CHIETI – Il giudice del lavoro del Tribunale di Chieti, Ilaria Prozzo, ha accolto il ricorso di alcuni operatori sanitari e ha condannato la Asl Lanciano Vasto Chieti ad un risarcimento danni a favore dei ricorrenti per il mancato godimento dei riposi.
Gli operatori sanitari, in servizio presso la Asl e patrocinati in giudizio dagli avvocati Fabio Palermo del Foro di Chieti e Luca Damiano del Foro di Vasto, lamentavano il mancato godimento dei riposi compensativi in conseguenza di turni di reperibilità, e l’inosservanza da parte della Asl della disciplina sulle 11 ore di riposo consecutive tra un turno e l’altro, al fine di garantire l’integrità psico-fisica degli operatori sanitari, sempre più sottoposti a turni di lavoro massacranti a causa della cronica carenza di personale che affligge le aziende sanitarie.
In particolare il Giudice del Lavoro, dopo aver affermato che “risulta, quindi, provato che lo svolgimento di turni di reperibilità cosiddetta attiva ha impedito ai ricorrenti di godere del riposo settimanale e di quello di 11 ore consecutive ogni ventiquattro ore tra un turno e l’altro”, ha statuito che “la mancata fruizione dei riposi è fonte di danno non patrimoniale che deve essere presunto perché “l’interesse del lavoratore leso dall’inadempimento datoriale ha una diretta copertura costituzionale nell’articolo 36 della Costituzione”.
Il ricorso era stato depositato alla fine del 2020.
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