal vento nella nottata ha creato cumuli sulle piastre anche di 80 centimetri: cittadini a raccolta, pala alla mano, per creare almeno un piccolo cunicolo per passare.
Il Centro Coordinamento Soccorsi, attivo presso la Sala Operativa di Protezione Civile della Prefettura dell’Aquila, in considerazione del perdurare delle avverse condizioni atmosferiche e continuando a riscontrare episodi di notevole criticità per quanto attiene alla viabilità ordinaria ed autostradale, invita tutta la popolazione della provincia aquilana a non utilizzare i propri automezzi se non per emergenze indifferibili, evitando in tal modo sia di provocare ripetuti blocchi alla circolazione dei mezzi di soccorso che di rischiare la propria e l’altrui incolumità fisica.
Sono in corso numerosi interventi, da parte di tutte le Forze di polizia e degli Enti rappresentati nel Centro Coordinamento Soccorsi, per cercare di attenuare nel miglior modo possibile i disagi a quanti sono purtroppo al momento coinvolti nelle situazioni di maggiore emergenza.
PAURA PER TENUTA TETTI MAP
Da una segnalazione arrivata da un’abitante dei Map di Poggio Picenze, Stefania Pace, si apprende che i moduli abitativi provvisori del paese hanno i tetti in legno ricoperti da circa 50 centimetri di neve e i residenti non hanno un interlocutore di riferimento per far rimuovere la neve che sta premendo sulla struttura.
“Siamo preoccupati, abbiamo contattato il Comune che riscuote l’affitto ai non residenti per i Map – ha spiegato Stefania Pace – ma ci hanno detto che i Map sono di proprietà della Protezione Civile e che loro non possono al momento fare niente. Siamo in attesa di capire a chi possiamo rivolgerci per risolvere il problema, i tetti sono in legno e non ci sentiamo al sicuro”.
SINDACO L’AQUILA: “USCIRE DI CASA SOLO PER NECESSITA’ URGENTI”
Il sindaco dell’Aquila, Massimo Cialente, data l’eccezionalità del fenomeno nevoso, invita nuovamente i cittadini a non uscire di casa se non per necessità urgenti.
“Considerando le previsioni per la giornata odierna, – ha dichiarato il sindaco Cialente – e le crescenti difficoltà a mantenere pulite le strade invito tutti i cittadini a rimanere a casa. Chiedo alla cittadinanza di usare i mezzi propri solo per stretta necessità. Dobbiamo infatti favorire i mezzi spazzaneve e spargisale nello sgombro delle strade, permettere ai volontari di raggiungere le persone dializzate e consentire il passaggio di mezzi per ogni tipo di emergenza”.
ASSESSORE LIRIS: “PIANO NEVE STA FUNZIONANDO”
“Il piano neve sta funzionando, eccome. Dipendenti e mezzi si sono fermati solo due ore questa notte per recuperare”.
Risponde così l’assessore provinciale alla viabilità Guido Liris alle critiche di queste ore al piano neve messo in atto in tutta la provincia dell’Aquila per affrontare l’emergenza.
“Il problema – spiega – è che in molte strade il muro di neve è talmente alto che lo spazzaneve non riesce a passare se non entra in azione prima la macchina rotativa, anche detta ‘turbina’. Per intenderci, quella di queste ore è la fase in cui sono in azione queste turbine”.
I mezzi spazzaneve impiegati dalla Provincia sono 120, mentre di turbine ce ne sono a disposizione solo 14.
“Vorrei tranquillizzare la popolazione, soprattutto dei paesi isolati – prosegue Liris – come quelli della parte alta della Marsica o la Valle Roveto. Stiamo provvedendo a liberare le strade che portano a questi centri, in alcuni dei quali manca anche l’energia elettrica, che cercheremo di ripristinare al più presto”.
“In generale, nella provincia, abbiamo liberato dalla neve le direttrici principali, ora siamo impegnati nelle strade secondarie”, ha spiegato l’assessore sottolinea: “siamo di fronte a un evento eccezionale. Basti pensare che a Sulmona c’è un metro e 60 centimetri di neve, a Scanno si arriva ai due metri!”. (e.m.)
AVEZZANO: SCUOLE CHIUSE FINO A LUNEDI’ E BLOCCO DEL TRAFFICO
Stop al traffico in tutta la città per motivi di sicurezza pubblica, ordine di apertura per le farmacie (tutta la giornata di domenica) e i negozi di generi alimentari (domenica mattina), proroga della chiusura delle scuole di ogni ordine e grado fino al 7 febbraio.
Per tamponare i disagi, garantire i rifornimenti alimentari e le medicine e consentire i non facili interventi di ripulitura delle strade, in particolare delle vie di collegamento strategiche e dei punti sensibili, senza ostacoli aggiuntivi rispetto alle precipitazioni record che, in alcune zone hanno superato i 120 centimetri, il sindaco, Antonio Floris, ha emesso una serie di ordinanze.
La sospensione del traffico, fatta eccezione per i mezzi di polizia, soccorso, servizi pubblici essenziali, o privati che documentino l’assoluta necessità, scatta oggi alle 16 e termina alle 24 del 5 febbraio.
Sul fronte operativo, invece, la task-force dell’ente, con il supporto della Protezione civile comunale, operativa 24 ore su 24, continua a macinare interventi di soccorso a tutto campo, anche se la situazione è oggettivamente pesante.
