PALESTINA-ISRAELE: “ATTENTI A CORTEI, RISCHIO ESCALATION VIOLENTE”, CIRCOLARE A QUESTORI

27 Ottobre 2023 19:13

Italia - Cronaca

ROMA  – C’è il rischio di “escalation violente” legato alle manifestazioni per la Palestina o per Israele che dal 7 ottobre si susseguono in varie città. Vanno quindi svolte lontano da luoghi simbolici e monitorate con servizi mirati per evitare ricadute sull’ordine pubblico.

È la raccomandazione che arriva a tutti i questori con una circolare del Dipartimento della pubblica sicurezza.

Mentre domani a Roma è attesa alla prova di un grande corteo nazionale in partenza alle 15 da Porta San Paolo: “Stop al genocidio. Fine dell’occupazione. Palestina libera” sono gli slogan dell’iniziativa, promossa da una serie di associazioni dei palestinesi in Italia e a cui aderiscono un centinaio di sigle, tra i quali centri sociali, collettivi e gruppi di sinistra di tutta Italia. Attesi migliaia di partecipanti. Imponente il servizio d’ordine predisposto dalla questura della Capitale.





Da alcune settimane oltre cento manifestazioni si sono svolte in tutta Italia, in maggioranza a sostegno della causa palestinese.

La scelta del governo italiano, come ha spiegato il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, è stata quella di gestire gli eventi di piazza senza vietarli come ha deciso invece la Francia. C’è una valutazione caso per caso delle iniziative in programma sul territorio, con un’attenta analisi dei profili di rischio. E finora tutto si è svolto senza problemi.

Ma il conflitto in Medio Oriente tiene alta la preoccupazione su possibili derive violente. Ecco quindi l’avviso ai questori.

Le manifestazioni, si legge, “e ancora più quelle non formalmente preavvisate, potrebbero infatti costituire l’occasione per innescare pericolose situazioni di tensione, con il rischio di escalation violente tanto tra gli appartenenti a comunità direttamente riconducibili al teatro di crisi quanto tra i sostenitori delle stesse”.





Da qui l’invito a raccordarsi con i promotori per privilegiare “località decentrate” ed evitare il passaggio “nei pressi di siti ed obiettivi ‘simbolo’, direttamente riconducili alle parti in conflitto”.

Bisognerà, è l’invito, contrastare “sul nascere azioni, anche solo dimostrative, che per visibilità e diffusione mediatica potrebbero determinare serie ricadute sull’ordine pubblico”.

Ieri a Roma, ad esempio, la questura ha fatto rimuovere uno striscione con la scritta ‘Fermiamo il massacro – Free Palestine’ dalla facciata del circolo Arci Sparwasser, nel quartiere del Pigneto. Occhi aperti sulle manifestazioni, ma anche sul rischio attentati.

E la circolare raccomanda particolare attenzione agli aeroporti “che, per il fatto stesso di essere quotidianamente luoghi di transito per migliaia di utenti, rappresentano nell’attuale situazione un potenziale target cui destinare l’adozione di potenziati dispositivi di vigilanza e sicurezza”. Saranno così rafforzati i servizi di controllo dei passeggeri e dei bagagli, con l’attuazione di frequenti ispezioni e bonifiche degli spazi comuni.

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