OGGI PRIMO CONSIGLIO REGIONALE 12ESIMA LEGISLATURA, E’ GIA SCONTRO TRA LEGA E MARSILIO. DIRETTA

10 Aprile 2024 08:53

Regione - Politica

L’AQUILA – Si  apre oggi, in un palazzo dell’Emiciclo vestito a festa, la dodicesima legislatura abruzzese, con la convocazione del consiglio regionale a partire dalle 11. La prima legislatura che ha visto la conferma di un governatore uscente, Marco Marsilio di Fratelli d’Italia, e della coalizione del centrodestra,  che ha vinto le elezioni del 10 marzo, contro il campo largo di centrosinistra di Luciano D’Amico.

A convocare la seduta il consigliere regionale più anziano, Luciano Marinucci, 65 anni, letto nella lista del presidente. Abruzzoweb seguirà in diretta la seduta. Come segretari i consiglieri più giovani, Sandro Mariani, del Pd, e Marianna Scoccia, di Noi Moderati.

Per l’occasione i giornalisti devono seguire il consiglio fuori dall’aula, sotto una tensostruttura, seguendo i lavori da un maxischermo, essendo posti dentro riservati alle varie autorità.

Marco Marsilio ha rotto il protocollo chiedendo un minuto di silenzio per le vittime dell’esplosione della centrale idroelettrica in Emilia Romagna.

All’ordine del giorno l’elezione dell’ufficio di presidenza, ovvero del presidente del Consiglio, dei due vicepresidenti del consiglio, e dei due segretari. Con una vicepresidenza e un segretario che spettano alle opposizioni.

In mancanza di una condivisione del nome del presidente del consiglio proposto dalla maggioranza, il Pd e il consigliere candidato presidente Luciano D’Amico, ha annunciato la scheda bianca delle opposizioni

In base alle previsioni della vigilia, presidente del Consiglio sarà l’aquilano Roberto Santangelo di Forza Italia. Sulla nomina della vicepresidenza vicaria c’è un punto interrogativo, l’ipotesi di partenza è quella di Marianna Scoccia di Noi moderati, ma potrebbe essere questa una delle postazioni oggetto di trattativa con la Lega, assieme alla vicepresidenza di giunta.

Da assegnare il posto di segreteria che spetta alla maggioranza e sono più d’una le ipotesi. Mentre le opposizioni si sarebbero accordate, per la vicepresidenza, su Antonio Blasioli del Partito democratico, il più votati in assoluto della coalizione del campo largo di Luciano D’Amico con oltre 9.000 voti, e per Erika Alessandrini del Movimento 5 stelle nella segreteria. Entrambi pescaresi, e questo ha fatto arrabbiare la componente aquilana e chietina dell’opposizione.

Come recita lo statuto, l’elezione del presidente del Consiglio avviene a scrutinio segreto, a maggioranza dei due terzi dei componenti dell’Assemblea. Dopo il terzo scrutinio è sufficiente per l’elezione la maggioranza assoluta dei componenti dell’Assemblea. Eletto il presidente, il Consiglio procede all’elezione a scrutinio segreto dei due vice presidenti e dei due segretari con votazioni separate. Per garantire la rappresentanza delle opposizioni, il presidente sospende la seduta al fine di consentire ai gruppi di opposizione di raggiungere un’intesa, il cui esito è riferito al presidente da un portavoce individuato dalle stesse opposizioni.  Sono eletti coloro che al primo scrutinio hanno ottenuto il maggior numero dei voti. A parità di voti è eletto il più anziano di età.

I NODI DELLA GIUNTA





La maggioranza non si presenta compatta in aula, ieri in una concitata giornata, Forza Italia 13,4% alle elezioni, dopo aver sbattuto i pugni sul tavolo ha ottenuto da Marsilio, in aggiunta alla presidenza del consiglio, e all’assessorato, anche il posto da sottosegretario di giunta. Invece almeno fino a ieri sera non è stato raggiunto l’accordo con la Lega, 7,5%,che non si accontenta di un solo assessorato. E di fatto le trattative sono ancora aperte, con i salviniani che intanto si sono “vendicati” di Forza Italia, che ha rotto il fronte comune contro Marsilio, mettendo in discussione la candidatura di Carlo Masci a sindaco di Pescara. Ieri sera il segretario regionale d Fdi, il senatore Etel Sigismondi, ha incontrato il coordinatore regionale della Lega, Luigi D’Eramo, sottosegretario all’Agricoltura, di ritorno da Bruxelles e assente ieri per un impegno di governo. Remota ipotesi, ma da non escludere, dell’appoggio esterno della Lega, che ha due consiglieri, in una maggioranza costitutivamente risicata: 17 consiglieri di maggioranza, più il presidente della Regione, contro i 13 dell’opposizione.

