PESCARA – Un altro tentativo fallito per la maggioranza di centrodestra alla guida della Regione che, ancora un volta, al termine dell’ennesimo summit per stabilire le caselle delle partecipate, rimanda la partita per le nomine.
L’attesa riunione, al termine delle ferie estive, si è tenuta oggi pomeriggio nella sede di Forza Italia di via Carducci a Pescara.
Presenti per Fratelli d’Italia il senatore e segretario regionale Etel Sigismondi, il senatore Guido Liris, e la consigliera regionale Marilena Rossi. assente il presidente della Regione Marco Marsilio; per la Lega presente il capogruppo in Consiglio regionale Vincenzo D’Incecco, assenti il segretario regionale e sottosegretario Masaf Luigi D’Eramo e la vice Sabrina Bocchino; per Forza Italia l’onorevole Nazario Pagano, coordinatore regionale, insieme al consigliere Emiliano Di Matteo; per Noi Moderati la vicepresidente del Consiglio regionale Marianna Scoccia e il segretario regionale, ex deputato e consigliere regionale Paolo Tancredi; per la la lista Marsilio Presidente il consigliere regionale Luciano Marinucci.
Lo schema si ripropone: il partito più forte, Fratelli d’Italia, continua sulla sua linea facendo la parte del leone e rivendicando presidenze e poltrone nei Cda, anche procedendo intanto ai commissariamenti, a discapito della Lega, che però resiste, insieme a Forza Italia, e agli spazi richiesti dalla lista del presidente e Noi Moderati.
E così FdI, sempre sulla base del già presentato Manuale Cencelli, rivendica il 45,5% in termini di numero e peso specifico delle poltrone, prevedendo la distribuzione delle restanti quote al 24,5% per Forza Italia, 14,5% per la Lega, 10,5% per la lista Marsilio Presidente e 5% per Noi Moderati.
Continua la resistenza di Lega, Forza Italia e Noi Moderati contro lo “strapotere” di FdI, che rispetto al 6,7% del 20219, alle elezioni regionali del 10 marzo ha preso il 24,1%.
E il presidente della Regione Marsilio chiede posti in quota anche per la sua lista Marsilio presidente, che ha ottenuto un buon 5,7%. Alte le aspettative per Forza Italia, salita al 13,4%, mentre a dover fare sacrifici sarà la Lega, scesa dal 27,5% di cinque anni fa al 7,5%.
Ad oggi, l’unica nomina è stata quella alla Presidenza di Arap Servizi, con Carla Zinni, vicesindaco di Casalbordino, candidata con Fratelli d’Italia alle regionali del 10 marzo, non eletta, ma risultando la donna più votata in Abruzzo dopo Tiziana Magnacca, ora assessore regionale.
Ancora attesa la riconferma, in quota Fdi, in Abruzzo progetti, dell’amministratore unico Andrea Di Biase, fedelissimo del sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi.
Sul tavolo oggi anche la proposta di commissariare, con un esponente di Fdi, anche l’intera l’Agenzia regionale attività produttive (Arap), di cui è ora presidente in scadenza Giovanni Savini, in quota Fi. Ad Arap puntano a questo proposito gli esponenti del partito di Giorgia Meloni, il lancianese Paolo Bomba, candidato non eletto alle regionali di marzo, ed anche il coordinatore provinciale di Chieti, Antonio Tavani.
Nella partita dello spoils system anche le Aziende per il diritto agli studi universitari (Adsu), della provincia dell’Aquila, di Chieti e Pescara e di Teramo, e le Aziende territoriali per l’edilizia residenziale, le Ater di L’Aquila, Pescara, Chieti, Teramo, Lanciano-Vasto. Nella riunione di metà luglio è stato fatto un piccolo passo avanti, ed è stato quindi stabilito che delle cinque Ater, tre andranno a Fdi, una rispettivamente a Lega e Forza Italia. Le Adsu andranno una ciascuna a Lega, Fdi e Forza Italia.
Ma, tra le altre cose, la Lega avrebbe fatto notare che l’Arta, l’Agenzia regionale della tutela ambientale, e l’Asr, l’Agenzia sanitaria regionale, già blindate con la conferma dei rispettivi presidenti in quota Lega Maurizio Dionisio e Pierluigi Cosenza, non devono far parte della discussione, è una partita che si è chiusa consensualmente nella passata legislatura, e dunque il carroccio non si accontenta di un solo posto tra le tre Adsu, e uno tra le 5 Ater.
Stesso ragionamento per Forza Italia che, vista anche la crescita delle percentuali, non si accontenta certo di mantenere due enti seppur di peso come la Tua, dove è presidente il segretario provinciale Gabriele De Angelis, e l’Arap, dove è presidente Savini, oltre una presidenza dell’Ater e una dell’Adsu.
E poi c’è anche Noi Moderati a richiedere un ente di peso, e avrebbe proposto una sua candidatura per la Fira, la finanziaria regionale, dove ore presidente in quota Lega Giacomo D’Ignazio.
Dopo l’ultima fumata nera, non è stato stabilito quando sarà la prossima riunione, decisione probabilmente rimandata nella riunione dell’11 settembre, quando invece sul tavolo ci saranno le questioni politiche e programmatiche.
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