Oltre alla ripulitura delle strade strategiche, e ove possibile per altre, la macchina dei soccorsi tempestata da migliaia di telefonate, ha operato nei settori più diversi: trasporto dializzati in ospedale, consegna medicine, bombole di ossigeno e viveri, soprattutto ad anziani soli, soccorso a due donne rimaste bloccate con i bambini in pieno Fucino, rimosso piante e rami crollati sotto il peso della neve.
La task-force, alle prime luci dell’alba, ha aperto anche le porte del Municipio, su richiesta della prefettura, per accogliere un gruppo di persone rimaste intrappolate nell’ex superstrada del Liri.
Oggi il maltempo ha concesso qualche ora di tregua, ma nelle prossime ore la situazione sembra destinata a peggiorare.
Floris lancia un nuovo appello ai cittadini: “state in casa, se proprio dovete uscire fatelo a piedi, lasciando le auto ferme poiché creerebbero solo intralcio al lavoro dei mezzi spazzaneve e alle macchine del soccorso. La macchina amministrativa coordinata dal sindaco, coadiuvato dall’assessore alla Protezione civile Maurizio Bianchini e dal dirigente del settore Francesco Di Stefano, che ha schierato sul campo oltre 30 mezzi pubblici e privati per la pulizia delle strade, è attiva anche per gli interventi di emergenza segnalati dai cittadini: si possono contattare i numeri 0863.501236-501235.
Per l’emergenza, però, il sindaco e l’assessore confidano anche nella collaborazione di proprietari di case, uffici privati e amministratori di condominio sono tenuti a mantenere pulito le aree private al confine con il pubblico.
TRENO ROMA-PESCARA BLOCCATO A TIVOLI
Oltre 100 persone, tra cui anziani, bambini ed una donna incinta, sono bloccate da 17 ore sul treno regionale 3378 Roma-Pescara, fermo dalle 17.30 di ieri nella stazione di Tivoli (Roma). Lo riferiscono alcuni passeggeri, raggiunti telefonicamente dall’ANSA, che denunciano anche la mancata assistenza da parte degli organi preposti.
Il treno, partito da Roma alle 17 con oltre due ore di ritardo, avrebbe dovuto raggiungere Pescara, ma si è fermato a Tivoli a causa dei rallentamenti sulla linea ferroviaria dovuti alle tormente di neve.
“Ci hanno detto prima che era un problema elettrico – dice uno dei viaggiatori – e poi che era il problema neve. Ci è stato messo a disposizione un albergo, ma siccome ci hanno detto piu’ volte che il treno sarebbe ripartito a breve, solo pochi di noi ne hanno usufruito e in tanti siamo rimasti nelle carrozze”.
“I dipendenti della stazione di Tivoli sono stati disponibili – afferma Dario Pallotta, giovane rugbista abruzzese, a bordo del convoglio – ma per il resto non si e’ visto nessuno, se non qualche volontario della Protezione civile. Abbiamo mangiato a nostre spese e ora molti di noi hanno finito i soldi. Speriamo che qualcuno ci porti un po’ d’acqua. Insieme ad altri ragazzi abbiamo tentato di sdrammatizzare, supportando anche gli altri, ma non dovremmo essere noi ad assistere i passeggeri”.
SITUAZIONE CRITICA IN VALLE PELIGNA E ALTO SANGRO
Resta critica, nonostante un timido sole, la situazione in Valle Peligna e Alto Sangro.
Per quanto riguarda la viabilità restano chiuse le autostrade A24 e A25, cosi’ come la strada statale 479 tra Anversa degli Abruzzi e Villalago che ha costretto la notte scorsa una quarantina di residenti a Villalago e Scanno a dormire a Sulmona.
Ad Anversa degli Abruzzi preso d’assalto l’unico negozio di alimentari rimasto senza prodotti. Chiuse nel capoluogo peligno molte strade cittadine, a partire da via Pola che questa notte e’ stata sbarrata con un muro di neve dai vigili del fuoco a causa dell’appesantimento di alcuni cavi dell’alta tensione, abbassatisi pericolosamente. Oltre venti gli interventi eseguiti dai pompieri che, in particolare, stanno operando su blocchi di neve pericolanti, alberi appesantiti, sgombero di aree stradali a rischio.
A Pratola Peligna una ventina di volontari hanno risposto all’appello del primo cittadino Antonio De Crescentiis e pala alla mano stanno cercando di liberare le strade secondarie e in particolare i vicoli che restano le zone più disagiate.
La colonnina del manto nevoso, in Valle Peligna, si è fermato al momento a circa un metro, mentre nell’Alto Sangro e nelle zone del Parco nazionale. si e’ arrivati in alcune zone ai due metri e mezzo.
CARSOLI: 800 PERSONE OSPITATE NELLE SCUOLE
Il comune di Carsoli sta ospitando ben 800 persone tra automobilisti e passeggeri di mezzi pubblici che non sono riusciti ad arrivare a destinazione e hanno dovuto abbandonare macchine o mezzi. Sono stati accolti nelle scuole elementari, alle medie e al palazzo comunali. Tra gli assistiti anche malati e dializzati che attendono l’arrivo dei soccorsi.
