NIENTE ROTTAMAZIONE BOLLO IN ABRUZZO: LIRIS, ”SCELTA SAGGIA, ABBIAMO DISAVANZO”

23 Agosto 2019 15:58

Regione - Politica

L'AQUILA – In riferimento alle polemiche sulla scelta operata dalla Regione Abruzzo di non adesione alla cosiddetta rottamazione-ter del bollo auto, l'assessore al Bilancio, Guido Quintino Liris, di Fratellid'Italia, precisare che numerosi, sono, gli elementi che hanno condotto gli uffici a sconsigliare l’adozione da parte dell’Amministrazione Regionale della definizione agevolata. Innanzitutto, secondo l'assessore,” l'ammontare del disavanzo regionale, superiore ai 517 milioni di euro, come pure il fatto che ogni intervento agevolativo a favore di una parte di contribuenti, deve essere letto anche come riduzione di servizi in favore di tutti cittadini abruzzesi”.

Molti automobilisti abruzzesi, speravano di poter usufruire della pace fiscale, e la notizia della mancata adesione è giunta come una vera e propria doccia fredda. Sulla vicenda è intervenuto in una nota il Presidente del Movimento “Italia Unita Partito dell’ Automobilista” Antonio Turdò il quale ha espresso pesanti critiche contro l’operato della Regione Abruzzo. Turdò, rivolgendosi direttamente al Presidente della Giunta Regionale Marco Marsilio, ha esternato tutta la sua delusione e di tutti gli automobilisti interessati dal pagamento dell’ odiosa tassa. Il pagamento del Bollo Auto, sostiene ancora il Presidente del Movimento degli automobilisti, “diventa ancora più odioso se i considera lo stato in cui versano gran parte delle strade provinciali”.

Per Liris però, il valore delle sanzioni interessate, relative alle ingiunzioni notificate nel periodo 2000 -2017, “è stato stimato in poco più di 24,71 milioni di euro di cui oltre 4 milioni  relativi alle ingiunzioni per l’anno di imposta 2011 notificate nel corso del 2017 direttamente dall’Amministrazione Regionale: si tratta di entrate che sono poste a finanziamento dell'attività complessiva dell'ente, ivi compresi i servizi in favore dei cittadini abruzzesi”

“Non da ultime, ancora, gli effetti sull'intensa attività di lotta all'evasione  portata avanti nel corso del 2018; non sarebbero rientrati nella definizione agevolata gli 800.000 atti notificati nel corso del 2018 e relativi agli anni di imposta (2012-2013-2014-2015-2016); non avrebbero beneficiato della rottamazione, poi, nemmeno i 76.000 atti (di valore pari a 5,6 milioni di euro) con i quali la Regione ha avviato il recupero della tassa auto 2009 nei confronti dei contribuenti  residenti al di fuori del cratere sismico, ma comunque entro i confini della provincia.





Liris spiega che “la definizione agevolata per gli atti 2000-2017 non solo avrebbe inciso sul Bilancio 2019, ma anche sui bilanci della annualità 2020-2021, con effetti di contenimento di spese anche di elevato valore sociale”.

“Tutti gli enti impositori stanno poi valutando gli effetti –  non solo in termini di minori entrate ma anche di spese aggiuntive da sostenere – dello Stralcio dei debiti fino a mille euro affidati agli agenti della riscossione dal 2000 al 2010. Diversamente da quanto apparso su alcuni articoli, i  crediti sino a mille euro relativi all’IRAP e all’Addizionale Regionale IRPEF  sono stati automaticamente annullati senza prevedere alcuna forma di compensazione per gli enti impositori interessati e quindi per la Regione Abruzzo”.

“Per i crediti IRAP oggetto di stralcio automatico, la Regione dovrà sostenere l'onere del rimborso all’agente delle riscossione delle spese per le procedure esecutive esercitate per il recupero dei crediti interessati dalla disposizione”.

“Stupisce il tono tanto polemico acceso nei confronti di una scelta regionale che non si discosta dall’orientamento degli ultimi anni visto che la medesima Amministrazione Regionale non ha aderito nel 2017 e 2017 nemmeno alla prima rottamazione e alla rottamazione-bis”.

“Per finire, deve rammentarsi come tutti i cittadini abruzzesi, non solo quelli che non hanno regolarmente pagato la tassa automobilistica, stanno ancora pagando le aliquote fiscali IRAP (4,82%) e Addizionale Regionale IRPEF (1,73%) maggiorate come effetto dell’ inasprimento automatico imposto a seguito del piano di rientro del Deficit sanitario.





Malgrado la presenza di aliquote ridotte IRAP per alcune categorie di contribuenti  –  Farmacie Rurali, Soggetti passivi operanti in comuni montani, Soggetti passivi considerati ONLUS, Cooperative Sociali e Soggetti che iniziano nuova attività) – i cittadini e le imprese abruzzesi pagano ancora lo 0,82% in più di IRAP e lo 0,50% in più di addizionale regionale all’IRPEF a causa degli impegni assunti con il piano di rientro dei debiti della sanità.

“Sarebbe quindi virtuoso da parte dell'attuale amministrazione regionale portare avanti, con la necessaria collaborazione degli uffici finanziari, un’iniziativa di legge che consentirà, a decorrere dal 2021, con il venir meno di parte degli oneri legati alle cartolarizzazione dei debiti della sanità,  di avviare una progressiva riduzione delle aliquote fiscali dei principali tributi regionali, con benefici sui consumi di tutte le famiglie e sull’economia in generale dell’Abruzzo”.

Si rammenta, infine, che la Giunta Regionale, su proposta dell’Assessore al Bilancio Giudo Liris ha semplificato le condizioni di accesso al beneficio della rateizzazione della tassa automobilistica, agevolando notevolmente i contribuenti abruzzesi i quali potranno avere rate più lunghe, una rata minima più bassa e soprattutto nessun bisogno di dimostrare una condizione di disagio economico mediante la produzione del modello ISEE.

 

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