“MASCHERINE INUTILI, SERVE BACIO ALLA FRANCESE”: COSI’ PARLAVA L’EX COMMISSARIO ZUCCATELLI A INIZIO PANDEMIA

8 Novembre 2020 17:32

Italia - Sanità

L’AQUILA – “Le mascherine non servono a un cazzo, ve lo dico in inglese stretto. Sapete cosa serve? La distanza. Perché per beccarti il virus, se io fossi positivo, dovresti baciarmi per 15 minuti con la lingua in bocca”.





Era il 27 maggio e l’allora commissario dell’Asp di Cosenza e sub-commissario alla Sanità ai tempi della presidenza Chiodi, Guglielmo Zuccatelli, ricevette nel proprio ufficio una delegazione del collettivo Femin – Cosentine in lotta, che stavano manifestando per chiedere la riapertura in sicurezza di ambulatori e consultori.

Come si legge su Il Fatto Quotiodiano, durante l’incontro si parlò della situazione sanitaria della provincia e delle conseguenze dovute alla pandemia da Covid-19 e a quel punto che Zuccatelli, si concentrò sul tema della trasmissione del virus, affermando che non solo le mascherine non servissero a nulla, ma anche che sarebbe servito almeno un bacio alla francese lungo circa 15-20 minuti per ammalarsi.





Quando il video fu pubblicato, Zuccatelli provò a difendersi dicendo che quelle parole “erano state pronunciate all’inizio della pandemia”.

““Nella prima fase dell’epidemia la comunità scientifica internazionale riteneva che l’uso delle mascherine fosse da riservare ai soli contagiati e ai sanitari. L’esperienza di questi mesi, tuttavia, ci ha insegnato che si tratta di un virus per molti versi ancora sconosciuto per evoluzione e modalità di diffusione. Le conoscenze si sono consolidate nel corso dei mesi, in accordo con gli studi scientifici condotti. Le mie affermazioni errate, estrapolate impropriamente da una conversazione privata risalgono al primo periodo della diffusione del contagio”, ha detto.

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