L’AQUILA – “C’è chi, tra le fila del centrodestra, pur di gonfiarsi il petto e avviare la propria campagna elettorale, in modo spregiudicato e insensato fa promesse che non potrà mantenere. Oggi, in Commissione Sanità, si è aggiunto un nuovo capitolo alla pessima gestione delle assunzioni degli operatori socio sanitari nella provincia dell’Aquila: ancora una volta la maggioranza di centrodestra si è resa protagonista di azioni scomposte che, non avendo le basi giuridiche e legali per stare in piedi, prendono in giro coloro verso cui sono dirette, ossia i 30 Oss che fino a oggi facevano parte della cooperativa che gestisce il centro diurno di Pratola Peligna i quali, a seguito della procedura di internalizzazione della Asl1, adesso rischiano di rimanere a casa. Dopo quattro anni c’è un solo dato inconfutabile: questo governo regionale continua a non rispettare gli impegni presi e, alcuni componenti di esso, pur di mantenersi la poltrona sono pronti a illudere quei professionisti che chiedono garanzie sul loro futuro”.
Lo afferma in una nota Giorgio Fedele, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, che aggiunge: “Si continua a ledere la loro dignità con promesse e illusioni che sono arrivate perfino in Commissione Sanità. Come Movimento 5 Stelle non ci prestiamo a queste falsità che ricadono sui cittadini, sui lavoratori e sulla loro stabilità economica ed emotiva. Per questo abbiamo chiesto la convocazione dei sindacati e della direzione strategica della Asl1: i primi si sono presentati e hanno spiegato che, perché i 30 Oss del centro diurno della Valle Peligna possano essere riassorbiti, servirebbe un bando, dal quale ne deriverebbe un concorso e quindi una graduatoria. Ma un concorso, e quindi una graduatoria, ci sono già e appartengono a quello del 2019 che si è concluso solo tre anni dopo. C’è un palese conflitto tra le due circostanze. La nostra posizione è stata condivisa anche dai sindacati che hanno espresso più di una perplessità sulla risoluzione portata dai colleghi di maggioranza Santangelo e Scoccia”.
“La direzione strategica della Asl1 invece non si è presentata in Commissione. Avrebbe dovuto spiegarci come questa risoluzione poteva avere effetto, se mai si fosse potuta attuare. Evidentemente anche la Asl1 non ritiene attuabile alcuna di queste azioni e non si è voluta prestare a questi tristi giochetti di campagna elettorale”, conclude Fedele.
Download in PDF©