SULMONA – Non torna indietro alla Magneti Marelli di Sulmona (L’Aquila) che, anche per il mese di ottobre, lavorerà di meno. Niente turni di notte fino a diversa comunicazione.
“Lavorare solo di mattina e pomeriggio significa avere una ulteriore riduzione dello stipendio. Niente maggiorazioni notturne. Noi continuiamo a esprimere preoccupazione” interviene Elvira Simona De Sanctis della Cgil che esprime preoccupazione al riguardo.
“Vediamo la situazione di Sulmona molto nebulosa – aggiunge Sergio Cortese dell’Ugl – Per il settore automotive il problema sta diventando abbastanza serio”. Lo scorso 26 agosto, a causa dei rallentamenti produttivi dell’ex Sevel di Atessa, a cui la fabbrica peligna è collegata per l’80 per cento della produzione, l’azienda aveva deciso di sospendere i turni notturni, con ovvie ripercussioni sulla busta paga, che risente già delle conseguenze del contratto di solidarietà, attivato per tutti i dipendenti nel corso dell’estate, fino al primo agosto 2025. Dai vertici della fabbrica non è arrivata alcuna comunicazione sulla ripresa del turno di notte.
Per questo la sospensione si estende anche a ottobre. Qualche spiraglio potrebbe aprirsi a metà mese quando, secondo le organizzazioni sindacali, la produzione nello stabilimento teatino potrebbe salire a quota 800 furgoni. Questo vorrebbe dire che la Marelli tornerebbe a lavorare anche la notte, almeno tre volte a settimana. Intanto i sindacati preparano lo sciopero per il prossimo 18 ottobre. Dalla città ovidiana partiranno anche bus diretti alla capitale.
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