Una donna trapiantata sta attendendo l’arrivo dell’elisoccorso. La situazione è stata definita dal sindaco di Carsoli, Mario Mazzetti, “drammatica”. Oltre alle centinaia di uomini e donne ospitati nelle scuole numerose altre persone hanno scelto di andare in albergo.
“Ieri sera intorno alle 22 per la forte nevicata ci hanno fatti uscire al casello di Carsoli, dove ci sono una quindicina di autobus, tra cui alcuni bipiano, e molte auto. Siamo in mille e siamo un paese nel paese. Ringraziamo il sindaco che si è prodigato per accoglierci ospitandoci la notte nella sede del comune e delle scuole. Ma ora il problema è che non si hanno notizie e che per questo ci sentiamo abbandonati”.
È la testimonianza dell’imprenditore marchigano Gaetano Assenzi, bloccato da ieri sera a Carsoli (L’Aquila) mentre in pullman da Roma stava cercando di raggiungere Fermo.
“C’è un migliaio di persone senza prospettive perché non ci sono informazioni ufficiali – ha continuato Assenzi – già abbiamo dormito sulle sedie o per terra e non sappiamo se questo disagio si ripeterà. Capisco che l’ondata è stata eccezionale, ma c’è qualcosa di molto strano nella macchina dei soccorsi. Mi chiedo se si può, dopo tante ore, non sapere quando si tornerà a casa. È una situazione assurda, pur sottolineando la grande solidarietà del sindaco e degli abitanti di Carsoli”.
CARSOLI: CENTINAIA DI PERSONE PASSANO NOTTE IN GALLERIA A24
Diverse centinaia di persone hanno trascorso la notte a bordo di pullman e automobili all’interno di una galleria, rimasta bloccata a causa della caduta di una slavina all’esterno del tunnel, sull’autostrada A24, non lontano dal casello di Tagliacozzo (L’Aquila). Lo riferiscono alcuni viaggiatori, raggiunti telefonicamente dall’Ansa, che denunciano la mancata assistenza da parte degli organi preposti.
“C’erano almeno cinque autobus e moltissime automobili in galleria. – afferma uno studente pescarese che era in viaggio su un pullman proveniente da Roma e diretto a Pescara – Siamo rimasti bloccati alle 17 e siamo usciti solo questa mattina verso le 7. Siamo stati completamente abbandonati. La Protezione civile è arrivata solo alle 3 di notte, con una bottiglietta d’acqua e una merendina. Nella galleria c’erano anche tante donne e bambini e il problema principale e’ stato la mancanza di cibo e di bagni”.
“Ora siamo bloccati al casello autostradale dell’Aquila – aggiunge il giovane -. I semafori sono rossi e in coda con noi ci sono decine di mezzi, tra autobus e automobili. Neppure gli autisti sanno cosa fare”.
ALPINI NONO REGGIMENTO SALVANO PERSONE INTRAPPOLATE
Oltre duecento persone sono state evacuate da Balsorano e Capistrello grazie all’intervento degli Alpini del 9° reggimento dell’Aquila, che da ieri sera alle 19 stanno facendo la spola con quattro cingolati da neve BV 206 per portare soccorso alla gente intrappolata dalla neve.
A Tagliacozzo i militari hanno dovuto soccorrere una donna incinta che è stata trasportata in ospedale. Nella zona la neve supera i due metri.
I mezzi speciali dell’Esercito si sono mossi anche lungo la strada statale 82 e l’autostrada A24 per distribuire viveri e acqua ai passeggeri di un centinaio di veicoli rimasti bloccati dalla neve, alcuni dei quali fermi in galleria.
Due persone afflitte da gravi problemi di salute sono state trasportate con urgenza presso l’ospedale di Avezzano in seguito all’intervento del personale medico del 9° reggimento Alpini che si trova al seguito della squadra soccorso.
Continuano anche le operazioni di ripristino viabilità e messa in sicurezza delle principali strade di Roma con personale del primo reggimento Granatieri e ottavo reggimento Lancieri di Montebello.
150 PERSONE BLOCCATE SU TRENO A CARSOLI
Centocinquanta persone sono rimaste bloccate per oltre 10 ore sul treno Roma-Avezzano.
Il convoglio, partito dalla stazione di Roma Tiburtina alle 14:58 si è fermato alla stazione di Carsoli alle 17.
“Da allora non abbiamo ricevuto alcuna assistenza, se non una bottiglietta d’acqua da mezzo litro da parte della protezione civile alle 22:30”, afferma uno dei passeggeri.
‘Stiamo rimanendo senza batteria nei cellulari, le persone cominciano ad addormentarsi, ormai rassegnate al fatto di restare qui tutta la notte’. Cosi’ i passeggeri del Roma-Avezzano raccontano la loro odissea, fermi da 10 ore alla stazione di Carsoli. ‘Poco fa un mezzo di soccorso era arrivato per trainare il convoglio ma, a quanto pare – continua uno dei passeggeri – si è rotto pure quello”.
‘Nessuno ci ha fornito assistenza, la trovo una cosa molto grave – sottolinea -, anche all’ora di cena. Siamo dovuti uscire dal treno e girare per la città di Carsoli in cerca di un supermercato o di qualche bar dove poter comprare qualcosa da mangiare. Tutto, ovviamente, a spese nostre. E’ scandaloso. Questa mattina ci siamo svegliati alle 4 per venire a lavorare a Roma, siamo stremati, stiamo in piedi da 24 ore”.
