NATALE E CAPODANNO CON COPRIFUOCO: DPCM, VERTICE CON REGIONI POI CONTE FIRMA

3 Dicembre 2020 09:08

Italia - Politica

ROMA – Stop agli spostamenti tra Regioni diverse dal 21 dicembre al 6 gennaio. Vietato il 25 e il 26 dicembre e il 1° gennaio muoversi tra Comuni diversi. Confermata la chiusura degli impianti sciistici. Alunni delle superiori in classe solo il 7 gennaio.

Passa la linea dura nel nuovo Dpcm messo a punto da una una seduta fiume del Consiglio dei Ministri, terminato a notte fonda.

Il lavoro di revisione è proseguito anche dopo il Cdm. Il premier Giuseppe Conte firmerà in serata e sarà in vigore dal 4 dicembre.

Prima però la bozza del dpcm sarà inviata alle Regioni che dopo la riunione della Conferenza dei governatori incontreranno il governo. Diverse le richieste che verranno avanzate: dalla necessità di permettere i ricongiungimenti, alla possibilità di dare un via libera alla circolazione tra Comuni e regioni e a ristori subito per le categorie che verranno danneggiate dalle ulteriori misure restrittive.

Inoltre si ribadirà che occorrono criteri trasparenti nei passaggi tra le fasce di rischio.

Tema centrale per l’Abruzzo che rischia di rimanere unica zona rossa in Italia fino al 10 dicembre, e il presidente Marco Marsilio ha chiesto nuovamente al ministro Roberto Speranza di rivedere criteri e tempistiche del declassamento tenuto conto anche che l’Abruzzo con grande senso di responsabilità ha auto proclamato la zona rossa.

La strategia dell’esecutivo è quella di puntare su un criterio che porti l’Italia tutta in una zona gialla ‘rafforzata’.

Nel dpcm è confermato il sistema in tre fasce. Con coprifuoco in tutta Italia alle 22 e ristoranti chiusi in zona gialla alle 18. Poi nei venti giorni tra Natale e l’Epifania nessun ammorbidimento: anzi, i blocchi cresceranno, le misure si faranno ovunque più rigide.

Il nuovo decreto, di due soli articoli, serve a dare “copertura” proprio alla stretta natalizia. Permette a Conte di firmare un dpcm che duri fino a 50 giorni (ora il limite è 30) e quindi di fissare la scadenza del decreto in vigore dal 4 dicembre anche oltre l’Epifania (tra le ipotesi c’è quella del 15 gennaio).

Ma soprattutto, consente misure più rigide nelle festività a prescindere dal “colore” delle Regioni.

E stabilisce che dal 21 dicembre non ci si potrà spostare tra Regioni e province autonome se non per lavoro, salute e “situazioni di necessità”, oltre che per tornare nella propria residenza, domicilio o abitazione.

E’ proprio sull’interpretazione di queste eccezioni – in particolare le “situazioni di necessità” – che si dibatterà ancora nelle prossime ore con le Regioni. E anche su misure di dettaglio come quella di far chiudere i ristoranti degli alberghi la notte del 31 dicembre o sulle deroghe alla quarantena per chi rientri dall’estero, su cui si è dibattuto a lungo in Cdm.

Così come si è parlato della possibilità di impugnare la legge della Valle D’Aosta che è in contrasto con il dpcm sulle norme anti contagio. Una possibilità molto concreta anche se la decisione non è stata formalizzata in questa lunga nottata di riunioni.





Gli animi si infiammano in particolare, durante la discussione sul decreto legge Covid, quando le ministre di Iv Teresa Bellanova ed Elena Bonetti chiedono di eliminare dal testo il divieto di uscire dal proprio Comune il 25 e 26 dicembre e l’1 gennaio.

Rispondono di no, senza appello, i capi delegazione di Pd Dario Franceschini, M5s Alfonso Bonafede e Leu Roberto Speranza. Intervengono Francesco Boccia ed Enzo Amendola. Il confronto si infiamma, è durissimo. Il premier Conte prende atto che la maggioranza del suo Cdm è a favore della norma. Ma probabilmente non è finita qui. Perché nelle prossime ore spetterà alle Regioni esprimere un giudizio sulle misure del governo. E in serata prima Michele Emiliano, in un’intervista tv, poi Giovanni Toti sui social, criticano la scelta di “chiudere” i Comuni: “Non c’è buonsenso ma non senso”, attacca il presidente ligure, “se vostra mamma vive sola a Laigueglia ma voi abitate ad Alassio, scordatevi di trascorrere il pranzo di Natale con lei”.

LE MISURE DEL PDCM

SPOSTAMENTI

Dal 21 dicembre 2020 al 6 gennaio 2021 saranno vietati gli spostamenti tra Regioni diverse (compresi quelli da o verso le province autonome di Trento e Bolzano), ad eccezione degli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute; il 25 e il 26 dicembre 2020 e il 1° gennaio 2021 saranno vietati anche gli spostamenti tra Comuni diversi, con le stesse eccezioni (comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute)”. Spostamenti vietati anche tra le regioni in zona gialla.

SECONDE CASE

Il dl stabilisce che “sarà sempre possibile, anche dal 21 dicembre al 6 gennaio, rientrare alla propria residenza, domicilio o abitazione; dal 21 dicembre 2020 al 6 gennaio 2021 sarà vietato spostarsi nelle seconde case che si trovino in una Regione o Provincia autonoma diversa dalla propria. Il 25 e 26 dicembre 2020 e il 1° gennaio 2021 il divieto varrà anche per le seconde case situate in un Comune diverso dal proprio. Infine, le nuove norme stabiliscono che i DPCM emergenziali, indipendentemente dalla classificazione in livelli di rischio e di scenario delle diverse Regioni e Province autonome, possano disporre, nel periodo dal 21 dicembre 2020 al 6 gennaio 2021, su tutto il territorio nazionale, specifiche misure tra quelle già previste elencate dalle norme primarie”.

