PESCARA – “Delusione profonda, perché si tratterà di tre anni sprecati e perché la soluzione che porterà al rinvio sarà una soluzione di basso profilo e totalmente estemporanea. Tradotto: i tre Comuni troveranno un accordo solo per rinviare. Di conseguenza l’accordo tra tre anni non avrà più alcun senso. Inoltre è concreto il rischio che questi tre anni siano il presupposto per ulteriori rinvii o addirittura per il sabotaggio definitivo”.
Lo afferma Carlo Costantini, promotore del referendum del 2014 per la fusione di Pescara, Montesilvano e Spoltore, a proposito dell’approvazione, nella seduta odierna del Consiglio regionale, della legge per il rinvio al 2027 dell’istituzione di Nuova Pescara.
“È profondamente triste – aggiunge Costantini – dover constatare che l’unica decisione presa dai cittadini debba essere di fatto vanificata da chi i cittadini stessi dovrebbe rappresentare”.
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