MONI OVADIA ALL’AQUILA, “ISRAELE CRIMINALE, L’ITALIA ODIA I SUOI FIGLI. L’OCCIDENTE? AL CREPUSCOLO”

di Roberto Santilli

18 Luglio 2024 14:43

Italia - Cronaca

L’AQUILA – Un Paese, l’Italia, “che non ha mai amato i suoi cittadini”. Un Occidente “ormai al crepuscolo”.

La Nato come alleanza “che non ha più alcun senso, ammesso che ce l’abbia mai avuto”.

Le elezioni europee “che non servono a nulla, perché le decisioni vengono prese altrove”, la Cina, il giudizio sul presidente russo, Vladimir Putin, sulla guerra in Ucraina, sull’Europa in rovina, sugli Stati Uniti, freschi di attentato a Donald Trump e a rischio guerra civile, che non intendono rinunciare al ruolo di padroni.

E poi, ancora, i commenti, duri e senza appello, sulla premier italiana, Giorgia Meloni, sulla “sua” – di Ovadia – Israele, sul sionismo revisionista, sulla sua ultima espressione che di nome fa Benjamin Netanyahu, che di Israele è primo ministro, sulle stragi a Gaza da loro commessi, sui loro crimini, sul futuro “iraniano” che potrebbe spalancarsi proprio davanti a Israele.

Ad AbruzzoWeb.it, Salomone Ovadia, per tutti “Moni”, comunista che rispetta certi conservatori, un classe 1946, ha detto questo e anche molto di più, in un precipitare di parole, di concetti, di rabbia e rassegnazione da esprimere con la voce, politica, da anziano che non molla la presa, che non ci sta a continuare ad invecchiare con la lucidità priva di speranza, nonostante l’oscurità delle sue opinioni costruite su fatti storici ben precisi.

L’attore, cantante e scrittore italiano di origine bulgara e di famiglia di ascendenza ebraica sefardita, sarà all’Aquila oggi pomeriggio, alle ore 17:30, al Palazzetto dei Nobili, tra gli ospiti di spicco della presentazione del libro “Non finisce mai” della cooperatrice e sociologa aquilana Sabrina Prioli, vittima, nel 2016, di violenza sessuale nel Sud Sudan.

Ovadia, da dove cominciamo? Dalla nostra Italia messa sempre peggio?

Un Paese decadente. Segue la parabola dell’Occidente, il quale, non si sa quanti anni ci vorranno, è entrato ormai nel suo crepuscolo. Democrazia e libertà sono solo chiacchiere. E se allarghiamo lo sguardo, cosa vediamo? Anche se ci sono elezioni, le decisioni che contano vengono prese altrove. L’Europa sta in un’Alleanza, la Nato, che non ha più un senso, se mai ce lo ha avuto. E tutto quello che deve spendere in armi, viene tolto tolto alla sanità, alla scuola, allo Stato sociale. Nel frattempo, i nostri migliori giovani se ne vanno. Restano i precari e i disoccupati. Nepotismo, privilegi vari, corruzioni, l’Italia nel frattempo continua ad essere questa roba qui. Per un posto di eccellenza, che merita, serve cambiare Paese. Mentre si fa la retorica del grande Paese. Che però non c’è.

Quindi, l’Italia non è una mamma come si deve?

Questo Paese non ha mai amato i suoi cittadini. Da Cavour, ha mandato 30 milioni di italiani all’estero, come emigrati, in un secolo. Li ha mandati in due guerre scellerate, inutili, come la prima e la seconda mondiali. Fosse rimasta neutrale nella prima guerra mondiale, avrebbe avuto lo stesso le terre a cui aspirava come “premio” dagli alleati. E sarebbe stato un precedente per non andare in guerra nel 1939. Ha mandato a morire i poveracci, nel putridume, io persi il fratello maggiore di mio padre. Poi ci sono stati alcuni anni buoni – da comunista, riconosco che in qualche modo la Dc si destreggiò, certo in mezzo a mille porcherie – come il boom economico, sempre, però, sulle ossa degli ultimi, perché mandammo gli schiavi da carbone nei distretti minerari d’Europa, per far arrivare il riscaldamento qui.
In Abruzzo si ricorda la Strage di Marcinelle.





