L’AQUILA – “La sanità aquilana è malata e a rischio sono i servizi per i cittadini. La mancanza oramai strutturale di Medici, Infermieri e di Operatori Socio Sanitari incide profondamente non solo sulle condizioni psicofisiche dei lavoratori ma anche sulla qualità delle prestazioni erogate in quanto i lavoratori sono sempre più sotto pressione a causa di una carenza di personale e di una necessaria copertura dei turni”.
Lo dichiara, senza mezzi termini, il presidente della commissione consiliare Politiche sociali, al comune dell’Aquila, Fabio Frullo, già sindacalista ed consigliere comunale della lista Civici ed indipendenti con Biondi sindaco.
“Il S. Salvatore – prosegue Frullo -, ha professionalità indiscusse che rendono molti reparti dei veri e propri punti di eccellenza territoriale ma le carenze strutturali, frutto di politiche discutibili, stanno portando molti aquilani a prendere decisioni inevitabili come quella di curarsi altrove o, addirittura, di posticipare gli esami diagnostici o gli interventi salva vita. Tagli ovunque, che hanno portato l 11% dei pazienti (dati Istat) a non curarsi al punto tale che, a questo punto, siamo oltre il diritto alla salute e al diritto di ogni cittadino di difendersi dal male”.
“File interminabili al pronto Soccorso e la mancanza di posti letto nei reparti sono la cartina torna sole di una sanità al collasso, che mette in discussione gli stessi livelli essenziali di assistenza. E’ quindi necessaria un’inversione di tendenza che ristabilisca una corretta gestione della sanità locale finalizzata a garantire il diritto alla salute agli aquilani”, conclude Frullo.
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