L’AQUILA – Dopo la nomina a ministro della Cultura di Alessandro Giuli, è durata un battito di ciclio la “reggenza” di Raffaella Docimo alla guida della Fondazione Maxxi che gestisce il Museo Nazionale delle Arti del XXI Secolo di Roma, e anche il Maxxi dell’Aquila. Troppe le polemiche per la sua eccessiva vicinanza al dimesso ministro Gennaro Sangiuliano – travolto dall’affaire Maria Rosaria Boccia -, napoletana come lui, e per il suo essere odontoiatra e docente universitaria, ottimo curriculum , ma che poco si addice all’arte contemporanea.
La reggenza è passata così a Maria Bruni, come Docimo membro del consiglio direttivo, giornalista professionista, attualmente capo ufficio stampa dell’Ordine degli Architetti di Roma e provincia, ex consigliera comunale a Frascati, con esperienze alla Presidenza del Consiglio dei Ministri e in vari ministeri come dirigente e consulente alla comunicazione.
Docimo è moglie di Luigi Chiariello, cardiochirurgo di fama internazionale e professore di cardiochirurgia, è stata candidata, non eletta, alle Europee di giugno nel collegio Sud, ed è stata sostenuta con forza da Sangiuliano. I due insieme sono venuti in Abruzzo per la campagna elettorale , creando anche qualche nervosismo tra gli altri candidati di Fratelli d’Italia, e rispettivi sostenitori locali, per quella che è stata considerata una sorta di non concordata invasione di campo.
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