L’AQUILA – Ennesima incursione dell’orso marsicano, specie protetta, nella media Valle dell’Aterno: dopo Fontecchio, è accaduto lunedì a Goriano Valli, frazione di Tione degli Abruzzi, nel Parco regionale Sirente Velino, in provincia dell’Aquila.
Ancora una volta ad essere preso di mira un pollaio, quello di Antonio Cercarelli, giovane agricoltore, che con la sua apprezzata azienda agricola, produce miele, con il suo mulino ottima farina, e in campi ben recintati, coltiva farro, ceci ed altri prodotti.
“Il mio pollaio lo avevo rinforzato nei limiti del possibile, consapevole del rischio di visite indesiderate, ma l’orso dopo aver sfondato la recinzione della mia rimessa agricola, è riuscito a scardinare la porta d’ingresso del pollaio, e ha ammazzato quasi tutte le cinquanta galline e galli. Tra cui galline ovaiole, e galline ‘ornamentali’ che hanno un particolare valore economico”.
Un danno anche per gli abitanti della zona, che acquistavano le ottime uova fresche da Antonio, a proposito della tanto e giustamente celebrata filiera corta agroalimentare, da favorire e incentivare.
Antonio, che si era visto distruggere mesi fa dall’orso anche le sue arnie, avanza dunque una ipotesi: “nel nostro territorio c’è un soprannumero di cervi, che tanti danni stanno provocando ai pochi agricoltori che resistono e producono. Ebbene, secondo me l’orso viene in paese e prende di mira i pollai perché nelle montagne e in campagna i cervi fanno razzia degli alberi da frutta di cui anche l’orso si nutre”.
E conclude, “Io non ce l’ho con l’orso, che deve pur mangiare, come dobbiamo mangiare tutti, ma non è normale che giri dentro i centri abitati, il Parco o chi di dovere dovrebbe farsi carico di questo fenomeno, che oramai rappresenta la normalità”.
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