“NUOVA LEGGE ELETTORALE SUPERA I CAMPANILISMI”, MARSILIO, “VITTORIA ROCCA AVVICINA LAZIO E ABRUZZO”

INTERVISTA A TUTTO CAMPO A PRESIDENTE DELLA REGIONE, CHE ELENCA PRIORITÀ ULTIMO ANNO DI LEGISLATURA. "PREOCCUPATO PER ASTENSIONISMO A ULTIME ELEZIONI REGIONALI, POLITICA DEVE RECUPERARE AUTOREVOLEZZA E DARE RISPOSTE A DISAFFEZIONE". "MAXIEMENDAMENTO CON FONDI A PIOGGIA. SI E' SEMPRE FATTO E SONO POCHI SPICCIOLI, GIUDICHERANNO I CITTADINI". "CRESCITA FDI NON CREERÀ PROBLEMI CON ALLEATI, NÉ AL GOVERNO, NÉ IN CONSIGLIO REGIONALE"

15 Febbraio 2023 16:48

Regione - Politica

L’AQUILA – La difesa a spada tratta della nuova legge elettorale, che “non penalizza le aree interne, con il collegio unico, più di quello che è finora avvenuto con i quattro collegi provinciali”, né tantomeno “compromette la rappresentanza delle minoranze”, come ipotizzato da un parere dell’ufficio legislativo.

Ad un anno dalle elezioni regionali in Abruzzo, è questo solo uno degli accenti del presidente Marco Marsilio, di Fratelli d’Italia, molto probabile ricandidato della coalizione di centrodestra, in una intervista a tutto campo  ad Abruzzoweb.

Nell’intervista Marsilio esprime preoccupazione per l’alto dato dell’astensionismo nelle elezioni regionali nel Lazio e in Lombardia, ed esprime in particolare soddisfazione per la vittoria netta del centrodestra nel Lazio, con Giuseppe Rocca, suo amico di vecchia data, “una svolta che avvicinerà ancor di più l’Abruzzo a Roma”. Il nuovo assetto della sanità, la riparazione degli acquedotti, l’istituzione della Film commission, le grandi infrastrutture sono da Marsilio indicate come alcune delle priorità da portare a casa nell’ultimo di legislatura. Si dice certo che la crescita di Fdi non creerà scossoni nè al governo di Giorgia Meloni, né in consiglio regionale in Abruzzo. Uno sguardo indulgente poi sul maxiemendamento con 12 milioni di fondi a pioggia, approvato in consiglio il 30 dicembre, perché, “è sempre avvenuto, in tutte le regioni, e parliamo di pochi spiccioli, che neanche potrebbero essere messi a bando. Saranno elettori a giudicare se quei fondi sono stati indirizzati bene oppure sprecati”.

Presidente Marco Marsilio, parliamo innanzitutto della proposta della nuova legge elettorale, che porta la sua firma: l’ufficio legislativo ha espresso perplessità, se così si può dire, sul rischio che le minoranze siano sotto-rappresentate in consiglio e lei ha spiegato che non c’è questo rischio. In molti però temono che con il collegio unico saranno favorite le grandi città a dispetto delle aree meno popolate. Cosa risponde?

Ricordo innanzitutto che ho presentato questa proposta con la sola mia firma dicendo chiaramente che non  è vincolante, nemmeno per la maggioranza, perché deve essere una legge da tutti condivisa, approvata uno schieramento che sia il più ampio possibile, Il parere espresso dall’ufficio legislativo è in formula dubitativa, non è una stroncatura, e rispetto a questo potremo contro argomentare e dare le spiegazioni richieste. Per quello che riguarda il collegio unico: invito a vedere da dove provengono i consiglieri eletti col sistema elettorale attuale, con quattro collegi provinciali: quasi tutti dai grandi centri, e il collegio unico non cambierebbe i rapporti di forza attuali, che sono dati dai numeri, da fattori oggettivi. Ma il punto di svolta, il vero vantaggio della riforma, è piuttosto il consentire di eleggere consiglieri regionali che pensino al bene di tutto l’Abruzzo, e non soltanto del proprio paese, della propria città, della propria vallata. o quando va bene della loro provincia. Chi si candiderà dovrà cercare i voti e fare proposte per l’intera regione, e non solo per il proprio territorio. La nuova legge elettorale vuole andare oltre il campanilismo, e favorire una crescita culturale e antropologica.





A proposito di campanilismo: il famoso maxiemendamento da 12 milioni di euro ha visto distribuire risorse da tutti i consiglieri a discrezione, e a favore in buona parte  di comuni, associazioni, eventi del loro territorio. Può esistere un modo diverso di distribuzione dei soldi pubblici rispetto a questo?

L’aula ha modificato con il maxiemendamento la proposta fatta di legge di Bilancio dalla mia giunta, avendone facoltà e autonomia. Ora, io capisco che questo maxiemendamento ha  creato legittima curiosità ed anche lo scherno, nell’andare a vedere quante sagre, quante associazioni culturali e quante iniziative sportive e pro loco sono state finanziate attraverso questa manovra. Ma stiamo parlando di qualche spicciolo, di finanziamenti da 2.000, 5.000, 10.000 euro, che se li avessimo messi a bando, le  procedure di avviso pubblico concorsuale sarebbero costate di più rispetto al contributo. Non giudicherei dunque né nel bene, né nel male, è uno strumento che appartiene da sempre alla storia di tutte le assemblee elettive, compresa quella parlamentare, che ho frequentato, che permette ai consiglieri di destinare alcune risorse  per quelle che ritengono essere iniziative importanti del territorio. Poi siamo in democrazia, e saranno i cittadini a giudicare con il loro voto, se questo lavoro è stato fatto bene, o sono stati sprecati i soldi dei cittadini.

