MONTESILVANO – “In questi anni, tanti sono entrati nella Lega per occupare uno spazio politico, hanno ottenuto obiettivi e spazi personali, dietro il nostro vessillo, ma poi hanno lavorato per l’accrescimento di altre forze, e altri personaggi politici. Questo non è più tollerabile”.
E’ questa volta il capogruppo in consiglio regionale e presidente della commissione Bilancio, il leghista pescarese Vincenzo D’Incecco, a ribadire un netto e perentorio veto alla ricandidatura a sindaco alle comunali di Montesilvano, dell’attuale primo cittadino e presidente della Provincia di Pescara, Ottavio De Martinis. Un “corpo estraneo”, oramai, tra i salviniani, dopo che De Martinis avrebbe appoggiato, questa la pesante accusa, non i candidati della Lega, il suo partito, ma la lista di Forza Italia, che a Montesilvano ha preso il 20,5%, sei punti sopra la media regionale, mentre la Lega non è andata oltre il 7,6%, risultato ben sotto le aspettative, in una città che la Lega amministra da cinque anni.
D’Incecco, nell’intervista del tg di Tv6, conferma dunque che la Lega è pronta ad appoggiare il suo ex assessore Anthony Aliano. Ma il “traditore” De Martinis mai e poi mai, che invece potrebbe essere appoggiato da Fdi, e ovviamente da Fi, con buona pace dell’unità del centrodestra, da tutti sbandierata come valore sacro.
“Chi è nella Lega, deve lavorare per la Lega, per il partito che rappresenta, nel perimetro del centrodestra, certo, ma non per altri partiti”, taglia corto D’Incecco. Il sospetto dei leghisti, per non dire la certezza è infatti che De Martinis abbia sostenuto in particolare Paolo Cilli, che in città ha preso 2.416 voti, sul totale dei 3.787 voti presi nell’intero collegio provinciale di Pescara, e ha poi mancato di un soffio l’ingresso in Consiglio regionale, come primo dei non eletti, nella veste di “surrogato”, perché il sul mentore, il pescarese Lorenzo Sospiri, che a Montesilvano ha preso oltre 800 voti, all’ultimo momento, invece di andare a fare l’assessore è stato riconfermato presidente del Consiglio, carica che non prevede la surroga.
“Non mi soffermo su aspetti singoli – si limita ad affermare nell’intervista di tv6 D’Incecco – , ma gli analisti della politica locale sanno bene cosa è successo a Montesilvano negli ultimi due anni e i risultati delle regionali sono sotto gli occhi di tutti”.
Infine un avvertimento agli alleati: “noi siamo perché il centrodestra vinca, noi siamo per l’unità, ma da parte degli alleati serve correttezza e rispetto, come ha fatto la Lega, quando era al 30%”
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