ONCOLOGIA L’AQUILA: PIETRUCCI, “PERSONALE ALLO STREMO, PAZIENTI COSTRETTI A CURARSI ALTROVE”

20 Giugno 2024 18:05

L'Aquila - Politica, Sanità

L’AQUILA – “La delicatissima situazione che si sta determinando nel Reparto di Oncologia dell’Ospedale dell’Aquila, rischia di generare conseguenze pesantissime sui pazienti e sull’efficienza di un servizio fondamentale per la salute delle persone. Per far emergere le criticità esistenti che vivono i pazienti e il personale del reparto di Oncologia Ospedaliera e favorire una immediata soluzione, ho portato in conferenza stampa i problemi che vive l’Oncologia Ospedaliera a L’Aquila”.





“Le persone sono esasperate e non riescono a curarsi a L’Aquila” recita uno dei cartelli esposti questa mattina dal consigliere regionale Pd Pierpaolo Pietrucci che ha protestato davanti al reparto di Oncologia, al secondo piano del Delta 7 dell’Ospedale “San Salvatore”.

“L’Università dimostra ignavia e disinteresse per il reparto e indirettamente verso i pazienti e le loro famiglie, esasperati dalle difficoltà a curarsi e costretti spesso a dover recarsi fuori città e fuori regione – ha sottolineato – Esprimo vicinanza umana e ringraziamento per il personale medico e sanitario dell’oncologia ospedaliera che, senza adeguate risorse umane, sta affrontando turni francamente insostenibili. Oggi è solo il primo atto di questa protesta e denuncia pubblica”.





Un’azione che segue quanto denunciato da un gruppo di pazienti oncologici, in merito ai disagi determinati da modifiche improvvise nei loro trattamenti terapeutici, introdotte da una disposizione urgente di servizio” della Direzione generale della Asl provinciale dell’Aquila a firma del manager, Ferdinando Romano, appena prorogato per un anno, in cui si stabilisce che le cure devono essere effettuate, secondo protocolli diversi, nel reparto di oncologia dell’ospedale San Salvatore, l’ unità operativa complessa diretta dal primario, Luciano Mutti, professore associato in regime di convenzione, e non più nell’Unità operativa semplice di Oncologia territoriale guidata da Enrico Ricevuto, professore associato della università dell’Aquila, anche lui in regime di convezione ed ex primario. I malati hanno annunciato ricorsi ed anche esposti alla Procura della Repubblica.

In una lettera della figlia di una donna malata di tumore dal 2022, pubblicata da AbruzzoWeb, si denuncia il fatto che di punto in bianco, “al reparto dell’oncologia territoriale è stata preclusa la possibilità di somministrare chemioterapie”, con riferimento all’Unità operativa semplice di Oncologia territoriale guidata da Ricevuto. A discapito anche di sua madre, che avrebbe dovuto cominciare un nuovo ciclo a fine maggio, ad oggi sospeso, nello stesso reparto dove si era sottoposta, con grandi benefici e attenzioni, al precedente ciclo e dove voleva proseguire la cura.

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