L’AQUILA -Si intitola “Da solo non basto”, la mostra che il Centro Servizi per il Volontariato Abruzzo Ets nell’ambito delle attività di promozione del volontariato, allestisce, da febbraio ad aprile nelle quattro province. Il sottotitolo In viaggio con i ragazzi di Kayròs, Portofranco e Piazza dei Mestieri punta i riflettori sull’opera, eccezionale, che da anni svolgono le tre associazioni nate dal desiderio di ascoltare il grido, le ferite dei ragazzi, il loro bisogno di essere accolti, guardati, chiamati per nome, abbracciati, stimati.
Oggi (martedì 20 febbraio) la presentazione nella sede del Comune dell’Aquila, sala Commissioni di Palazzo Margherita a cui hanno partecipato il presidente del Csv Abruzzo Ets, Casto Di Bonaventura; Gianni Mereghetti, di Portofranco, centro di aiuto allo studio rivolto agli studenti delle scuole medie superiori, fondato a Milano ma diffuso in tutta Italia; per il Comune dell’Aquila, Manuela Tursini, assessore alle Politiche sociali, e Maria Paola Zaino delegata per l’Ufficio scolastico regionale dell’Abruzzo.
«Il cuore della mostra sono le testimonianze di giovani che, nell’incontro con i volti del volontariato, hanno scoperto una positività che ha cambiato la loro vita», spiega Casto Di Bonaventura, «Accorgersi che da soli non ci bastiamo rimette al centro la comunità, le relazioni tra le persone, la necessità di comunicare la bellezza del vivere, anche dentro la fatica delle circostanze. Scoprire su di noi uno sguardo carico di positività riaccende il desiderio di impegnarsi per costruire un mondo migliore. È quanto accaduto a questi giovani e, se ci riflettiamo, è accaduto anche a noi quando ci siamo sentiti voluti. Essere volontari significa aprirsi alla relazione con l’altro; il volontariato non fa semplicemente per gli altri ma fa con gli altri, crea legami che favoriscono la coesione sociale. L’esposizione», conclude il presidente del Csv Abruzzo, «mette in evidenza molto bene questi legami, soprattutto per quanto riguarda i giovani, e perciò vale la pena vederla».
«Il significato di questa mostra», spiega Gianni Mereghetti dell’associazione Portofranco, «è descrivere i ragazzi che noi incontriamo; di far vedere le loro ferite, le loro domande, i loro desideri, il loro bisogno di una casa e di uno sguardo. Abbiamo lavorato per circa un anno e il risultato è l’idea di dare uno spaccato del mondo giovanile di oggi e del suo bisogno».
«Il Comune dell’Aquila», ha spiegato l’assessore delle Politiche sociali, Manuela Tursini, «ha sempre inteso dare attenzione agli invisibili e oggi i giovani sono i nuovi invisibili. Sono stretti in una cultura prestazionale dentro perimetri nei quali non si riconoscono. Abbiamo dunque il dovere di aiutarli, anche con iniziative come questa».
La delegata dell’Usr, Maria Paola Zaino, ha sottolineato che «La scuola è da sempre attenta alla cultura della solidarietà e vicina al mondo del volontariato. Soprattutto fa conoscere le attività del Csv Abruzzo, dando modo agli studenti e alle studentesse di avvicinarsi a delle realtà difficili, ma al contempo utili per una crescita di sostanza».
L’esposizione itinerante, che sarà allestita dal 27 febbraio al 4 marzo all’Aquila (nella Navata del Palazzo dell’Emiciclo), dall’8 al 18 marzo a Pescara (all’Aurum, sala Flaiano, largo Gardone Riviera), dal 5 al 14 aprile a Teramo (nella Sala espositiva comunale, via Nicola Palma) dal 19 al 29 aprile a Lanciano (nel Foyer del Teatro Fenaroli, via dei Frentani 6),
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