MOBILITA’ URBANA, DEBOLE RIPRESA IN ABRUZZO. CRESA: LENTA TRANSIZIONE VERSO IL GREEN

9 Gennaio 2024 08:41

Regione - Politica

PESCARA – Deboli i segnali di ripresa dell’offerta e soprattutto della domanda di trasporto pubblico locale (Tpl), lenta la transizione verso il ‘green’ e le forme condivise.

Questa la fotografia dei capoluoghi abruzzesi in merito alla mobilità urbana nella fase post-pandemica elaborata dal Cresa (Centro Studi dell’Agenzia per lo Sviluppo della Camera di Commercio del Gran Sasso d’Italia).





Nei quattro comuni (L’Aquila, Teramo, Pescara e Chieti) il trasporto pubblico locale viaggia esclusivamente su gomma (Italia: 58%) e può contare nel complesso su 267 autobus (45% a Pescara, 34% all’Aquila, 12% Chieti e 9% Teramo) e 5 filobus (tutti a Chieti) in calo del 6% nel confronto con l’anno pre-pandemico più accentuato del -2% nazionale derivante dagli incrementi del Nord (+3%) e del Mezzogiorno (+1%) e dalla forte flessione del Centro (-12%).

A livello comunale si osservano le importanti flessioni di Teramo (-27%) e Chieti (-24%), la contrazione più lieve di Pescara (-2%) i cui effetti sono attenuati degli aumenti dell’Aquila (+10%).

L’offerta di Tpl, misurata come posti-km per abitante è fortemente diseguale: va dal massimo di 3.996 dell’Aquila al minimo di 1.216 di Pescara.





La domanda di Tpl si attesta sui 27 passeggeri annui per abitante a Pescara, sui 25 all’Aquila, sui 22 a Chieti e sui 11 a Teramo, valori nel complesso assai inferiori ai 147 dei capoluoghi del Nord. Rispetto alla situazione pre-pandemica è Teramo a mostrare la peggiore performance (-70%) seguita da Chieti (-65%) e Pescara (-60%). L’Aquila registra una variazione (-45 %).

Con riferimento alla micromobilità elettrica molto più numerosi i mezzi utilizzati: 300 all’Aquila, 200 a Teramo e 500 a Pescara. Gli autoveicoli a basse emissioni sono in Abruzzo il 14% del totale. La rete delle piste ciclabili in Italia si estende per 5.338 km (+13% su 2019). Nei capoluoghi la loro estensione resta molto limitata: L’Aquila, con 9 km, registra un aumento del 26%, Teramo, con 15 km, del 21% e Pescara, con 38 km, del 15%.

L’indice del potenziale inquinante (rapporto tra le autovetture ad alto/medio potenziale inquinante e 100 autovetture a medio/basso potenziale inquinante) si attesta in Abruzzo su 125 (108 al Nord e 113 al Sud).

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