Ma non ci fu solo quella. Si scendeva fino a mille metri dentro le budella della Terra. E se non ci scendevi, ti mettevano in prigione. Poi da metà anni ‘60 e fino ai ‘70 con l’avanzamento degli operai, lo Statuto dei lavoratori, eccetera. E poi, di nuovo, l’apoteosi dei privilegiati, fino al crollo dell’Unione Sovietica, cioè il Babau. I socialdemocratici rischiarono di essere congedati: o fate quello che diciamo noi, oppure andate a farvi fottere, perché non servite più. Penso a Tony Blair, il peggior iperliberista della storia europea, non un conservatore. E penso ad Angela Merkel, una conservatrice che ha fatto il salario minimo, da statista qual è, anche se io in Germania sarei stato un suo avversario.

Arriviamo al 2024.

Lavoro precario, soldi buttati nelle armi per far mantenere agli Usa lo status di dominatore, cosa che però non riuscirà, perché i Brics non credo che potranno fare la loro moneta per le negoziazioni, ma hanno iniziato a negoziare nelle loro rispettive monete. Il mio amico Paolo Ferrero lo ha analizzato: gli Usa dovranno ridurre il loro tenore di vita, ma rischiano la guerra civile, poiché lì ci sono in giro 190 milioni di armi. Gli Usa, non scordiamolo, hanno campato sul sudore ed il sangue degli altri col giochino del dollaro. Adesso i Brics hanno iniziato a vendere i Titoli di Stato statunitensi, che compra l’Europa per darsi le martellate sui coglioni. Non ci sarà, per noi, neanche la pubblica carità. Mai visti degli imbecilli più imbecilli di questi sedicenti governanti europei.

E poi?

Comincerà il pianto greco. Ho l’impressione che qualcuno si incazzerà molto. I cinesi diventeranno di gran lunga la più grande potenza economica del mondo, a ruota gli indiani. I russi prospereranno, come già stanno facendo adesso, perché hanno una tale vastità di riserve di materie prime e non solo, ma il loro problema è la mancanza di popolazione. Altro che invasione della Polonia! Questo mondo cambierà ritmo. I russi sono il popolo che ci ama di più al mondo, si sono beccati Toto Cutugno, Pupo, Albano e Romina Power. Putin è secondo me il politico più brillante che c’è al mondo, anche se in Russia sarei stato suo nemico. Intendiamoci: la guerra in Ucraina l’ha voluta la Nato, l’ha voluta l’Occidente, sulla pelle degli ucraini, provocando la criminale invasione del presidente russo. Eppure, nel 1996 una serie di politici Usa, come l’autrice esperta di sicurezza internazionale Susan Eisenhower (figlia di John Eisenhower, ex ambasciatore Usa in Belgio, e nipote di Dwight D. Eisenhower, ex presidente degli Stati Uniti, ndr), scrissero una lettera a Bill Clinton nella quale affermavano che l’allargamento della Nato sarebbe stata una catastrofe. La firmò addirittura Robert McNamara, dunque non certo un comunista, che dopo la catastrofe del Vietnam si rese conto che la strada non era giusta. Invece i nostri vanno dritti incontro al disastro. Guardate Ursula Von der Leyen, una che non è in grado neppure di amministrare un condominio.

Non c’è via d’uscita, insomma.

Io non mi do da fare per me. Non decido le sorti del mondo, anche se vengo “bandito” come fossi il consulente di Putin.

Torniamo all’Italia. Nel Paese il clima è tesissimo.

Devo dire che mi aspettavo di più da Giorgia Meloni, che non appoggio perché sono dalla parte opposta, ma un conto sono le idee, un altro conto sono i possibili talenti che ci sono dalla parte opposta e che vanno riconosciuti. Lei li ha usati malissimo. Ho sempre sognato un leader, o una leader, conservatore, serio, per permettere a noi di tornare a fare la sinistra.

Può “tradurre” questo passaggio?

Il centrosinistra scimmiotta la destra, ma se la destra fosse seria e capace… Tanto, finché la sinistra sarà attaccata al carrozzone liberista, fallirà, sarà sempre perdente. La gente vuole l’originale, non l’imitazione. Ed io non sono un trinariciuto: un uomo di sinistra può essere liberale, liberista mai, perché è come affidare i donatori di sangue a Dracula.

La guerra in Ucraina la spaventa per ciò che ha già prodotto in termini di dramma e per come può finire?





So che agli americani serve tenerla viva, ma non vogliono che si trasformi in una guerra atomica. I russi hanno i missili ipersonici, significa in undici minuti New York è cancellata. In tre minuti se ne vanno Berlino, Parigi, Londra, Roma, ma non Madrid perché gli spagnoli su questo tema sono più intelligenti. Intanto, però, gli Usa tengono in piedi l’industria delle armi, che è la peggiore in assoluto, quella che gli funziona meglio, mentre rovinano l’Europa. La Germania è in recessione, la Francia male mi sento, l’Italia non ne parliamo. Torneremo a mangiare le carrube, per fortuna sono vegetariano.

