ROMA – Due dei missili sono caduti su Przewodow, un paese della Polonia, membro della Nato, vicino alla frontiera ucraina.
Il bilancio, secondo quanto riportato dall’Associated Press, citando una fonte dell’intelligence Usa, è di due morti.
Il premier polacco Mateusz Morawiecki ha indetto una riunione d’emergenza.
Secondo la Cnn, la provenienza dei missili non è chiara. In attesa di capire se si tratti effettivamente di missili russi, la Nato esaminerà l’opportunità di una risposta come prevede l’articolo 5 del Trattato Nord Atlantico siglato nel 1949.
Intanto per il Ministero della Difesa russo, “le dichiarazioni diffuse dal governo e dai media polacchi circa la caduta di due missili russi sul territorio della Polonia sono “una deliberata provocazione che ha l’obiettivo di causare una escalation della situazione”, e sottoline che non sono stati compiuti attacchi con armi di Mosca contro obiettivi vicino al confine ucraino-polacco.
La reazione all’attacco non è automatica, anche se ne viene legittimata. L’articolo recita infatti che “le parti convengono che un attacco armato contro una o più di esse in Europa o nell’America settentrionale sarà considerato come un attacco diretto contro tutte le parti, e di conseguenza convengono che se un tale attacco si producesse, ciascuna di esse, nell’esercizio del diritto di legittima difesa, individuale o
collettiva, riconosciuto dall’ari. 51 dello Statuto delle Nazioni Unite, assisterà la parte o le parti così attaccate intraprendendo immediatamente, individualmente e di concerto con le altre parti, l’azione che giudicherà necessaria, ivi compreso l’uso della forza armata, per ristabilire e mantenere la sicurezza nella regione dell’Atlantico settentrionale”.
Quella della risposta armata è, in altre parole, una fra le opzioni previste.
A chi spetta valutare la risposta della Nato? Al Consiglio di Sicurezza dei Paesi membri: “Ogni attacco armato di questo genere e tutte le misure prese in conseguenza di esso”, prosegue l’articolo 5, “saranno immediatamente portate a conoscenza del Consiglio di Sicurezza. Queste misure termineranno allorche’ il Consiglio di Sicurezza avrà preso le misure necessarie per ristabilire e mantenere la pace e la sicurezza internazionali”.
A marzo scorso il presidente americano Joe Biden aveva ribadito all’omologo polacco Andrzej Duda, riferendosi all’articolo 5 del Trattato, che esso costituisce un “vincolo sacro”. La Polonia è membro Nato dal 1999.
“Il nostro impegno verso l’articolo 5 della Nato è chiarissimo: difenderemo ogni centimetro di territorio della Nato”, ha detto il portavoce
del Pentagono Pat Ryder.
Download in PDF©