SCUOLA E TRASPORTO SCOLASTICO

I licei e gli istituti tecnici, costretti alla didattica a distanza dall’ultimo Dpcm, torneranno a scuola a gennaio.

Saranno i Prefetti a coordinare, nei rispettivi territori, l’organizzazione del sistema del trasporto legato all’attività scolastica.  “Presso ciascuna Prefettura, infatti, e nell’ambito della Conferenza provinciale permanente – così si legge – è istituito un tavolo di coordinamento, presieduto dal Prefetto, per la definizione del più idoneo raccordo tra gli orari di inizio e termine delle attività didattiche e gli orari dei servizi di trasporto pubblico locale, urbano ed extraurbano, in funzione della disponibilità di mezzi di trasporto utilizzabili, volto ad agevolare la frequenza scolastica anche in considerazione del carico derivante dal rientro in classe di tutti gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado”.

Al tavolo di coordinamento partecipano il Presidente della Provincia o il Sindaco della Città metropolitana, gli altri sindaci eventualmente interessati, i dirigenti degli ambiti territoriali del Ministero dell’istruzione, i rappresentanti del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, dell’assessorato regionale ai trasporti, della protezione civile regionale, nonché delle aziende di trasporto pubblico locale. Al termine del tavolo, il Prefetto redige un documento operativo sulla base del quale le amministrazioni coinvolte nel coordinamento adottano tutte le misure di rispettiva competenza.

“Nel caso in cui le misure non siano assunte nel termine indicato, il Prefetto ne dà comunicazione al Presidente della Regione, che adotta una o più ordinanze” volte a garantire l’applicazione, per i settori della scuola e dei trasporti pubblici locali, urbani ed extraurbani, delle misure organizzative strettamente necessarie al raggiungimento degli obiettivi previstI.

COPRIFUOCO

Confermato coprifuoco alle 22, anche a Natale e Capodanno.

NEGOZI





Apertura dei negozi fino alle 21 tranne nei giorni di Natale e di Santo Stefano.

RISTORANTI

I ristoranti saranno aperti a pranzo il 25 e 26 dicembre, a Capodanno e per l’Epifania fino alle 18. Aperti sotto le feste anche gli alberghi di montagna ma con servizio in camera sempre a partire dalle sei del pomeriggio.

OSPITI A CASA

Nel dpcm ci sarà una forte raccomandazione a non ricevere a casa persone non conviventi, anche se non verrà inserito alcun limite per le persone a tavola.

EVENTI SPORTIVI

Fino al 15 gennaio si potranno disputare solo incontri e gare di “alto livello”. E’ quanto prevede l’articolo 1 del nuovo Dpcm che introduce una modifica rispetto al precedente decreto sullo svolgimento degli eventi sportivi. “Sono consentiti soltanto gli eventi e le competizioni riconosciuti di alto livello e di interesse nazionale con provvedimento del Comitato olimpico nazionale italiano (CONI) e del Comitato italiano paralimpico (CIP) – si legge nel testo – riguardanti gli sport individuali e di squadra organizzati dalle rispettive federazioni sportive nazionali, discipline sportive associate, enti di promozione sportiva ovvero da organismi sportivi internazionali, all’interno di impianti sportivi utilizzati a porte chiuse ovvero all’aperto senza la presenza di pubblico”

CONCORSI

Continua ad essere sospeso lo svolgimento delle prove preselettive e scritte delle procedure concorsuali pubbliche e private e di quelle di abilitazione all’esercizio delle professioni. E’ quanto scritto nella bozza del nuovo Dpcm. Sono esclusi i casi in cui la valutazione dei candidati sia effettuata esclusivamente su basi curriculari o in modalità telematica, e sono esclusi i concorsi per il personale del servizio sanitario nazionale, compresi, ove richiesti, gli esami di Stato e di abilitazione all’esercizio della professione di medico chirurgo e di quelli per il personale della protezione civile. Resta ferma la possibilità per le commissioni di procedere alla correzione delle prove scritte con collegamento da remoto.

CROCIERE

Crociere sospese dal 21 dicembre fino alla Befana. Lo prevede la bozza del Dpcm inviato alle regioni in vigore da domani. “A decorrere dal 21 dicembre 2020 e fino al 6 gennaio 2021 – si legge nel testo – sono sospesi i servizi di crociera da parte delle navi passeggeri di bandiera italiana, aventi come luoghi di partenza, di scalo ovvero di destinazione finale porti italiani”. Dal 20 dicembre al 6 gennaio, inoltre, “è vietato” fare ingresso nei porti italiani “alle società di gestione, agli armatori ed ai comandanti delle navi passeggeri di bandiera estera impiegate in servizi di crociera.

VEGLIONE IN CAMERA D’ALBERGO

Veglione di fine anno in camera per chi deciderà di passare il 31 notte in albergo. Secondo la bozza del nuovo Dpcm, infatti, “resta consentita senza limiti di orario la ristorazione negli alberghi e in altre strutture ricettive limitatamente ai propri clienti, che siano ivi alloggiati; dalle ore 18.00 del 31 dicembre 2020 e fino alle ore 7.00 del 1° gennaio 2020, la ristorazione negli alberghi e in altre strutture ricettive è consentita solo con servizio in camera”

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