I media e i politici sui media che dicono?

Guardo le trasmissioni di politica come fossero comiche, parlando come se si prendessero sul serio, in realtà stanno facendo il gioco degli Usa che cercano di sopravvivere più che possono alla loro imminente catastrofe.

Ci siamo. È ora di parlare della sua Israele. Guerra a Gaza, diritto di difendersi, eccetera.

Israele non ha mai chiesto il diritto a difendersi, ma il diritto all’impunità che gli è stato accordato dagli Stati Uniti. Hanno violato tutte le Risoluzioni dell’Onu e di Ginevra, sottoposto il popolo palestinese ad una delle più crudeli, ciniche e sadiche forme di oppressione di tutta la seconda metà del ‘900. un vero orrore. Hanno privato i loro bambini delle vite che spettano ai bambini, hanno vessato donne e vecchi. Non ci sono parole. Quando gli Usa inizieranno ad avere i loro problemi, ho paura che per Israele sarà troppo tardi. Non mi stupirei se ci fosse un’implosione di Israele.

La soluzione?

C’è una sola via d’uscita, lo Stato democratico e laico per tutti quelli che abitano in quella terra. Lo Stato bi-nazionale è una pagliacciata buona per quei cocktail party nelle conferenze. E lo è dal 1948. Perché gli israeliani hanno espulso 750mila palestinesi dalle loro terre, dalle loro case, dalle loro topografie esistenziali, cancellando oltre 500 villaggi. È stata la Nakba del 1948. La Nakba, in arabo la “Catastrofe”. Hanno fatto capire in quel modo che non avevano nessuna intenzione di arrivare a una trattativa equa col popolo palestinese. Anche perché la Risoluzione 181 dell’Onu richiedeva un referendum però mai fatto. Gli israeliani laburisti, qualcuno pure in buona fede, credevano che essendo più cauti, più “civili”, l’avrebbero spuntata, ma la vera faccia del sionismo è quella di Netanyahu, l’ultima espressione del sionismo revisionista fondato da Vladimir Jabotinsky. Il quale già affermava che tutta la Palestina mandataria ed anche la Transgiordania dovevano essere per gli ebrei. Netanyahu lo sta facendo. Ha cominciato con un etnocidio che si sta trasformando in un genocidio progressivo, per citare il grande storico israeliano Ilan Pappé.

Cosa significa implosione di Israele?

Quando una parte di israeliani prenderà consapevolezza di ciò a cui si sono prestati, se ne andranno via da Israele. Il mio amico israeliano, di cui non faccio il nome per non metterlo nei guai, dice che Israele diventerà l’Iran degli ebrei, ma non l’Iran della popolazione iraniana, ma quella degli ayatollah. Finirà in mano ai fanatici, a quelli che usano la Bibbia come un’arma, come una clava, con la convinzione di essere popolo eletto o altre stronzate del genere, sulla base di mitologemi falsi. Gli archeologi israeliani hanno già dimostrato che mille anni prima di Cristo non c’era nessun tempio a Gerusalemme. Era una città dove andavano e da dove venivano nomadi. C’è un libro, “L’invenzione del popolo ebraico”, basta leggerlo. Ma ci sono anche il già citato Ilan Pappé, Norman Finkelstein, Stephen Kapos, che gira tutti i giorni con il cartello con su scritto “Basta col genocidio a Gaza”.

Recentemente, secondo uno studio della rivista scientifica inglese “The Lancet”, è emerso che le vittime della guerra di Israele a Gaza può aver già prodotto oltre 186mila vittime tra quelle già accertate e quelle che lo sono o lo saranno per gli effetti dei bombardamenti e dei vari ostacoli agli aiuti.

Stiamo parlando dell’esercito “più morale del mondo”. Netanyahu, oltre ad essere un criminale fascista, è anche un coglione, perché pensa che la gente non veda quello che sta facendo a Gaza. Ha ammazzato tutti questi innocenti per beccare un terrorista di Hamas? Allora butta l’atomica su Gaza. E vedi se riesci a garantire l’esistenza di Israele. Siamo a dei livelli per cui la civiltà occidentale è morta progressivamente, perché ha dimenticato ciò che è stata. Si è ridotta a un economicismo criminale e folla. Cosa vuole che le dica?

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