Il treno Roma-Avezzano, con circa 150 persone a bordo alle 10:30 di stamane era ancor bloccato a Carsoli dove si è bloccato alle 17 di ieri. Lo testimonia uno dei passeggeri a bordo sottolineando che da due ore il treno è anche senza riscaldamento
SALVATE VENTI PERSONE SU SORA-AVEZZANO
Il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS)-Servizio Regionale Lazio (SASL) ha portato in salvo 20 persone bloccate da ieri sera sulla superstrada Sora-Avezzano. I mezzi bloccati dalla neve si trovavano a circa 4 chilometri dall’uscita per Sora. Tra le persone bloccate c’erano anche due feriti, trasportati in ospedale dai carabinieri.
LUPI NEI PAESI IN CERCA DI PREDE
Nelle ultime 24 ore sono stati registrati numerosi avvistamenti di lupi nei paesi del Parco nazionale d’Abruzzo, spinti dall’abbondante nevicata a cercare prede facili in ovili e pollai allestiti alla periferia di Pescasseroli, Opi, Villetta Barrea, Civitella Alfedena e Barrea, nell’Aquilano.
In quattro casi l’animale si è spinto fino al centro storico dei paesi, attratto dai rifiuti rimasti nei raccoglitori che non sono stati svuotati a causa dell’impraticabilità delle strade.
A Pescasseroli uno splendido esemplare adulto è stato fotografato in pieno giorno da turisti e residenti a soli 30 metri dalla piazza principale.
La coltre rende difficile la vita anche ai cervi, spingendoli fino a bassa quota per cercare sterpaglie rimaste scoperte dalla neve ai piedi degli alberi nei giardini privati.
Nessuna paura, comunque: il lupo alla vista dell’uomo lo scruta diffidente, ma poi fugge dopo pochi secondi.
CITTA’ PARALIZZATA: IL PIANO NEVE NON HA FUNZIONATO
Nonostante fosse preannunciata già da diversi giorni, la città di Chieti si è fatta trovare impreparata e in queste ore è nella morsa del freddo, in ginocchio di fronte all’oltre mezzo metro di neve che ha ricoperto il colle.
Il piano neve non ha funzionato, niente spazzaneve e mezzi addetti allo spargimento del sale in azione ma solo piccoli e inutili bob cat.
Le strade ieri sera erano già ghiacciate con una media di quattro – cinque macchine ogni mezz’ora, le arterie principali che collegano lo scalo al colle (Via Colonnetta) bloccate anche ai mezzi pubblici che hanno dovuto sospendere le corse o, nel migliore dei casi, ritardare di ore.
Disagi anche per molti cittadini che non sapevano come raggiungere il posto di lavoro (anche medici che dovevano prestare servizio in ospedale), problemi di erogazione dell’acqua con la rottura della pompa di Bussi, sbalzi di corrente con la luce che andava e veniva (in alcuni casi città al buio): Chieti sembrava una città fantasma, abbandonata da tutti.
Situazione critica anche allo Scalo dove la caduta degli alberi ha mandato in tilt la viabilità: disagi si segnalano anche nei quartieri di Santa Filomena e di Madonna delle Piane.
Il centro commerciale Iper Megalò è stato chiuso.
Per il momento le condizioni meteo sembrano dare una mano e concedere una tregua: dopo 36 ore di incessanti nevicate, il cielo è tornato variabile e la situazione migliora con i mezzi pubblici che sono di nuovo attivi ma molti quartieri sono ancora isolati.
Ma c’è anche l’altro volto della città, quello nostalgico dove tutti ritornano bambini e scendono in strada per fare pupazzi di neve e inventarsi piste da snowboard nelle viuzze ripide del centro.
In fin dei conti, la neve ha sempre il suo fascino. (g.giar.)
SINDACO DI PRIMIO: “SITUAZIONE DIFFICILE”
Neve e polemiche in città. Mentre dall’amministrazione comunale fanno sapere di aver spiegato tutti i propri mezzi e risorse per tentare di tornare alla normalità, questa mattina i problemi più gravi permangono nei quartieri periferici, soprattutto Tricalle, San Martino e Madonna della vittoria.
“La situazione è difficile – dichiara ad AbruzzoWeb il sindaco Umberto Di Primio – basti pensare che sulla città sono caduti 68 centimetri di neve in media, una cifra assolutamente record almeno per gli ultimi decenni. Ci risulta che in località Madonna della vittoria la neve sia arrivata a quota 80 centimetri”.
Il sindaco ha anche annunciato di essere riuscito a reperire un numero maggiore di mezzi spazzaneve. Si era partiti da nove mezzi, che già nella giornata di ieri erano diventati 14 e per oggi pomeriggio saranno ancora di più: “Contiamo – dice Di Primio – di riuscire ad utilizzare 16 se non 17 mezzi”.
“La circolazione in città – continua il sindaco – è comunque assicurata sulle vie principali. Abbiamo 248 chilometri di strade da pulire e non è certo un’impresa facile. Nella mattinata ci stiamo occupando con particolare attenzione dei quartieri periferici dove si sono registrati i maggiori problemi, Tricalle e San Martino, ma anche Filippone”.
