CASTEL DI SANGRO – Scatta l’inchiesta sulla morte dell’operaio molisano Antonio Di Lollo deceduto ieri a 46 anni a causa di una scarica elettrica che lo ha colpito mentre stava tinteggiando la parete esterna di uno stabilimento nell’area artigianale di Castel di Sangro (L’Aquila).
Le indagini dei carabinieri della locale stazione sono state avviate per capire la dinamica della tragedia. L’uomo stava lavorando su un cestello elevatore quando ha urtato un cavo elettrico ed è rimasto folgorato senza che i soccorsi potessero far nulla per lui.
Ovviamente gli investigatori hanno transennato parte dell’area dove è accaduto il fatto e sequestrato il mezzo sul quale stava operando oltre ad aver interrogato coloro che sovrintendono ai lavori. Da capire, soprattutto, come sia stato possibile che nel punto dove stava lavorando ci fossero vicini i cavi elettrici. Si indaga per omicidio colposo contro ignoti (per ora) e per la presunta violazione di norme sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. Sul posto, appena appresa la notizia della tragedia, anche il sindaco Angelo Caruso.
Sta di fatto che l’Abruzzo è una delle regioni dove si registra un elevato numero di incidenti sul lavoro una scia che sembra interminabile.
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