l Consiglio di Stato ha accolto il ricorso della Sile Costruzioni s.r.l. proprietaria dei terreni in cui dovrebbe sorgere il cosiddetto Megalò 2 e di fatto rilancia il progetto, che era stato bocciato dal VIA regionale. Il TAR nel 2023 aveva respinto il ricorso della società contro il parare regionale, ma il Consiglio di Stato ha ribaltato la decisione, stabilendo che i titoli edilizi rilasciati a suo tempo (il permesso a costruire risale al 2013) sono ancora validi e la bocciatura del Via non ne altera l’efficacia. Così, ci sarà un nuovo passaggio al Via.
“In merito alla sentenza del Consiglio di stato su Megalò 2 non possiamo che prendere atto della decisione che investe direttamente la Regione che ora dovrà ora ripronunciarsi sull’istanza “di Via postuma” inoltrata da Sile”, così il sindaco di Chieti Diego Ferrara – “Si tratta di una questione tecnica che non ci coinvolge direttamente – precisa il sindaco – . Di conseguenza, il Comune non può fare altro che attendere gli sviluppi che avrà la vicenda, pur mantenendo una posizione di grande attenzione e tutela del territorio interessato e del commercio cittadino”.
Sulla vicenda interviene anche l’assessore regionale di Forza Italia Mauro Febbo, che taglia corto: “Comprendo le esigenze, nonché l’interesse, della società Sile di perseverare nella realizzazione e/o ampliamento del nuovo centro commerciale, individuato come Megalò 2, ma la sentenza del Consiglio di Stato, nella sostanza, non modifica i termini e il quadro generale”. E soprattutto sottolinea: “la posizione della Regione Abruzzo era e resta la stessa: contraria”, in quanto “nell’area metropolitana Chieti-Pescara, infatti, si registra un’alta concentrazione di siti per la gdo, tra le più alte d’Europa, e per questo non si ritiene necessario ai fini socio-economici un ulteriore insediamento”.
LA NOTA DI FEBBO
La società, in precedenza, aveva chiesto un riesame postumo del Via ma questa procedura era stata rigettata dallo stesso Comitato.
In primo grado il Tar aveva convalidato l’operato del Via mentre il Consiglio di Stato ha rilevato che esistono gli estremi per l’accoglimento della istanza.
Le argomentazioni che negli anni sono state sollevate dalla Sile, mirate all’ampliamento del centro commerciale Megalò, sono state sempre respinte dal Comitato Via e non essendoci state evidenti modifiche mi pare evidente che la posizione della Regione sia sempre la stessa.
Nell’area metropolitana Chieti-Pescara, infatti, si registra un’alta concentrazione di siti per la GDO, tra le più alte d’Europa, e per questo non si ritiene necessario ai fini socio-economici un ulteriore insediamento, fermo restando che restano in piedi le questioni legate al rischio idraulico, e non solo, della zona in cui dovrebbe sorgere il Megalò 2.
Resto comunque basito della inerzia da parte delle due amministrazione comunali, Chieti e Cepagatti, rispetto alle decisioni prese in precedenza, e a più riprese, dagli organi amministrativi.
I manufatti che attualmente persistono nell’area sono stati realizzati senza le dovute autorizzazioni e comunque in difformità rispetto ai vari pronunciamenti. La posizione della Regione Abruzzo era e resta la stessa: contraria.
Inoltre, negli ultimi anni, diversi interventi normativi regionali, proposti dal sottoscritto e portati all’approvazione del Consiglio regionale, hanno posto le basi per una moratoria agli insediamenti e/o ampliamenti della GDO”. E’ quanto afferma l’ex assessore e consigliere regionale di Forza Italia Mauro Febbo.
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- MEGALO’ 2: VIA LIBERA DA CONSIGLIO DI STATO. FEBBO, “NON CAMBIA NULLA, REGIONE CONTRARIA”l Consiglio di Stato ha accolto il ricorso della Sile Costruzioni s.r.l. proprietaria dei terreni in cui dovrebbe sorgere il cosiddetto Megalò 2 e di...