Secondo il capitolato d’appalto del servizio di raccolta dei rifiuti urbani, la ditta appaltatrice, la Mantini, in caso di neve deve dirottare i propri uomini a lavorare per far fronte all’emergenza. “Questo significa – ha confermato Di Primio – che anche il servizio di raccolta differenziata in questo momento deve passare in secondo piano. Si tornerà alla normalità soltanto quando avremo superato l’emergenza”.
Attualmente, fa sapere ancora il sindaco, al lavoro ci sono tra le trenta e le quaranta persone sui mezzi, compresi i vigili urbani che sulle pattuglie accompagnano gli spazzaneve, e 12 spalatori a piedi. La neve per il momento viene accumulata ai bordi delle strade per essere successivamente trasportata al depuratore dove viene smaltita come rifiuto speciale.
Intanto Chieti sembra aver fatto un tuffo nel passato. Auto in giro non se ne vedono e c’è chi dice che non si vedono neanche i mezzi antineve. Dalle file dell’opposizione monta la polemica. Oltre alla voce del capogruppo consiliare del Partito democratico, Alessio Di Iorio, che lamentava appunto la mancanza di spazzaneve, si leva anche quella dell’ex assessore ai lavori pubblici e ora consigliere di minoranza Luigi Febo.
“E’ arrivata la neve – dice Febo – e l’unica iniziativa del sindaco è stata quella di chiudere le scuole. Neanche un chicco di sale per le strade, gli spazzaneve in grande ritardo sulle strade”.
Secondo Febo l’unico dispiegamento di mezzi antineve era presente su corso Marrucino, peccato che si tratti di una strada con divieto di transito. “Certo il sindaco – continua il consigliere comunale – non può dire di essere stato colto di sorpresa e, invece di replicare all’allarme che abbiamo lanciato quando abbiamo letto la nota al piano neve presentato dal sua assessore, avrebbe potuto e dovuto organizzarsi per affrontare questa nevicata”.
“Dall’opposizione – ha replicato il primo cittadino – solo sciacallaggio politico e nient’altro. È una vergogna! Piuttosto in questo momento ci dessero una mano a spalare…” (ar.ia)
CHIETI: ARRIVA L’ESERCITO
Dopo 36 ore di incessanti nevicate che hanno ricoperto la città di una coltre bianca superiore ai 60 cm, il sindaco di Chieti, Umberto Di Primio, ha chiesto e ottenuto dal prefetto l’intervento di 50 unità militari destinati allo sgombero della neve dalla città. (g.giar.)
INTERVENTO A SCHIAVI D’ABRUZZO PER SOCCORRERE DIALIZZATI
Intervento di soccorso, questa mattina, per i mezzi sgombraneve del comune di Schiavi di Abruzzo (Chieti). Alcuni dializzati residenti in contrada San Martino, che necessitavano di raggiungere l’ospedale di Agnone (Isernia) per sottoporsi a dialisi, sono stati raggiunti dalle ruspe in azione dell’amministrazione comunale. Il sindaco Luciano Piluso e l’assessore Carlo Troiano, sin dalla prima mattinata, hanno coordinato le operazioni di soccorso.
Un dipendente del Municipio, a bordo di una potente ruspa, ha operato per ore in mezzo alla neve prima di poter raggiungere le abitazioni dei dializzati. Sgomberate le strade, i pazienti sono stati accompagnati, sempre con un mezzo del Comune, presso l’ospedale di Agnone per sottoporsi alla dialisi.
DIFFICOLTA’ E ALCUNE STRADE ANCORA CHIUSE IN TUTTA LA PROVINCIA
“La situazione in provincia di Chieti è ancora difficile, stiamo cercando di assicurare la circolazione su tutte le strade principali ma in alcune zone abbiamo grossi problemi”.
A parlare è il vice presidente della Provincia e assessore alla viabilità Antonio Tavani, che ha pubblicato anche sul suo profilo Facebook un quadro riassuntivo del difficoltoso momento che sta vivendo soprattutto l’area interna del territorio provinciale a causa delle abbondanti precipitazioni nevose.
“Da giovedì sera circa 70 uomini, ai quali si aggiungono le 91 imprese affidatarie dei vari servizi – scrive Tavani – continuano a pattugliare i 1.800 chilometri di strade provinciali per sgombero neve, spargimento sale ed eliminazione pericolo di crolli degli alberi che si affacciano sulle varie strade”.
Il vice presidente, dopo aver sottolineato che si tratta di un evento indiscutibilmente eccezionale perché interessa la totalità della regione Abruzzo, dal mare alla montagna, ringrazia gli uomini che stanno lavorando per lui.
“Stamattina – fa sapere Tavani – la transitabilità è stata garantita, in condizioni certo non ottimali, su quasi tutta la provincia. Certo stanotte abbiamo dovuto far chiudere alcuni tratti per il pericolo di slavine e non per problemi connessi alla viabilità, e lo abbiamo fatto in costante contatto con la prefettura di Chieti e gli organi di polizia, compresi quelli provinciali”.
Le state chiuse sono state: la ex statale 84 tra Lama e Palena tuttora chiusa, ma è stata garantita la circolazione con deviazione del traffico di Palena su Lettopalena-Taranta, la statale 614 Maielletta, dove però l’assenza di viabilità alternativa ha causato problemi alle imprese turistiche del comprensorio.
Gravi problemi anche per la ex statale 86 a valle di Furci che stanotte è rimasta bloccata da oltre due metri di neve, come ha personalmente constatato Tavani insieme ai vigili del fuoco intorno alle due della notte; solo l’intervento della turbina in arrivo da Castiglione Messer Marino stamattina ha consentito la riapertura della strada.
