L’AQUILA – “Abbandonato su una barella in uno stanzino attiguo al corridoio di accesso delle ambulanze, che entrano ed escono di continuo con il conseguente scarico di gas dei motori sempre accesi che quindi entrano dalla porta, che non si chiude perché rotta, e dalla finestra sempre aperta. Neanche gli animali vanno trattati così”.
A denunciare il grave disagio vissuto in queste ore al Pronto soccorso dell’ospedale “San Salvatore” dell’Aquila è Massimiliano Colageo, figlio di un uomo di 87 anni, ricoverato in queste condizioni da ieri alle 19, come attestano le foto e i video che ha inviato ad AbruzzoWeb.
L’anziano, dimesso dall’ospedale solo 10 giorni fa dopo un ricovero di un mese e dieci giorni per una polmonite bilaterale, è risultato positivo al Covid e ieri sera, riscontrati problemi di ossigenazione del sangue, i familiari hanno chiamato l’ambulanza che lo ha condotto in ospedale.
“Non immaginavamo questo incubo – spiega il figlio ad AbruzzoWeb – Si trova ormai da un giorno in questa stanzetta, a due passi dalle ambulanze, impossibile chiudere la porta visto che è rotta. Da ieri sera, tra l’altro, non ci risulta siano state somministrate terapie. Non ha preso le medicine per il cuore, per i reni, per l’alzheimer e, visto che non è autosufficiente, è tutto sporco. L’unica cosa che sono riuscito ad ottenere dopo ore è stato l’arrivo di due oss che hanno provveduto a ripulire”.
L’uomo si è quindi rivolto prima al posto di polizia dell’ospedale da dove è stato indirizzato alla Direzione sanitaria: “mi hanno detto che non potevano fare niente e di rivolgermi al primario, che effettivamente è arrivato poco dopo dicendo che non c’erano alternative”.
“Allertati anche i carabinieri che poi mi hanno passato i Nas, di lì a poco è intervenuta la polizia per un sopralluogo. Al momento non sappiamo altro. Mio padre è ancora abbandonato in quel letto in queste condizioni, ormai da 24 ore”. (a.c.)
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