NESSUN MALTRATTAMENTO IN FAMIGLIA NEL LOCKDOWN: AQUILANO ASSOLTO DA PESANTI ACCUSE

di Gianpiero Giancarli

12 Marzo 2024 08:53

L'Aquila - Cronaca

L’AQUILA – Il tribunale  in composizione collegiale (Croci, Pistone, Caporale) ha assolto un uomo dalla accusa di aver maltrattato la sua ex convivente uscendo  indenne da contestazioni pesantissime che quasi sempre portano a dure condanne. La procura  della  Repubblica aveva chiesto 4 anni e mezzo di carcere. L’assoluzione è stata decisa  tramite l’articolo 530 secondo comma ovvero la vecchia insufficienza di prove.





Si tratta di un aquilano di  mezza età, G.P., a fronte di fatti avvenuti, secondo la Procura della Repubblica,  soprattutto durante il lockdown  per il Covid  del 2020. Tra le accuse all’imputato  quella, in occasione della decisione di andare a vivere altrove,  quella di  aver picchiato la donna, poi finita a terra, impedendole di chiamare il 113. In altra occasione le avrebbe strappato gli occhiali facendoli cadere a terra e danneggiando anche il cellulare di lei.

Egli, inoltre, si sarebbe presentato nei pressi del posto di lavoro di lei ostacolando la marcia della macchina della donna e, in quella occasione, avrebbe sferrato calci  sulla portiera della macchina.





Ci sarebbero stati poi dei  pedinamenti e una serie  interminabile di telefonale e messaggi watshapp sgraditi poi cessati  quando lei ha bloccato tutti i contatti. Questi episodi avrebbero, secondo le accuse poi cadute, avrebbe creato problemi di natura psicologica  alla figlia.

Nel corso del giudizio l’uomo è stato assistito dall’avvocato Ubaldo Lopardi. Possibile che il pm dopo aver appreso le motivazioni tra 90 giorni, faccia appello.

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