“Altri particolari problemi non sono stati segnalati – rende noto il vice presidente – nel quadro preoccupante che tuttavia permane sia per la presenza di ghiaccio, sia per il pericolo di nuove precipitazioni. Stiamo approfittando di qualche ora di sole per consentire agli operai e alle squadre, dopo poche di riposo, di allargare le carreggiate”.
“Rimane l’invito ad astenersi dal mettersi in macchina – conclude Tavani – se non per motivi urgenti e indifferibili; la percorribilità va garantita in queste ore all’emergenza sanitaria. Oggi forse ci si dovrebbe concentrare sul fatto che questa nevicata provoca l’immediata chiusura di quasi tutte le autostrade abruzzesi riversando problemi e traffico su statali e provinciali”.
Per quanto riguarda la situazione dell’autostrada A14, si registrano ancora molti problemi. Attualmente il transito ai mezzi pesanti è interdetto dal casello di Chieti Pescara in direzione Nord ed è invece permesso verso Sud.
“Il motivo – spiega ad AbruzzoWeb il comandante provinciale della polizia stradale Fabio Santone – è che verso Nord l’A14 risulta molto più impraticabile, mentre la situazione migliora andando verso Sud. In questa maniera cerchiamo anche di smaltire il traffico pesante sulla viabilità ordinaria”.
La giornata di ieri per gli uomini della polizia stradale è stata davvero pesante, a causa anche dei forti disagi determinati dalla mancanza dell’appoggio dei mezzi della protezione civile evidentemente impegnati altrove. (ar.ia.)
ARRIVA L’ESERCITO, MA NON SI PLACANO LE POLEMICHE
L’arrivo dei 50 militari dell’esercito provenienti dal 123° reggimento non placa le polemiche in città per l’applicazione del piano neve.
In prima linea sempre l’ex assessore ai lavori pubblici e capogruppo della lista civica “Chieti per Chieti” Luigi Febo che ripropone la stessa richiesta del 31 gennaio scorso, ovvero di prevedere due punti di distribuzione sale per la parte alta e quella bassa della città.
Parlano anche i giovani del Partito democratico che giudicano un fallimento il piano neve. “Abbiamo atteso l’evolversi della situazione – scrivono Alessandro Marzoli e Chiara Zappalorto – ed evitato polemiche pretestuose e strumentalizzazioni per una nevicata evidentemente eccezionale, ma a quasi 48 ore dall’inizio delle precipitazioni non possiamo più far passare sotto silenzio il fatto che interi quartieri della città di Chieti siano stati completamente abbandonati al loro destino”.
“Mentre il sindaco si vanta di aver fronteggiato adeguatamente le criticità – dicono il consigliere comunale e la vice segretario provinciale Pd – e ripete in televisione che tutto va bene, le periferie teatine vivono in queste ore momenti drammatici, con famiglie isolate nelle loro abitazioni nonostante chiamate e segnalazioni”.
Gli esponenti del Pd riferiscono di situazioni davvero difficili nei quartiere Tricalle, Levante, Vallone Fagnano, Madonna della vittoria, Strada dell’acquedotto.
Gli esponenti del Pd se la prendono anche con l’amministrazione provinciale: “Ciò che lascia allibiti è poi la mancata concertazione tra i vari enti, una provincia in ginocchio, paesi isolati e lasciati al proprio destino e il capoluogo sommerso dalla neve. Ci chiediamo perché la Provincia non abbia riunito i sindaci e gli organismi competenti per coordinare i lavori davanti ad una straordinarietà del genere”.
Agli esponenti dell’opposizione rispondono voci che si levano dalla maggioranza, come quella del consigliere comunale del Popolo delle libertà, Stefano Rispoli.
“L’amministrazione – dice – ha gestito con decisione l’emergenza nonostante una nevicata, prevista da tempo ma inaspettata da tutti per quanto riguarda l’eccezionalità dell’evento stesso, ovvero per l’abbondanza”.
“Con una nevicata come quella appena trascorsa – continua – non sarebbero bastati 300 mezzi per tenere puliti i circa 300 chilometri di strade cittadine e la cosa è evidentemente inattuabile per chiunque. La sinistra teatina tenta, invano, di promuovere tra i cittadini il convincimento che si debbano raccogliere i fiocchi di neve ancor prima che cadano dal cielo”.
“Invece – conclude Rispoli – tralasciando le critiche strumentali di qualcuno che pretenderebbe che il Comune gli pulisse anche il vialetto di casa perché ‘gli attocc’, vorrei rivolgere un ringraziamento a quei tanti cittadini di Chieti che, senza clamore, avendo compreso l’eccezionalità dell’evento, si sono attrezzati spalando non solo le aree davanti alle proprie abitazioni ma anche pezzi di strada pubblica offrendo un concreto aiuto alla collettività”.
LANCIANO: SCUOLE CHIUSE LUNEDI’ E MARTEDI’
Lezioni sospese lunedì e martedì nelle scuole di ogni ordine e grado del comune di Lanciano, compresi gli asili nido. È quanto prevede un’ordinanza del sindaco, Mario Pupillo, per il perdurare delle cattive condizioni meteo.
