MUSICA, LA BEATA GIOVENTU’ DELLA SINFONICA: VIOLONCELLISTA DI 16 ANNI, DIRETTRICE DI 20

di Giulia Di Cesare

2 Novembre 2015 07:28

Regione -

L’AQUILA – L’Istituzione sinfonica abruzzese ricomincia da… 16.

Dopo la crisi di finanziamenti, la chiusura anticipata della stagione e il salvataggio a lungo sospirato da parte della Regione Abruzzo e finalmente concretizzato, l’Isa è tornata venerdì scorso, nel tardo pomeriggio, sul palco del Ridotto del teatro comunale all’Aquila per l’apertura della nuova stagione, dopo un’estate in cui protagonista è stata la questione del finanziamento per l’orchestra.

E lo ha fatto con due giovanissime protagoniste: Erica Piccotti, appunto 16 anni, romana, violoncellista, guidata dall’altrettanto verde Nil Venditti, 20, perugina, direttrice d’orchestra. Entrambe grate di avere avuto una chance dall’Abruzzo per mettere un mattoncino nella loro carriera appena agli inizi.

Sotto la nuova direzione targata Luisa Prayer, già dall’inaugurazione si è voluto mettere in luce come la valorizzazione dei giovani sarà il fulcro delle nuove strategie dell’Istituzione.





“Devo ringraziare prima di tutto l’Isa che mi ha dato questa grande opportunità – racconta ad AbruzzoWeb la giovane Piccotti – A 16 anni, avere la possibilità di esibirsi con un’orchestra sinfonica è una grande responsabilità, ma sono felice che l’Isa abbia deciso di investire su noi giovani. Questa è una scelta che purtroppo nel nostro Paese non fanno in molti”.

Nonostante la sua giovane età, Erica sembra molto sicura di sé e soddisfatta della sua vita frenetica.

“Mi sono avvicinata alla musica a 5 anni, la mia è una famiglia di musicisti, mia mamma è una pianista, mio fratello suona il violino – ricorda – Anch’io all’inizio avevo cominciato a suonare il violino, ma non ero molto convinta. Poi un giorno ho provato a suonare il violoncello e lì mi sono innamorata”.

La baby simbolo della rinascita dell’Isa ammette di dovere “tantissimo a Francesco Storino, il mio primo insegnante, è stato lui a insegnarmi tutto e a credere in me. A 14 anni mi sono diplomata con lui al conservatorio di Santa Cecilia di Roma e ora sto proseguendo i miei studi gli studi presso l’Hochschule der Kunste di Berna nella classe di Antonio Meneses”.

Una vita divisa tra scuola, lezioni di musica e concerti.





“A Roma frequento il liceo linguistico, poi seguo lezioni di musica in Svizzera e a Cremona. Di solito durante la settimana vado a scuola, il pomeriggio studio musica e la sera studio per il liceo. Il weekend vado in Svizzera o a Cremona, mi capita spesso di studiare negli aeroporti o sui mezzi di trasporto, certo è faticoso, ma mi piace quello che faccio”, racconta ancora la violoncellista.

“ Sicuramente devo ringraziare i miei genitori che mi accompagnano e mi supportano nelle mie scelte. Delle volte mi capita di invidiare un po’ i miei coetanei e la loro vita, ma questa sensazione dura poco – assicura – Mi basta salire su un palco, esibirmi per ricordare per quale motivo faccio così tanti sacrifici”.

Nel 2013 l’allora presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, le ha conferito l’Attestato d’onore ‘Alfiere della Repubblica’ per gli eccezionali risultati in campo musicale.

“Durante la mia carriera, anche se sono giovane, ho avuto già la possibilità di esibirmi in Brasile, in Croazia e in molti festival internazionali – premette – Sembra strano, ma il posto più difficile dove esibirsi è proprio l’Italia. Purtroppo nel nostro Paese non si lascia molto spazio ai giovani”.

“Credo che sia importante valorizzare i talenti che stanno crescendo e proprio per questo sono molto riconoscente all’Istituzione sinfonica abruzzese che ha dato a me e a Nil questo spazio importantissimo, già nelle prove dei giorni scorsi si sono dimostrati molto disponibili e cordiali – conclude – L’emozione di suonare durante il primo concerto di un’orchestra sinfonica è stata grandissima”.

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