METEO ABRUZZO: WEEK END PARZIALMENTE NUVOLOSO, CON AMPI SPRAZZI DI SOLE, POI DA LUNEDÌ ARRIVA GELO

4 Febbraio 2023 09:26

Regione - Cronaca, Meteo

L’AQUILA – L’alta pressione che ha regalato anche in Abruzzo giornate di bel tempo, sarà oggi disturbata da infiltrazioni umide in serata, responsabili di un rapido aumento della nuvolosità dopo una giornata assolata.

Sulla nostra regione si prevedono condizioni iniziali di cielo parzialmente nuvoloso o nuvoloso per la presenza di nubi medio-alte e stratificate che non produrranno fenomeni al mattino. Nel pomeriggio e nel tardo pomeriggio saranno possibili addensamenti consistenti sull’Adriatico centrale, in estensione verso le aree costiere, collinari e montuose che si affacciano sul versante adriatico, con possibili rovesci sparsi, nevosi al disopra dei 300-500 metri, specie tra il tardo pomeriggio e la serata.





Anche nella giornata di domenica il cielo risulterà parzialmente nuvoloso o nuvoloso soprattutto sulle zone montuose e sul versante adriatico con possibili precipitazioni sparse, nevose fino a quote molto basse (100-200 metri) ma localmente anche in pianura.

Poi lunedì, prevede il meteorologo aquilano Stefano Bernardi, un nocciolo di aria fredda scenderà sul Nord Ovest Italia dal nord Europa per poi spostarsi verso la Francia meridionale e la penisola iberica. Questo moto retrogrado farà da polo attrattivo per gelide correnti artico- continentali provenienti da Est che riporteranno in auge abiti e cappotti pesanti.





“Dopo alcuni giorni di apparente bel tempo, seppur si siano raggiunti negli altipiani abruzzesi temperature finanche di -25°C per via dell’irraggiamento notturno e dell’effetto Albedo, ritornerà in pompa magna il grande freddo.  Quel freddo che ancora una volta farà ricordare ai catastrofisti di aspettare  che la stagione finisca prima di sentenziare un 2023 senza inverno”, spiega Bernardi.

“Il freddo sarà pungente ma scevro da importanti precipitazioni. L’aria simil siberiana in arrivo non sarebbe in grado di produrre vortici depressionari e per questo motivo non in condizione di produrre corposi sistemi nuvolosi. C’è solo da presupporre l’instaurazione del cosiddetto fenomeno ASE ( Adriatic Sea Effect), una particolare situazione che porterebbe alla produzione di nubi da contrasto per via dello scorrimento di aria gelida su una superficie marina notoriamente più calda. Questa particolare conformazione meteo potrebbe unirsi, per via della particolare orografia del terreno,  ad una condizione di Stau sul versante adriatico che potrebbe essere in grado di fare materializzare precipitazioni anche di una discreta importanza”, prosegue Bernardi.

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