L’AQUILA – “La mancata allocazione di detenuti di elevato spessore criminale presso il repartino blindato riservato alla degenza dei detenuti”. Precisamente “tre esponenti di spicco della mala napoletana e pugliese sono stati attivati presso la stanza n. 11 dell’ Uo di Chirurgia in un vano posto in prossimità della scala di emergenza e addirittura di fronte ad un’altra sala ove addirittura vi erano alloggiate due donne”.
A denunciarla, il componente della segreteria confederale Uil Cst Adriatica Gran Sasso, Mauro Nardella, che chiede quindi “l’immediata sospensione di tutti i ricoveri di detenuti provenienti dalla Casa Reclusione di Sulmona ed il loro dirottamento presso ospedali civili dotati di idoneo reparto blindato”.
“Ricoverare in questa maniera detenuti del calibro sopra descritto – spiega Nardella – non solo rende meno garantita la sicurezza attesa la mancanza di una struttura capace di renderla ermetica al mondo esterno ma potrebbe ingenerare ulteriore ansia tra i restanti pazienti visto che il piantonamento da parte degli uomini di Polizia Penitenziaria non può che avvenire in uniforme ed armati”.
“Non si conoscono – conclude – i motivi ufficiali ( che sarebbe utile apprendere) del perchè viene scelta la formula del ricovero in corsia”.
- OSPEDALE SULMONA, NARDELLA (UIL): “TRASFERIRE DETENUTI RICOVERATI IN REPARTO NON BLINDATO”L'AQUILA - “La mancata allocazione di detenuti di elevato spessore criminale presso il repartino blindato riservato alla degenza dei detenuti”. Pr...