Al momento non nevica, ma in serata e nei prossimi tre giorni è prevista neve e temperature ampiamente sotto lo zero. Ieri sono caduti nella zona frentana oltre 40 centimetri di neve.
A Teramo ha smesso di nevicare ma sono comunque tanti i disagi dei cittadini alle prese con la coltre bianca che ha ricoperto ogni cosa.
Per quanto riguarda la viabilità permane il divieto di accesso all’autostrada A24, mentre sulla A14 il transito è consentito ai mezzi pesanti solo in direzione nord.
Nessun problema di viabilità, invece, sulla Ss80 ed i collegamenti tra Teramo e Giulianova sono tornati alla normalità.
Dalla stradale, infine, fanno sapere che per chi dovesse recarsi a Roma è consigliabile l’utilizzo della via Salaria.
Incessante l’attività dei Vigili del fuoco, tempestati di telefonate per richieste di intervento per la rimozione di cumuli di neve pericolosi, bonifica dei pericoli in corrispondenza di tetti e cornicioni, rimozioni di rami caduti lungo le strade.
Un’attività in cui sono affiancati anche dagli operatori dei Comuni che stanno collaborando per liberare strade e marciapiedi dalla neve. (g.a.)
AD ATRI SCUOLE CHIUSE ANCHE LUNEDI’
E’ stata prolungata la chiusura delle scuole anche per la giornata di lunedì 6 febbraio.
L’ordinanza del sindaco Gabriele Astolfi proroga dunque la sospensione delle attività didattiche per le scuole di ogni ordine e grado su tutto il territorio comunale.
Si informa inoltre, che è attivo in Comune il CoC (Centro operativo comunale) : al numero 085-8791290 è possibile rivolgersi per segnalare emergenze e disagi.
La raccomandazione è di usare la massima cautela e prudenza negli spostamenti ed il rispetto della normativa che prevede l’utilizzo di gomme termiche o catene a bordo.
TRENO BLOCCATO A TIVOLI: PALLOTTA, SOCCORSI IN RITARDO
Vera e propria odissea in carrozza per i 150 passeggeri bloccati da ieri pomeriggio sul treno regionale 3378 Roma-Pescara, fermo dopo rallentamenti dovuti alla neve.
Tra i viaggiatori anche il noto rugbista marsicano Dario Pallotta, il cui rientro a casa dopo la giornata universitaria alla “Sapienza” di Roma è diventato una vera e propria impresa.
Rintracciato da AbruzzoWeb il tre quarti in forza nell’Avezzano Rugby conferma i disagi sostenendo che “qualcosa” si sta muovendo, tanto che la donna incinta presente sul convoglio è stata ricoverata in ospedale.
“Ho preso il treno ieri alle 17 – spiega sulla disavventura – inizialmente era previsto alle 14.30. Alle 17.30 ci siamo fermati a Tivoli e siamo rimasti lì. Abbiamo dormito sul treno; la Protezione civile si è vista soltanto ieri sera, quando ci ha portato una tazza di tè, ma non ci ha fornito nessuna coperta”.
“Finalmente ci hanno portato a pranzo in un ristorante di fronte alla stazione – aggiunge – ci hanno detto che si ripartirà e forse per le sei riusciremo ad essere ad Avezzano, il che equivale a un giorno esatto di ritardo”.
Infuriati per il disagio e per la notte trascorsa al freddo e al gelo i passeggeri si stanno attivando valutare l’ipotesi effettuare un’azione risarcitoria attraverso il Codoacons. (a.l.)
IL PUNTO DELL’ASSESSORE FIORILLI
“Tredici strade chiuse categoricamente al traffico veicolare e anche pedonale a causa del forte rischio di caduta dei rami spezzati degli alberi, che cedono sotto il peso della neve, e centinaia di interventi che sono proseguiti per tutta la notte e ancora nel corso della mattinata per sostenere i cittadini in ogni modo possibile. Come previsto la situazione a Pescara è difficile, ma la stiamo fronteggiando al meglio garantendo ogni forma di soccorso agli utenti. Resta valido l’appello lanciato nella giornata di ieri a evitare di uscire di casa quanto più possibile, sia in auto che a piedi, e di rivolgersi per ogni necessità al Centro Operativo comunale, allestito presso il Comando della Polizia municipale, chiamando il numero 085/37371, che sta coordinando le operazioni anche con i mezzi di soccorso sanitario. Per problemi inerenti la consegna di farmaci a domicilio, o anche della spesa, o per il trasporto in ospedale, è possibile rivolgersi anche al Centro Operativo sociale al numero 085/61899”.
Lo ha detto l’assessore alla Protezione civile Berardino Fiorilli che all’alba, dalle 5, ha ripreso il coordinamento del Coc che dalle 23 alle 2 è stato guidato direttamente dal sindaco Luigi Albore Mascia e dall’assessore al Personale Marcello Antonelli.
