PESCARA – “Stiamo mappando in continuo i miasmi sul territorio, tramite le segnalazioni dei cittadini, per poter intervenire tempestivamente sul fenomeno delle molestie olfattive. La fase sperimentale del progetto Nose volge al termine e siamo pronti a estendere il monitoraggio dei miasmi a tutto il territorio regionale”.
Così, il direttore tecnico dell’Agenzia regionale per la tutela dell’ambiente (Arta), Massimo Giusti, a margine dell’incontro con i ricercatori del CNR e di Proambiente, in relazione ai risultati sin qui ottenuti dal progetto Nose (Network for Odour SEnsitivity).
Passa dunque alla fase attuativa il progetto di “citizen science”, che prevede la promozione e diffusione di un’applicazione, sviluppata dall’Istituto di scienze dell’atmosfera e del clima (ISAC) – CNR, grazie alla quale i cittadini possono segnalare dal proprio smartphone in tempo reale, in modalità anonima, gratuita e georeferenziata, i miasmi avvertiti sul territorio.
“I primi risultati del progetto sono incoraggianti – commenta Giusti – e presto posizioneremo le nostre centraline anche nelle zone a rischio miasmi in provincia di Chieti e Pescara”.
“A tal proposito – continua – verranno utilizzate strumentazioni tecnologicamente avanzate a tutela dell’ambiente e della salute dei cittadini d’Abruzzo: le determinazioni analitiche sull’aria prelevata all’interno di appartati di campionamento (Canister, sacche Naloplan o fiale a desorbimento) – spiega Giusti – verranno processate in laboratori all’avanguardia per la determinazione delle sostanze odorigene ai fini della caratterizzazione chimica delle specie inquinanti”.
In particolare, l’Agenzia interverrà nell’area industriale di Punta Penna dove spesso la popolazione avverte cattivi odori. Miasmi che rendono l’aria irrespirabile e che, da qualche tempo, vengono segnalati anche in aree del centro abitato cittadino.
“Abbiamo preso atto delle segnalazioni dei cittadini della zona Vastò-San Salvo – spiega il direttore tecnico Arta – e abbiamo deciso di intervenire su quelle aree in cui il disturbo olfattivo è continua fonte di disagio per la popolazione. Pertanto – conclude Giusti – le centraline di campionamento automatico verranno installate nei punti considerati a maggior impatto per individuare le fonti che emettono miasmi particolarmente sgradevoli per i cittadini”.
A seguito delle segnalazioni pervenute tramite App NOSE, il progetto adotta un approccio modellistico che si basa sulla realizzazione di una previsione giornaliera ad alta risoluzione spaziale. Si tratta di una tecnica in grado di generare, partendo dai punti georeferenziati segnalati dai cittadini, delle “retro-traiettorie” volte a identificare il percorso a ritroso compiuto dalle masse d’aria “odorigene” al fine di individuare le potenziali aree da dove proviene l’evento considerato.
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