L’AQUILA – “Finalmente stiamo tornando nella nostra Asl ad investire sui giovani, con una trentina di assunzioni e stabilizzazioni solo nell’area medica, tutte persone molto valide, e con la promessa della direzione strategica di indire a breve i nuovi bandi”.
Lo afferma Alessandro Grimaldi, capo dipartimento di Medicina della Asl provinciale dell’Aquila, primario del reparto di Malattie infettive dell’ospedale San Salvatore del capoluogo regionale. Grimaldi è anche il segretario regionale del sindacato dei medici Anaao.
Assunzioni che già hanno cambiato in meglio il lavoro di tutti gli operatori sanitari che con la carenza di personale erano costretti a turni massacranti e con continue emergenze da affrontare senza adeguate risorse umane, come più volte denunciato dallo stesso Grimaldi.
“La competitività delle aziende sanitarie si gioca proprio sulla capacità che noi abbiamo di attrarre giovani talenti e collocarli in ruoli adeguati – sottolinea Grimaldi -. Fino ad ora ogni qualvolta ci sono dei pensionamenti o dei colleghi stanno a casa malati i reparti vanno in crisi e questo può avere conseguenze negative anche sulle attività sanitarie. Con queste assunzioni invece si inverte finalmente questa tendenza e non dobbiamo fermarci. Attualmente restano criticità all’ospedale di Sulmona, in particolare nel reparto di nefrologia e stiamo cercando in tutti i modi di risolvere il problema”.
Conclude Grimaldi: “tanti di questi giovani neo assunti provengono dall’Università dell’Aquila, e anche da regioni del Nord. Ora il nostro compito è quelli di farli restare qui, non farne scappare nemmeno uno, e occorre una strategia di valorizzazione. Tenuto conto però che purtroppo oggi il sistema sanitario pubblico italiano è meno attrattivo rispetto alla sanità di altri paesi europei dove gli stipendi sono molto più elevati e i sacrifici da fare meno severi”.
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