“La prima emergenza stamattina è rappresentata da ghiaccio e rami spezzati degli alberi – ha spiegato l’assessore Fiorilli -. Tredici sono le strade di Pescara che abbiamo dovuto chiudere e dove chiediamo ai cittadini di non transitare assolutamente neanche a piedi, si tratta di 13 strade da evitare in modo categorico per il rischio di caduta dei rami dei pini che si sono spezzati sotto il peso della neve, strade già chiuse dalla notte scorsa al traffico veicolare proprio per la presenza di rami in strada. Le 13 strade sono via Della Pineta, via Luisa D’Annunzio, via De Cecco, via De Titta, via Scarfoglio, via D’Avalos, nel tratto compreso tra via Pepe sino all’Aurum, via Colle Renazzo, via Del Santuario, via Colle di Mezzo, via Colle Scorrano, via Regina Margherita, via Regina Elena e via Leopoldo Muzii. Tali arterie sono già opportunamente transennate e ai cittadini chiediamo di rispettare quelle transenne e non tentare di infilarsi per tutelare la propria incolumità. Peraltro in via del Santuario abbiamo anche sistemato gli uomini della Protezione civile che stanno consigliando ai cittadini e automobilisti le vie alternative”.
“Riaperta a pedoni e auto via della Bonifica, dove sono stati tagliati i rami degli alberi a rischio, per ora sistemati sui marciapiedi per non intralciare. Le strade che suggeriamo di seguire per i propri spostamenti, strade che sono pienamente fruibili, sono viale della Riviera nord, lungomare Matteotti, via Paolucci, corso Vittorio Emanuele, viale Bovio, via Ferrari, via Del Circuito, via Marconi, viale Pindaro, via Gabriele D’Annunzio, lungomare Papa Giovanni XXIII e la via Tiburtina. Ovviamente ricordiamo ai cittadini che tutte le altre strade sono percorribili ma con la massima cautela, una raccomandazione valida soprattutto per i pedoni”.
In merito alla notte e alle prime ore del mattino “abbiamo purtroppo registrato il crollo di un pino dinanzi al Conservatorio, all’incrocio con via Leopoldo Muzii, pino che è caduto sulla vettura del consigliere regionale Lorenzo Sospiri, purtroppo rovinata – ha detto l’assessore Fiorilli -, ovviamente tale evento rientrerà nella conta dei danni che potremo fare solo alla fine raccogliendo le denunce e le segnalazioni dei cittadini. L’episodio è accaduto intorno alle 7 e i vigili del fuoco hanno lavorato sino alle 9.30 per la rimozione della pianta. Poi nella notte si è verificato il crollo di un altro pino in via Polacchi, all’interno del borgo di case popolari di Largo Baiocchi, peraltro uno dei cinque pini che ancora avevamo lasciato in piedi rispetto alla sessantina di piante eliminate, proprio perché pericolanti, in occasione dei lavori di riqualificazione della zona. Il pino si è adagiato sul tetto di una casa popolare e sul posto sono intervenuti subito i vigili del fuoco e stamane l’Ater per valutare il danno al tetto e gli interventi urgenti di riparazione. E ancora un grosso ramo si è spezzato da un pino tra le case popolari dell’Ina Casa, sempre su via D’Avalos tranciando un cavo dell’Enel ora in riparazione, mentre anche in via Colle Renazzo abbiamo registrato un black out notturno ancora in corso di riparazione”.
LE SCUOLE CHIUSE NEL PESCARESE
A causa del maltempo le scuole rimarranno chiuse in alcuni comuni della provincia di Pescara anche nei prossimi giorni.
Lo hanno comunicato diverse amministrazioni civiche, a seguito della firma delle ordinanze sindacali. Niente lezioni, lunedì e martedì, a Penne, Città Sant’Angelo e Pianella, oltre che a Pescara.
A Montesilvano il sindaco, Pasquale Cordoma, aveva già stabilito nei giorni scorsi che le scuole sarebbero rimaste chiuse anche lunedì.
A Montesilvano colle ci sono state delle difficoltà per la neve nelle strade secondarie, mentre quella principale è sgombra. A Montesilvano, come in molti altri centri, i problemi registrati per la viabilita’ riguardano i rami di alberi caduti in strada ma i mezzi sgombraneve hanno lavorato tutta la notte per mantenere le arterie pulite.
Problemi per la mancanza di energia si sono registrati a Moscufo (contrada colle Giogo) e a Loreto Aprutino (a Passo Cordone e contrada Fiorano).
A Pescara i vigili del fuoco hanno circa 200 interventi ancora in coda da realizzare sul territorio per lo più per la caduta di rami o alberi. Danneggiati macchine, furgoni, case.
Il Comune comunica di essere intervenuto su 200 strade, per risolvere i problemi causati dalla neve, e di aver potuto contare sull’aiuto di diversi volontari. Sulla 16 bis, tra Cappelle e Spoltore, è stato necessario l’intervento di una gru dei pompieri per rimuovere un camion che si era messo per traverso.
AUTOBUS ARRIVA DOPO 25 ORE
Dopo un’odissea durata 25 ore, il primo pullman tra quelli rimasti bloccati sull’autostrada A24 – chiusa, assieme alla A25, a causa delle intense nevicate e della caduta di alcune slavine, è rientrato a Pescara. Lo riferisce all’Ansa uno dei passeggeri, tornando ad evidenziare la mancanza di assistenza da parte degli organi preposti.
‘Dopo 25 ore, finalmente, sono arrivato a casa – racconta un giovane studente pescarese partito alle 14.30 di ieri da Roma -.
Abbiamo fatto un percorso alternativo, evitando l’autostrada, che è ancora impraticabile. In tutte queste ore non c’è stata assistenza: non abbiamo visto carabinieri, non abbiamo visto polizia e l’operato della Protezione civile è stato a dir poco penoso”.
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