ROMA – Quella di spostare fino a 72 anni la pensione per i medici “è una possibilità e un’opportunità per il sistema sanitario e per i giovani. I medici diventano riferimento di conoscenza e di formazione, rappresentano dei capiscuola e agevolano così il ricambio generazionale. Dare la possibilità di posticipare di due anni il pensionamento è dunque un valore aggiunto in termini di qualità e quantità anche in virtù dello spostamento della vita media in avanti. Molti a 70 anni hanno ancora molto da dare. E lo dico da medico”.
Così all’Ansa il capogruppo di Fratelli d’Italia in Commissione Bilancio del Senato, l’abruzzese Guido Liris, in merito agli emendenamenti, anche a sua firma, al dl Milleproroghe, sulla pensione dei medici a 72 anni. Liris, già vice sindaco dell’Aquila ed assessore regionale al Bilancio fino al 31 dicembre, scorso, è un dirigente medico in aspettativa della Asl provinciale dell’Aquila.
Sui tempi di discussione del decreto Milleproroghe dice: “Dopo la corsa che abbiamo dovuto fare per i provvedimenti di fine anno, sarei contento se si potesse impiegare e prevedere qualche giorno in più, anche per mettere in campo un sereno confronto con la minoranza e per trovare possibili convergenze su temi importanti”.
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