La Lega non si accontenta di un solo assessorato, per l’aquilano Emanuele Imprudente, che riavrà con ogni probabilità la conferma alla delega dell’Agricoltura. Possibile soluzione quella di offrire alla Lega la vicepresidenza di giunta, all’assessore Imprudente, che già deteneva nella passata legislatura, e la presidenza di commissioni consiliari pesanti. E poi l’istituzione di un secondo sottosegretariato di Giunta, per l’altro eletto della Lega, il pescarese Vincenzo D’Incecco, magari con la possibilità della surroga, ovvero dell’ingresso in Consiglio del primo dei non eletti, in questo caso Daniela Sulpizio. Ma siamo nel campo delle promesse, che presupporranno la modifica dello statuto e tempi lunghi. Dunque le distanze restano, e la Lega poi fa fatica a digerire la nomina ad assessore esterno di Nicoletta Verì, per ricandidarsi con la lista del presidente, andata via dai salviniani a ridosso del voto, con regia dello stesso Marsilio. Solo uno degli addii per un partito che aveva stravinto le elezioni del 2019 con il 27% e che ha poi visto andar via sei consiglieri su dieci, e due assessori su quattro, molti dei quali rieletti con Fdi e Fi.

Forza Italia è invece soddisfatta, portando a casa a fronte del 13,4% , anche il sottosegretariato di giunta, per il francavillese Daniele D’Amario, con deleghe ad Attività produttive e Turismo, postazione che si aggiunge alla presidenza del Consiglio per Santangelo, vice presidente uscente, e all’assessorato per il pescarese Lorenzo Sospiri, che però, da quanto si apprende, non gradisce a pieno le deleghe gli sarebbero state assegnate, quelle al Lavoro e Istruzione, in quanto mirerebbe alle Infrastrutture e si sarebbe aspettato, per diritto di anzianità e peso politico, anche la vicepresidenza di giunta, ad oggi oggetto di trattative.

Sospiri poi avrebbe preferito restare forse a fare il presidente del consiglio, ma dovrà fare l’assessore per consentire con la surroga l’ingresso in consiglio di Paolo Cilli, vicesindaco di Montesilvano: dal riconteggio dei voti del 10 marzo era stato scavalcato in seconda posizione da Antonio Zaffiri, ex sindaco di Collecorvino, con 3.816 contro 3.797 preferenze, ribaltando l’esito dei dati usciti in prima battuta dalle urne. Ora invece alla luce di un riconteggio e contestuale ricorso, Cilli tornerà primo dei non eletti.

Anche per Forza Italia sul tavolo c’è anche la surroga per il sottosegretariato, con la citata modifica dell0 statuto, che consentirebbe l’ingresso in consiglio per il non rieletto e decano dell’emiciclo, il chietino Mauro Febbo.

Passiamo a Fratelli d’Italia, consacrato primo partito il 10 marzo con il 24,1% e 8 consiglieri eletti.

Gli assessori saranno il marsicano Mario Quaglieri, che manterrà le deleghe a Bilancio, Personale, Sport e Aree interne, nonostante i dubbi sollevati sulla sua incompatibilità alla carica di assessore e consigliere con quella di medico chirurgo in servizio presso cliniche private, caso sollevato da una segnalazione all’Anac da parte del consigliere regionale del Pd, Pierpaolo Pietrucci, e ancora Umberto D’Annuntis, per la provincia di Teramo, con deleghe a Infrastrutture, Mobilità e Lavori pubblici, e l’ex sindaco di San Salvo, Tiziana Magnacca, con deleghe a Urbanistica e Rifiuti.

E come detto, a completare la squadra, la pescarese Nicoletta Verì, non rieletta con la lista del presidente, che ha preso il 5,7%. Verì  manterrà la delega alla Sanità con l’assessorato esterno.

IL NUOVO CONSIGLIO

MAGGIORANZA: 18 consiglieri

PRESIDENTE REGIONE: Marco Marsilio

FDI: Paolo Gatti, Leonardo D’Addazio, Luca De Renzis, Umberto D’Annuntiis, Nicola Campitelli, Mario Quaglieri, Tiziana Magnacca, Massimo Verrecchia





FORZA ITALIA: Lorenzo Sospiri, Emiliano Di Matteo, Daniele D’Amario, Roberto Santangelo

LEGA: Emanuele Imprudente, Vincenzo D’Incecco

MARSILIO PRESIDENTE: Luciano Marinucci e Gianpaolo Lugini

NOI MODERATI: Marianna Scoccia

OPPOSIZIONE: 13 consiglieri

CANDIDATO PRESIDENTE: Luciano D’Amico

PARTITO DEMOCRATICO: Antonio Blasioli, Antonio Di Marco, Sandro Mariani, Dino Pepe, Silvio Paolucci, Pierpaolo Pietrucci

MOVIMENTO 5 STELLE: Erika Alessandrini, Francesco Taglieri Sclocchi

ABRUZZO INSIEME: Giovanni Cavallari, Vincenzo Menna

AZIONE-SOCIALISTI: Enio Pavone

PROGESSISTI E SOLIDALI: Alessio Monaco

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