Il centrodestra, come era ampiamente nelle previsioni, ha vinto nettamente le elezioni regionali nel Lazio e nella Lombardia. Ma a preoccupare è il dato altissimo dell’astensione. È a rischio la tenuta della democrazia rappresentativa e il ruolo stesso dei partiti?

Premesso che chi non vota secondo me ha sempre torto, questo astensionismo ha colpito un po’ tutti i partiti e tutti se ne devono ora fare carico. Lascia certo l’amaro in bocca vedere che la maggioranza della popolazione non va a votare, non si interessa della cosa pubblica, che chi è eletto, rappresenta una minoranza della minoranza.  Così si corre il rischio che arrivi prima o poi qualche matto di turno, a solleticare le fantasie, le frustrazioni e la rabbia di milioni di persone. Occorre far crescere l’autorevolezza delle istituzioni,  farle sentire efficienti ed efficaci, con uno sforzo quotidiano.

Il partito di Fratelli d’Italia sempre è più forte rispetto agli alleati di Forza Italia e della Lega: ciò può creare problemi al governo di Giorgia Meloni e anche alla tenuta e serenità della maggioranza di centro-destra da lei guidata in Abruzzo?

Non capisco perché si debba sempre agitare questo fantasma. Ricordo che quattro anni fa ho vinto le elezioni con un altro partito molto forte, la Lega, e abbiamo governato lo stesso, a parti inverse non capisco perché ora debbano sorgere problemi. Poi va detto che sia in Lombardia come nel Lazio, gli altri partiti  non possono aver nulla di che lamentarsi del proprio risultato, e io credo che il governo non solo andrà avanti, ma farà anche molto bene. E lo stesso accadrà in Abruzzo.





Lei ha particolare enfatizzato la vittoria del suo amico Francesco Rocca nel Lazio, cosa cambia ora nei rapporti con la regione confinante?

Francesco Rocca lo conosco dai tempi in cui andavamo al liceo e facevamo politica, sono stato tra coloro che lo hanno indicato come direttore generale dell’ospedale Sant’Andrea.
Finalmente potremmo fare molto bene anche con il Lazio, con posizioni comuni e allineate a quelle del governo. A cominciare dei collegamenti ferroviari e autostradali, con rapporti di confine che vanno sviluppati e potenziati. Solo la sinistra italiana poteva dipingere Rocca come una sorta di delinquente, un personaggio oscuro, ambiguo, pieno di scheletri nell’armadio. E parliamo invece di una delle persone più stimate e conosciute al mondo, del presidente mondiale della Croce Rossa, non dell’associazione “pizza e fichi”. Uno sciacallaggio, un’attività spregevole che però non gli ha impedito di vincere in modo così largo. I cittadini evidentemente sono più intelligenti rispetto a quello che pensano alcune centrali di informazioni e giornali.

Quali saranno i punti programmatrici da realizzare in via prioritaria in questo ultimo anno di legislatura, per completare il lavoro e presentarsi davanti agli elettori con la coscienza a posto?

Stiamo per completare il riordino della programmazione sanitaria, e proprio ieri è arrivata l’approvazione della rete territoriale, con le sue case e ospedali di comunità.  A breve, dopo un anno e mezzo che stiamo negoziando con il Ministero della salute, arriverà l’ok anche alla nuova rete ospedaliera. Stiamo per firmare gli accordi di programma per partire con la realizzazione dei nuovi ospedali, già pronto quello relativa a Penne. Ci apprestiamo a completare la  realizzazione la nuova sede dell’Istituto zooprofilattico di Teramo. Stiamo assumendo personale sanitario, superando il precariato storico, con nuovi concorsi in arrivo. Per quanto riguarda i fondi europei abbiamo appena approvato in Giunta la variazione di bilancio per stanziare il co-finanziamento che libererà oltre un miliardo di euro di fondi strutturali, a cui si aggiungono oltre 350 milioni per agricoltura e pesca. Realizzeremo entro fine legislatura l’Abruzzo film commission, strumento eccezionale di attrazione e promozione, di cui solo  la nostra regione non è ancora dotata. Continuiamo a lavorare sulla velocizzazione della ferrovia Pescara – Roma e al collegamento L’Aquila -Marsica, per il potenziamento dei porti di Ortona, Pescara, Vasto, Giulianova e Roseto. E’ pronto il bando per l’interporto di Avezzano, stiamo completando il bando per gli impianti irrigui del Fucino. Abbiamo trovato 80 milioni di euro per riparare ulteriormente gli acquedotti, dopo aver già risolto storiche emergenze, con città anche turistiche senza acqua in estate. Con la proroga del commissario Corrado Gisonni e con nuove risorse, finalmente vedremo i progetti esecutivi per la messa in sicurezza il bacino idrico del Gran Sasso, risolvendo anche questa storica emergenza.

L’INTERVISTA

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