OMICIDIO ALBI A PESCARA: RICOSTRUITA RAPINA A CENTRO AGROALIMENTARE. PISTOLA PORTATA VIA DAL KILLER

26 Novembre 2024 13:58

Chieti - Cronaca





CHIETI-  È stata dedicata alla ricostruzione del giorno della rapina al centro agroalimentare di Cepagatti (Pescara), commessa l’11 luglio del 2022, l’udienza del processo in Corte d’Assise a Chieti sull’omicidio dell’architetto Walter Albi e il ferimento, gravissimo, di Luca Cavallito, avvenuti nel bar del parco a Pescara e che vede imputati il presunto killer Mimmo Nobile, il fiancheggiatore Maurizio Longo, entrambi in carcere, e il presunto mandante, in libertà, il calabrese Natale Ursino, ribattezzato “lo zio”.

Longo e Nobile, oggi presenti in aula, sono i responsabili della rapina, durante la quale, oltre al bottino in denaro, venne rapinata alla guardia giurata la pistola poi utilizzata per sparare ad Albi e Cavallito. Oggi, in video conferenza dalle carceri in cui sono rinchiusi, sono stati sentiti Fabio Iervese e Renato Mancini, che a bordo di un’auto, una Porsche, fermi non lontano dal luogo della rapina, aiutarono Longo e Nobile, che avevano utilizzato uno scooter, a proseguire la fuga con l’auto “pulita”, fino a Pescara. Dove, in un appartamento in zona stadio di cui avevano le chiavi, il bottino venne diviso, presenti Mancini, Longo e Nobile, con quest’ultimo che, come ha riferito Mancini, lasciò per primo l’abitazione portando via l’arma che era stata messa sul tavolo: “Questa serve a me”, avrebbe detto Nobile. Il quale, sempre secondo il testimone, ebbe una discussione con Longo per un fatto verificatosi proprio nelle fasi concitate della rapina all’agroalimentare. Longo, infatti, aveva raccolto da terra il casco che era caduto a Nobile e glielo aveva riconsegnato ma Nobile, invece di indossarlo, lo rigettò all’interno del centro agroalimentare.





Longo, in sostanza, si lamentava del fatto che avendolo toccato potesse aver lasciato delle tracce ovvero impronte digitali e Dna: di lì la discussione, che avrebbe riguardato anche le modalità particolarmente cruente dell’aggressione alla guardia giurata. Nell’udienza, d’intesa fra accusa e difesa, sono stati acquisiti i verbali di sommarie informazioni resi durante le indagini dagli altri testimoni che avrebbero dovuto essere sentiti oggi, di fatto gli ultimi testi della Procura. Si tornerà in aula il 28 novembre per sentire Nobile e i testimoni della difesa.

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